Certcertsin ha scritto: ↑31/07/2021, 9:49
Io comunque l ho visto tutto e l ho trovato interessante
Quoto! E quoto anche questo:
cicerchia80 ha scritto: ↑31/07/2021, 19:06
È meglio di tante cose che si trovano sul web
Provo a snocciolare qualche punto:
aragorn ha scritto: ↑29/07/2021, 23:11
1- al minuto 25-28 (ca, poi ribadito ai minuti 53- 59 ca) la necessità dell’apporto di CO
2 disciolta in acqua perché unica (o di gran lunga la principale) fonte di Carbonio necessaria per la produzione di glucosio e/o carboidrati, "principale elemento limitante".
Che la CO
2 sia fondamentale per le piante (insieme alla luce per la fotosintesi) non ci piove, e può risultare l'elemento limitante.
Artic1 ha scritto: ↑30/07/2021, 14:57
Ovvio che se sott'acqua ci coltivo una pianta che non ha alcun adattamento a viverci... La vedo difficile.
Quindi diciamo che se la CO
2 la eroghi anche, ti rendi la vita un po' più facile e hai piante ancora più rigogliose (se il resto non manca ed è bilanciato ovviamente), in particolare con certe specie più esigenti e per certi risultati estetici, che poi possono essere più o meno apprezzati, con acquari molto densamente piantumati. Alcune piante prettamente acquatiche hanno cercato nuove fonti per approvvigionarsi di quanto è evidentemente un po' carente in acqua: riescono infatti a ricavare la CO
2 anche dai bicarbonati, abbondanti in acque mediamente dure e quindi tipicamente ancora più carenti di CO
2, grazie alla
Decalcificazione biogena.
Comunque nel video Lattuca dice qualcosa di più generico sull'importanza della CO
2, e mi sembra un discorso condivisibile:
E' fondamentale il ruolo giocato dall'anidride carbonica: la CO2 è un gas, le piante lo assorbono come gas dall'atmosfera e dall'acqua.
Sono quasi tutte piante palustri, tendono ad emergere, se emergono sono contente e lasciano circa morire la parte sommersa, il che vuol dire che noi dobbiamo fornire, se vogliamo coltivarle per bene, quello che a loro vien difficile da assorbire, quindi una buona illuminazione e una buona quantità di CO2, e dobbiamo fare una grossa manutenzione per evitare che emergano e rimangano sommerse.
aragorn ha scritto: ↑29/07/2021, 23:11
2- min 32-34 ca assenza di stomi nelle piante acquatiche (<> da palustri)
Si, ha ragione nel dire non hanno gli stomi (o li hanno solo sulla parte emersa), perché in acqua non servono.
aragorn ha scritto: ↑29/07/2021, 23:11
3- minuto 1:12-15 Elementi minerali necessari alle piante [acquatiche] e loro quantità – punto di partenza per lo sviluppo di numerose deduzioni (vedi importanza dei cloruri per le piante acquatiche, maggiore del Mg a differenza che per le emerse, o del potassio come più importante dell’azoto, min 1:20 o del P di minore importanza rispetto a Ca, Cl, S e Mg, cosa che mette in discussione i rapporti tra elementi tradizionalmente seguito, anche perché in caso di rapporto diverso rispetto a quello indicato in tabella si avrebbe carenza anche in presenta di una certa quantità (ma insufficiente o minore rispetto al parametro) di un elemento
Della tabella degli elementi che Lattuca presenta un po' ovunque, qui ne abbiamo discusso diverse volte, e non credo sia una media lontana dalla realtà. Ciò non vuol dire che la composizione dell'acqua debba imitare necessariamente quelle percentuali per essere considerata ideale (l'assorbimento di alcuni elementi è più "facile" di altri). In quella tabella, per dirne una, è stato omesso il sodio, che sarebbe posizionato molto in alto, eppure non è necessario riempire l'acqua di sodio, anzi meglio che sia scarso se non assente. Un po' come per i cloruri (anche se ben più importanti del sodio), posizionati appena sotto il calcio nella sua tabella, eppure tenuti molto bassi nel suo fertilizzante di punta.
