Corydoras senza sabbia in natura - Report Biotopo
- AquaRancan
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Corydoras senza sabbia in natura - Report Biotopo
Cari amici acquariofili,
vorrei condividere con voi questo filmato che ho realizzato in una spedizione sulle origini del rio Meta, in Colombia.
In particolare possiamo notare i Corydoras della specie C. metae vivere su un fondale molto diverso da quello che ci si aspetterebbe. Spesse volte si consiglia di utilizzare la sabbia per tutti i callittidi senza soffermarsi ad analizzare meglio la questione.
Il rischio sanitario per questi pesci nasce nel momento in cui sono obbligati al contatto con materiali abrasivi come pietrisco e alcune tipologie di sabbia, mentre non sussite con ciottoli levigati, ghiaie e sabbia con particelle arrontondate, limo.
Va poi evidenziata una differenza strutturale dei fondali dei fiumi andini da quelli che scorrono molto più a valle.
vorrei condividere con voi questo filmato che ho realizzato in una spedizione sulle origini del rio Meta, in Colombia.
In particolare possiamo notare i Corydoras della specie C. metae vivere su un fondale molto diverso da quello che ci si aspetterebbe. Spesse volte si consiglia di utilizzare la sabbia per tutti i callittidi senza soffermarsi ad analizzare meglio la questione.
Il rischio sanitario per questi pesci nasce nel momento in cui sono obbligati al contatto con materiali abrasivi come pietrisco e alcune tipologie di sabbia, mentre non sussite con ciottoli levigati, ghiaie e sabbia con particelle arrontondate, limo.
Va poi evidenziata una differenza strutturale dei fondali dei fiumi andini da quelli che scorrono molto più a valle.
- Questi utenti hanno ringraziato AquaRancan per il messaggio:
- Pr3su73 (18/05/2024, 10:56)
- cicerchia80
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Corydoras senza sabbia in natura - Report Biotopo
Purtroppo il problema grande di questo hobby sono i luoghi comuniAquaRancan ha scritto: ↑16/05/2024, 10:45particolare possiamo notare i Corydoras della specie C. metae vivere su un fondale molto diverso da quello che ci si aspetterebbe. Spesse volte si consiglia di utilizzare la sabbia per tutti i callittidi senza soffermarsi ad analizzare meglio la questione.
Il rischio sanitario per questi pesci nasce nel momento in cui sono obbligati al contatto con materiali abrasivi come pietrisco e alcune tipologie di sabbia, mentre non sussite con ciottoli levigati, ghiaie e sabbia con particelle arrontondate, limo.
...e i vari Seryously fish, planetcatfish e via discorrendo, aggiungendoci anche i disinfettatori seriali da sabbia e chi spesso si é riempito la bocca con la Walstad, citando cose che lei nemmeno ha mai detto (questa ultima frase ci entra poco ma é per non far torto a nessuno nel gruppo)
Premesso che il video ancora non lo vedo
É pieno il WEB di Corydoras a prendere sole su ciottoli di fiume, o scorrazzare su fondi ciottolosi, pure Ivan Mikolji che nonostante sia cintura nera di Cherry picking posta video di cory nuotare su fondi rocciosi, gli "automa" risponderanno sempre i Cory hanno bisogno di sabbia fine (poi puó esse pure vetro, cgi se ne frega)
Anzi...attento alla santa inquisizione, ti accuseranno di aver decontestualizzato con una eccezione una cosa che sanno tutti, poco importa che tu sia li a prscarli dal vivo, non hai mica la preparazione di chi si é informato sul Webbe
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- Rindez
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Bellissimo video
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Fosfati alti sempre 

- AquaRancan
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Senza dubbio un risposta ricca di riferimenti a certe false informazioni che continuano a circolare in rete.
Le evidenze, alla fine, emergono sempre, nonostante alcune persone chiassose non cambino mai idea.
Grazie!
cicerchia80 ha scritto: ↑16/05/2024, 11:26Purtroppo il problema grande di questo hobby sono i luoghi comuni
Senza dubbio un risposta ricca di riferimenti a certe false informazioni che continuano a circolare in rete.
