Da alcune settimane mi sono procurato con enorme fatica delle piante nostrane per popolarre la vasca salmastra che sognavo da anni, provenienti dalla laguna di Venezia.
Avendo preso una grande quantità di campioni per aumentare la probabilità di successo, mi sono ritrovato a dover allestire 4 vasche gemelle con 4 salinità intermedie per poter spostare le piante da una vasca all'alta con una salinità maggiore o minore e viceversa.
Dal momento che subito era chiaro che mi trovavo con delle mazzette di piante sconosciute, mi sono fatto la domanda se non ci fosse il rischio di trovarsi davanti a delle situazioni "camaleontiche" del tipo Cryptocoryne, ovvero delle piante che cambiano radicalmente la loro morfologia in base all'ambiente esterno.
Coordinato dal prof. "" dell'università di Venezia (progetto ripopolamento laguna di Venezia: http://www.lifeseresto.eu) mi sono procurato tutte le specie esistenti in Italia d'acqua Marina/Salmastra e le ho collocate nelle rispettive vasche dividendole in base alla salinià del luogo dove erano state rinvenute per consentire l'adattamento e minimizzare le perdite.
Tutto andava bene fino a quando non ho mostrato delle foto di una pianta rinvenuta in acqua dolce totalmente somigliante ad una sua apparente gemella marina.
Le due versioni di piante messe una di fianco all'altra sembravano veramente molto molto simili anche se le alghe incrostanti di quella marina le davano una colorazione ed una consistenza differente, molto più morbida ed elastica quella di acqua dolce mentre più cresposa e ruvida quella marina.
Chedo spiegazioni al professore il quale mi chiede una foto di comparazione, decido quindi di sacrificare un rametto dalla vasca marina (ne avevo moltissimi) per metterlo fianco fianco a qualla d'acqua dolce per mostrarne le similarità o le differenze.
Nel frattempo mi rendo conto di non poter scattare foto decenti in quanto il vetro della vasca era troppo pieno di alghe. Rimando i lavori per qualche giorno dicendomi che poi avrei preso un'altro rametto per rifare bene le foto....ma

...dopo ben una settimana il rametto non è ancora marcito come avrebbe dovuto.
Sicuramente adduco la spiegazione alla sua incredibile genetica ma lo sbalzo da 100% di acqua marina a 100% di acqua dolce non l'avrebbe potuto sopportare nemmeno lui con la sua super genetica.
Era solo una questione di giorni ma avrebbe ceduto e sarebbe cominciato a marcire....doveva marcire !

Apro una parentesi, se per curiosità fate l'esperimento con qualunque rametto di potatura (pianta d'acqua dolce) e la buttate brutalmente in acqua marina, dato l'enorme sbalzo osmotico, tempo massimo 24 ore, la vedrete sciogliersi, lo stesso avviene al contrario per una pianta marina buttata in acqua dolce, ma persino se fate una cosa più dolce con delle miscele salmastre, 1/3 di acqua dolce (o al contrario 1/3 di acqua marina) otterrete lo stesso identico risultato, la pianta si sciogliera impiegando un po' più di tempo ma inesorabilmente lo farà.
Per terminare la storia, la piantina infine non solo non è morta ma persino ha cominciato a crescere tirando su la testa ed emettendo radici cosa che in acqua marina non ho mai visto. ECCEZIONALE !!!
Domani pubblicherò le foto.