aragorn ha scritto: ↑29/07/2021, 23:11
4- min 1:07 ca l’inutilità della misura della conduttività che non varierebbe all’assorbimento dei nutrienti
▼ NASCONDI TESTO
(regà scordatevi la sega)
Qui calca un po' la mano per osteggiare la linea contraria alla filosofia di vendita, somministrazione da bugiardino, e cambi: volendo specificare un dettaglio giusto, arriva infatti a conclusioni errate. Ha ragione nello specificare che quando la pianta assorbe uno ione ne rilascia uno in cambio di pari carica, e che la conducibilità varia quindi in modo un po' più complesso di quello che ci aspettiamo. Se la pianta ad esempio assorbisse esclusivamente nitrati, la conducibilità potrebbe in teoria aumentare insieme al pH, che raggiungerebbe livelli da allarme rosso. Lo stesso discorso (con risultati opposti sul pH) varrebbe per l'assorbimento dei cationi, come ad esempio l'ammonio, per il quale la pianta rilascia tipicamente ioni idrogeno. Ma non è così, innanzitutto perché c'è una ricombinazione di ioni idrossido e idrogeno, perché il loro prodotto deve restare costante. E fin quando il pH resta nella fascia 5.6-8.7, le variazioni di conducibilità indotte dalle sue variazioni, anche da un estremo all'altro del range indicato, sono dell'ordine di massimo 1 µS/cm.
E inoltre, proprio per la bivalenza nell'assorbimento da parte delle piante, e tenendo in conto che fertilizziamo sempre con sali (che si dissociano in anioni e cationi), se lasciamo assorbire alla pianta tutti gli elementi necessari con una fertilizzazione mirata e non abbiamo accumuli,
al netto abbiamo un andamento più o meno a dente di sega (e buona parte degli ioni idrogeno e idrossido che la pianta rilascia si ricombinano insieme in acqua, annullandone la relativa conducibilità). Magari il dente di sega sarà molto irregolare, o magari sarà inclinato sempre verso l'alto e allora ad un certo sarà necessario un cambio.
aragorn ha scritto: ↑29/07/2021, 23:11
5- min 1:50 potenziale Redox come uno dei parametri fondamentali in una vasca
Può essere un'indicazione aggiuntiva, ma se il conduttivimetro è inutile per la fertilizzazione perché non ci dice nemmeno quali siano gli elementi presenti (ma solo il "totale" grossolano), figuriamoci allora l'utilità del redox nell'acquario, con le sue variazioni e le mille implicazioni, complesse e anche controverse.
aragorn ha scritto: ↑30/07/2021, 8:14
Da questo dovrebbe derivare che la scarsa capacità di nitrificazione, delle vasche durante la maturazione, dovrebbe far crollare (o diminuire sensibilmente) il pH
Vale quanto dicevo prima, le piante non assorbono solo ammonio in fase di maturazione...
Artic1 ha scritto: ↑30/07/2021, 14:57
Non è che debbano per forza rilasciare OH-, soprattutto considerato il fatto che all'onterno delle cellule vegetali il pH è acido grazie all'effetto acidificante della fotosintesi che libera O2 e genera 2H+ + 2e-
Non mi risulta che la fotosintesi abbia effetto acidificante
Quello che descrivi sembra più associato ad una singola fase della fotosintesi complessiva, la prima, cioè quella lumoinosa. Ma allora dovremmo dire che la seconda fase, quella oscura, ha un effetto alcalinizzante.... Comunque, l'effetto complessivo netto è neutro.
Artic1 ha scritto: ↑30/07/2021, 14:57
Quindi secondo lui io che somministro PO
43- dovrei avere un pH basico in vasca? Peccato che grazie ai 3H+ ce ci sono coniugati proprio grazie a questo ogni mg/l di PO
43- mi abbassa il pH di 0,1...