Le evidenze, alla fine, emergono sempre, nonostante alcune persone chiassose non cambino mai idea.
Grazie!
- Fiamma
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Bel video.
Ciottoli e pietre levigati e ricoperti da uno strato di alghe piene di microfauna e soffice limo intorno sono sicuramente ottimi per i Cory, il problema è che non si trovano nella stragrande maggioranza degli acquari, dove, se c'è ghiaia, è quasi sempre tagliente, per quello si consiglia la cosa più simile, cioè sabbia finissima o, come abbiamo detto spesso, fondi leggeri come il Manado classico.
Ciottoli e pietre levigati e ricoperti da uno strato di alghe piene di microfauna e soffice limo intorno sono sicuramente ottimi per i Cory, il problema è che non si trovano nella stragrande maggioranza degli acquari, dove, se c'è ghiaia, è quasi sempre tagliente, per quello si consiglia la cosa più simile, cioè sabbia finissima o, come abbiamo detto spesso, fondi leggeri come il Manado classico.
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- Pr3su73
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Ciao. Io nel mio 197lt ho molti Cory.. circa 25 ad oggi, di 4 specie differenti.
(Ovviamente) ho sabbia finissima
, perchè avevo allestito così ancora prima che mi innamorassi di loro, e comunque stanno da dio.
Qualora dovessi cambiare proverò ad utilizzare un fondo diverso, in effetti la caratteristica essenziale è l'assenza di sassi taglienti... oltretutto i ciotoli di dimensione maggiore negli acquari di comunità, credo siano anche di maggiore protezione per gli avannotti.
Grazie per il video.
(Ovviamente) ho sabbia finissima

Qualora dovessi cambiare proverò ad utilizzare un fondo diverso, in effetti la caratteristica essenziale è l'assenza di sassi taglienti... oltretutto i ciotoli di dimensione maggiore negli acquari di comunità, credo siano anche di maggiore protezione per gli avannotti.
Grazie per il video.
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Quando un uomo che fertilizza in maniera classica incontra un uomo che utilizza un PMDD ... 

- AquaRancan
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Ciao, grazie!
La ghiaia, però, per definizione non è tagliente. I sassolini taglienti si chiamano pietrisco. Provengono da origini geologiche diverse: la ghiaia è un materiale trasformato dall'acqua con la sua azione levigatrice, mentre il pietrisco è composto da frammenti di roccia più recenti o con un processo di erosione superficiale debole.
La sabbia è un insieme di frammenti più piccoli della ghiaia e del piestrisco. Dire sabbia non significa dire "particelle arrotondate". Ciò viene descritto dalla proprietà chiamata angolarità, ossia lo studio degli spigoli della superficie del granello. Ci sono sabbia arrotondante e sabbie taglienti. Anche qui dipende dall'origine geologica e litologica.

Grazie! Personalmente penso sia interessante osservarli su fondali diversi nello stesso acquario, quindi utilizzando sia ciottoli che materiali fini, nel caso dei Corydoras andini. Le specie molto più a valle possono avere piccole differenze morfologiche che suggeriscono una preferenza per fondali diversi e più specifici.
Fiamma ha scritto: ↑18/05/2024, 0:31Bel video.
Ciottoli e pietre levigati e ricoperti da uno strato di alghe piene di microfauna e soffice limo intorno sono sicuramente ottimi per i Cory, il problema è che non si trovano nella stragrande maggioranza degli acquari, dove, se c'è ghiaia, è quasi sempre tagliente, per quello si consiglia la cosa più simile, cioè sabbia finissima o, come abbiamo detto spesso, fondi leggeri come il Manado classico.
Ciao, grazie!
La ghiaia, però, per definizione non è tagliente. I sassolini taglienti si chiamano pietrisco. Provengono da origini geologiche diverse: la ghiaia è un materiale trasformato dall'acqua con la sua azione levigatrice, mentre il pietrisco è composto da frammenti di roccia più recenti o con un processo di erosione superficiale debole.
