
Manco da un po’ dal forum ma vi ho pensato tanto e vi leggevo in silenzio…quindi ho deciso di tornare in pista condividendo con voi un nuovo mini progetto.
Adesso vivo a Torino e girando a caccia di negozi di Aquariologia mi sono imbattuto in uno che vendeva germogli di mangrovia…e che fai? Te ne privi?

L’idea è questa, applicare tecniche bonsaistiche basilari per cercare di avere una pianta con un apparato radicale iconico e un fusto più irregolare rispetto al “dritto come un fuso” che tenderebbe ad avere lasciandola crescere nella maniera classica.

La mangrovia rossa (Rhizophora mangle L.) è una pianta tipica degli estuari delle aree costiere tropicali e sub-tropicali dei versanti atlantici di America e Africa caratterizzata dalla presenza di radici accessorie che le permettono di alzarsi dal fango e la capacità di vivere in condizioni di salinità estremamente ampie grazie a speciali ghiandole poste sulle foglie adattate a espellere acqua salata e ribilanciare la chimica interna della pianta.
Il WWF le considera uno dei 14 Biomi presenti sul nostro pianeta, intere foreste di radici che creano labirintici ambienti protetti per pesci e anfibi, insetti e qualsiasi altra cosa vi venga in mente.

In acquario hanno la capacità di filtrare enormi quantità di acqua tanto da venire a volte usate come filtri biologici per acquari molto grandi o addirittura in centri di smaltimento di materiale biomedico, a loro discapito si può dire che ne usano fin troppo rendendo a volte difficile la convivenza con altre specie che necessitano di un buon apporto di nutrienti.
Sono un appassionato di senza filtro, li trovo splendidi, verosimili e alla lunga molto stabili e ho pensato di iniziare a lavorare adesso per una futura vasca senza filtro dedicata alla versione acqua dolce di questo bioma, il salmastro ovviamente sarebbe stato perfetto ma è fuori dalle mie competenze, già non altissime. Però oh, da qua a quando (se) sarà pronta potrei ripensarci.

Ovviamente non ho resistito a metter su una “””mini-vasca””” per rendere il processo esteticamente gradevole (leggasi: ogni scusa è buona!


Materiali:
- Vaso in vetro da 3,5lt;
- Terriccio non fertilizzato per piante grasse;
- Ghiaino;
- Legni, pietre;
- Supporto per piante;
- Anubias Bonsai;
- Lilaeopsis brasiliensis;
- Echinodorus tenellus, presa gia sofferente ma vediamo che succede;
- Cavo in alluminio per bonsai 2mm;
- Lampada fotostimolante Sansi spettro completo 15W (fortemente consigliata, la uso anche per i terrari che tengo in una stanza buia con fotoperiodo 7h e le piante stanno magnificamente);
- Planorbarius Black/Black;
- Mangrovia Rossa germoglio;
- Buona volontà 5kg ca.
Per cercare di stimolare la produzione di nuove radici ho creato dei tagli ad anello con un bisturi disinfettato e ho tirato via lo strato più superficiale in modo da esporre i tessuti interni e cercare di farli reagire. Per coadiuvare il processo alla boccia ho aggiunto e continuerò ad aggiungere un po’ di acqua presa da un photos cresciuto in acqua, il photos rilascia in acqua un’alta concentrazione di ormoni radicanti che dovrebbero aiutare la mangrovia (e le anubias) a radicare. I legni non sono stati fatti spurgare troppo per fare in modo che rilascino tannini in acqua cosa che dovrebbe aiutare a proteggere le due ferite che ho inflitto alla pianta.
Col Cavo di alluminio da 3mm ho creato un’armatura attorno alla giovane pianta e ho iniziato a sagomarla sudando freddo ad ogni piega.
Le Planorbarius hanno già deposto delle uova per fortuna in una posizione strategica, con una lente da gioielliere e il telefonino sono riuscito a farvi questa macro, proverò a scattare foto quotidiane per documentare il processo di schiusa.

Ora auguratemi buona fortuna per favore!