Credo volesse solo chiarire che se somministri acido fosforico e le piante assorbissero esclusivamente i fosfati, dopo un ovvio aumento iniziale di conducibilità (e di riduzione del pH per gli ioni idrogeno rilasciati), poi la pianta inizia ad assimilare i fosfati e la conducibilità scende, ma magari un po' meno del previsto perché rilascia in cambio ioni idrogeno, che però a loro volta poi si ricombinano con gli ioni idrossido, e altre possibili reazioni... Come dicevo, ha calcato un po' la mano sul concetto del conduttivimetro e della sua utilità (perché appunto gli ioni idrogeno e idrossido in realtà incidono poco). Però ad esempi quando dice che i fertilizzanti a base di nitrato nel suolo tendono ad alcalinizzare e quelli a base di ammonio tendono ad acidificare, ha ragione.
Altro esempio

: il Cifo Azoto è principalmente nitrato d'ammonio, se alla fine vengono assorbiti sia i nitrati che l'ammonio, l'effetto del rilascio è ovviamente trasparente, sia come variazione di conducibilità che di pH.
cicerchia80 ha scritto: ↑31/07/2021, 11:49
Una appunto importante, AF non ha sponsor, perchè non li voglio
Oltre alle aziende acquaristiche, scrivono soprattutto per pubblicare banner pubblicitari (l'anno scorso abbiamo sfondato i 2 milioni di interazioni)
Ai secondi forse cederemo, meglio la pubblicità di un acquario, che una bambola gonfiabile
Immagino che sia una concessione necessaria, anche se cedere sui banner significherà comunque perdere qualcosa nell'indipendenza!
Non so, io moderatore mi trovo su ogni pagina i banner ad esempio degli acquari della Juwel: se devo dire ad un utente che per me sono una cagata, magari inizio ad aggiustare un po' i termini, forse anche solo a livello inconscio...
cicerchia80 ha scritto: ↑31/07/2021, 21:28
Non serve un chimico vedere la massa di NO
3- e di OH-
Semplicemente ragionando a "peso", si, il conduttivimetro ti dice che ha assorbito una pianta
Si, ma la conducibilità non va a peso, anzi in genere vale il contrario: maggiore è la massa dello ione e minore è la sua conducibilità, perché si riduce la mobilità. Quindi se lo scontro fosse a numero pari, come conducibilità vincerebbero gli ioni idrossido.
cicerchia80 ha scritto: ↑31/07/2021, 21:28
La scivolata sui chelanti, invece, è molto grave, come ho detto a qualcuno dopo averlo visto, o imbustano il Mikrom, o la mente non è lui
Si, è curioso che non abbia fatto alcuna distinzione tra il comportamento dei chelanti con il ferro rispetto ai chelanti con gli altri micro, all'aumentare del pH. E non una sola volta, lo ha ripetuto più volte. Se è una svista, è comunque davvero strana per uno che i fertilizzanti li produce. Ma forse c'è qualcosa che sfugge a me, per ignoranza.
A specifica domanda, lui risponde testualmente:
Puoi scordarti che dei microelementi chelati reggano a pH 7.5-8.
Avrei dei grafici che vorrei commentare con lui:
DTPA.png
EDTA.png
varie.png
Ce ne sono tanti di grafici simili in rete, e sono più o meno tutti uguali: ferro a parte, a me sembra che per gli altri micro all'aumentare del pH oltre la neutralità, le cose vadano addirittura meglio, anche con un semplice chelante EDTA...
A proposito di conflitto di interessi, purtroppo è difficile mantenere credibilità parlando di fertilizzanti quando li produci commercialmente (per quanto ci si possa sforzare di apparire neutrali), e lo stesso vale per i fondi. Guardate nella seconda parte, che lungo elenco di pregi hanno i fondi inerti, e quanti difetti hanno invece gli altri substrati, e guardate il primo della lista:
screenshot parte 2.png
Molti di quei punti in elenco sono condivisibili. Ma sono certo che l'autore calcherebbe molto meno la mano sui difetti della seconda tipologia, e ne esalterebbe maggiormente i pregi, se iniziasse a commercializzare anche quella.
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