La sabbia è un insieme di frammenti più piccoli della ghiaia e del piestrisco. Dire sabbia non significa dire "particelle arrotondate". Ciò viene descritto dalla proprietà chiamata angolarità, ossia lo studio degli spigoli della superficie del granello. Ci sono sabbia arrotondante e sabbie taglienti. Anche qui dipende dall'origine geologica e litologica.

Pr3su73 ha scritto: ↑18/05/2024, 10:55Ciao. Io nel mio 197lt ho molti Cory.. circa 25 ad oggi, di 4 specie differenti.
(Ovviamente) ho sabbia finissima , perchè avevo allestito così ancora prima che mi innamorassi di loro, e comunque stanno da dio.
Qualora dovessi cambiare proverò ad utilizzare un fondo diverso, in effetti la caratteristica essenziale è l'assenza di sassi taglienti... oltretutto i ciotoli di dimensione maggiore negli acquari di comunità, credo siano anche di maggiore protezione per gli avannotti.
Grazie per il video.
Grazie! Personalmente penso sia interessante osservarli su fondali diversi nello stesso acquario, quindi utilizzando sia ciottoli che materiali fini, nel caso dei Corydoras andini. Le specie molto più a valle possono avere piccole differenze morfologiche che suggeriscono una preferenza per fondali diversi e più specifici.
- marko66
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Su questo concordo.Il problema è che genericamente si parla di corydoras senza considerare le differenze tra specie torrenziali(andine) e specie fluviali o paludari di pozza (definite genericamente ed impropriamente "amazzoniche").Possono cambiare totalmente i layout come cambiano le temperature e l'ossigenazione dell'acqua.AquaRancan ha scritto: ↑18/05/2024, 12:51Grazie! Personalmente penso sia interessante osservarli su fondali diversi nello stesso acquario, quindi utilizzando sia ciottoli che materiali fini, nel caso dei Corydoras andini. Le specie molto più a valle possono avere piccole differenze morfologiche che suggeriscono una preferenza per fondali diversi e più specifici.
Pero' in acquariofilia si tende sempre a consigliare le vie di mezzo (o meglio nel nostro caso le soluzioni meno sfavorevoli per i pesci),quindi la soluzione sabbia fine ed acqua mossa è quella che non porta conseguenze negative nè agli uni nè agli altri in sostanza.
Lo stesso discorso vale per altre tipologie di pesci,i ciclidi africani lacustri per es. non è che vivono tutti su un fondo di sabbia fine, in alcune zone il fondale è coperto da rocce enormi(levigate) e si trova molti metri sotto, dove i pesci raramente si avventurano.
Pero' in generale anche per loro si consiglia un fondo di sabbia fine,perchè è la soluzione piu' fattibile e meno impattante sulla loro vita in vasca.
Imitare gli ambienti naturali in un ambiente "artificiale" e limitato non è per nulla facile perchè devi per forza di cose scendere a compromessi,per questo non mi piace usare la parola "biotopo" riferita ad ambienti per loro natura artificiali(scusate il gioco di parole

Aggiunto dopo 10 minuti 1 secondo:
Giustissimo anche il discorso sulle sabbie ,esistono tipi di sabbia molto piu' "abrasivi" della ghiaia,quindi in pratica meno adatti per pesci da fondo della ghiaia se di piccole dimensioni.Questo vale in modo particolare per i pesci filtratori che la espellono dalle branchie dopo averla inghiottita.
Quindi sabbia si,ma bisogna assicurarsi che sia arrotondata.
- Catia73
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bello leggere tutto questo. avevo intenzione di mettere su una vasca per cory con sabbia ma mi fa pensare...
non sapevo i cory vivessero sui ciottoli
a che temperatura vivono quei pesci bel video? ci arriva ai 20 gradi?
inoltre, mi sono sempre chiesta come si fa a capire se un granello di sabbia è arrotondato a sufficienza.
non lo guardiamo con la lente . e comunque non so se uno da solo può capirlo.
fidarsi delle scritte poi... io non mi fido.
quindi come si fa a sapere se un tipo di sabbia non è tagliente?
perché immagino che il fatto di essere ultrafine ( sugar/powder) non sia garanzia di levigatura.
e non è che toccandola con le dita che possiamo stabilirlo.
e non sarebbe nemmeno utile
" assaggiarla"
e invece il limo come dovrebbe essere "riprodotto"? e di cosa è fatto?
Aggiunto dopo 1 minuto 43 secondi:
si riesce ad avere un pH subacido con ciottoli non completamente privi di parte calcarea?
non sapevo i cory vivessero sui ciottoli
a che temperatura vivono quei pesci bel video? ci arriva ai 20 gradi?
inoltre, mi sono sempre chiesta come si fa a capire se un granello di sabbia è arrotondato a sufficienza.
non lo guardiamo con la lente . e comunque non so se uno da solo può capirlo.
fidarsi delle scritte poi... io non mi fido.
quindi come si fa a sapere se un tipo di sabbia non è tagliente?
perché immagino che il fatto di essere ultrafine ( sugar/powder) non sia garanzia di levigatura.
e non è che toccandola con le dita che possiamo stabilirlo.
e non sarebbe nemmeno utile
" assaggiarla"

e invece il limo come dovrebbe essere "riprodotto"? e di cosa è fatto?
Aggiunto dopo 1 minuto 43 secondi:
si riesce ad avere un pH subacido con ciottoli non completamente privi di parte calcarea?
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- AquaRancan
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Ciao! Sono d'accordo. Gli acquari biotopo sono un ricordo estetico di un luogo lontano. Studiando i biotopi, casomai, si possono imparare delle basi di partenza per l'allevamento della specie o più banalmente per migliorare le osservazion in vasca. Se certi comportamenti dei pesci abbisognano di un certo parametro o fattore ambientale, sarà opportuno (ma non sempre necessario) offrirlo, giusto per avere l'opportunità di vedere cose interessanti.
La tilapia, per esempio, si riproduce su fondo nudo. Se si inserisce della sabbia, invece, farà una grossa tana, eventualmente potrebbe piacere osservare lo scavo.
Ciao! Nel caso dei Corydoras, a meno di certi substrati palesementi sconsigliabili, non stiano parlando di fattori che danneggiano o uccidono da un giorno all'altro. L'uso di fondi inadeguati potrebbe provocare dei problemi sul lungo periodo, le micro abrasioni sembrano associate ad alcune patologie infettive di origine batterica. Abbastanza logico, oltretutto. Quando si evita il pietrisco si riducono già i livelli di rischio di netto.
La puoi osservare con una buona lente o se hai modo un microscopio. Di solito se le scritte dicono che è arrotondata, è vero. La forma e la granulometria ha il suo valore nelle industrie in cui viene usata la sabbia.
Esatto. La granulometria indica la misura, le dimensioni. La spigolosità/angolatura ci dice la omogeneità della superficie del granellino. Sono parametri poco correlati tra loro.
Il limo è il grado di finezza (dimensioni dei granelli) inferiore alla sabbia, ma superiore all'argilla. In espressioni sempliciotte, è una sabbia molto molto fine. A volte viene venduta come "impalpabile". L'importanza dalla definizione è soprattutto in campo petrografico, in acquariofilia ci interessa meno. A volte con limo ci si riferisce anche a sedimenti organici e fanghiglia, se con accezione riferita alla dimensioni può andare bene, dal punto di vista chimico sarebbe bello in tal caso approfondire un poco.
Le rocce andine andine sono spesso calcaree. Anche in regioni amazzoniche e nei pressi dell'Orinoco ci sono pietre calcaree.
Le rocce sono quasi sempre molto poco solubili, quindi serve tanto tempo affinchè rilascino i propri sali nell'acqua. Questi fiumi scorrendo sulle rocce le erodono, ma la concentrazione dei sali resta bassisima per la loro diluizione immensa.
In ogni caso non serve avere pH acido con questi Corydoras. I fiumi e canali del pedemonte andino e della zona alta del rio Meta sono spesso neutri o leggermenti basici. Il pH varia durante la stagione e l'orario della giornata. Da leggermente acido a neutro/leggermente basico è la normalità. I pH perennemente acidi si incontrano di solito in zone con acque lentissime e molto (troppo) ricche di fogliame decomposto e suoli speciali. In acquariofilia fa scalpore avere pH acidissimi, ma non è qualcosa di necessariamente comune in natura nè sensato da riprodurre.
Da 18-19 a 27-28°C.
marko66 ha scritto: ↑18/05/2024, 14:52Imitare gli ambienti naturali in un ambiente "artificiale" e limitato non è per nulla facile perchè devi per forza di cose scendere a compromessi,per questo non mi piace usare la parola "biotopo" riferita ad ambienti per loro natura artificiali(scusate il gioco di parole ).
Ciao! Sono d'accordo. Gli acquari biotopo sono un ricordo estetico di un luogo lontano. Studiando i biotopi, casomai, si possono imparare delle basi di partenza per l'allevamento della specie o più banalmente per migliorare le osservazion in vasca. Se certi comportamenti dei pesci abbisognano di un certo parametro o fattore ambientale, sarà opportuno (ma non sempre necessario) offrirlo, giusto per avere l'opportunità di vedere cose interessanti.
La tilapia, per esempio, si riproduce su fondo nudo. Se si inserisce della sabbia, invece, farà una grossa tana, eventualmente potrebbe piacere osservare lo scavo.
Ciao! Nel caso dei Corydoras, a meno di certi substrati palesementi sconsigliabili, non stiano parlando di fattori che danneggiano o uccidono da un giorno all'altro. L'uso di fondi inadeguati potrebbe provocare dei problemi sul lungo periodo, le micro abrasioni sembrano associate ad alcune patologie infettive di origine batterica. Abbastanza logico, oltretutto. Quando si evita il pietrisco si riducono già i livelli di rischio di netto.
La puoi osservare con una buona lente o se hai modo un microscopio. Di solito se le scritte dicono che è arrotondata, è vero. La forma e la granulometria ha il suo valore nelle industrie in cui viene usata la sabbia.
Esatto. La granulometria indica la misura, le dimensioni. La spigolosità/angolatura ci dice la omogeneità della superficie del granellino. Sono parametri poco correlati tra loro.
Il limo è il grado di finezza (dimensioni dei granelli) inferiore alla sabbia, ma superiore all'argilla. In espressioni sempliciotte, è una sabbia molto molto fine. A volte viene venduta come "impalpabile". L'importanza dalla definizione è soprattutto in campo petrografico, in acquariofilia ci interessa meno. A volte con limo ci si riferisce anche a sedimenti organici e fanghiglia, se con accezione riferita alla dimensioni può andare bene, dal punto di vista chimico sarebbe bello in tal caso approfondire un poco.
Le rocce andine andine sono spesso calcaree. Anche in regioni amazzoniche e nei pressi dell'Orinoco ci sono pietre calcaree.
Le rocce sono quasi sempre molto poco solubili, quindi serve tanto tempo affinchè rilascino i propri sali nell'acqua. Questi fiumi scorrendo sulle rocce le erodono, ma la concentrazione dei sali resta bassisima per la loro diluizione immensa.
In ogni caso non serve avere pH acido con questi Corydoras. I fiumi e canali del pedemonte andino e della zona alta del rio Meta sono spesso neutri o leggermenti basici. Il pH varia durante la stagione e l'orario della giornata. Da leggermente acido a neutro/leggermente basico è la normalità. I pH perennemente acidi si incontrano di solito in zone con acque lentissime e molto (troppo) ricche di fogliame decomposto e suoli speciali. In acquariofilia fa scalpore avere pH acidissimi, ma non è qualcosa di necessariamente comune in natura nè sensato da riprodurre.
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