Parliamo di luce?

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Will74
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Parliamo di luce?

Messaggio di Will74 » 25/11/2024, 12:11

Al mio amico chimico @Rindez  ​ :-bd
Ciao, volevo esporre anche come confronto e scambio di conoscenze, quello che ho studiato, imparato, letto e ipotizzato fino ad ora sulla luce in ambito piante (in ambito domestico ci lavoro tutti i giorni quindi direi basta :(( )
I lumen (lm), questa parolina che si legge sempre nelle discussioni e che ha preso piede dopo l’abbandono dei famosi watt per litro, tanto in voga con i tubi fluorescenti T8 e poi T5, è una misura della luce percepita dall’occhio umano che generalmente reagisce alla luce bianca. L’occhio umano ha tre recettori S, M ed L che reagiscono principalmente al blu, verde e giallo.
Generalmente viene utilizzata per indicare il flusso di una sorgente luminosa bianca, ed il rapporto con la potenza assorbita (watt) ci dice se quella sorgente ha una buona efficienza energetica. Parlando di LED bianchi, si passa da un 60lm/W per quelli di vecchia generazione/economici ai 150/200lm/W di quelli più performanti. C’è anche da considerare, in linea generale, che più si sale con la temperatura colore migliore è il rendimento, lo stesso LED dello stesso produttore a 6000K ha un’efficienza migliore di quello a 2700K.
I gradi kelvin (K) indicano la temperatura della luce, più è alta più la luce è “fredda”.
Il PAR (Photosynthetically Active Radiation) invece definisce lo spettro di luce in cui le piante sono “fotosinteticamente” più attive, in cui principalmente la clorofilla a e b reagiscono meglio.
Tipicamente la lunghezza d’onda presa va dai 400nm ai 700nm, lunghezze basse sono blu e ultravioletti, lunghezze alte sono rossi e infrarossi.
Una tabella che avevo trovato parlava di:
clorofilla a 350-450nm    650-680nm
clorofilla b 395-490nm    620-670nm
carotenoidi 350-520nm
Tanto per tirare due numeri a caso le “famose strip RGB” commerciali, che tanto vanno di moda hanno generalmente:
R 620nm   G 520nm   B 460nm
Quindi sulla clorofilla a, non è che la centrano molto con i valori di picco…
Il verde le piante lo usano poco (anche se alcuni , infatti lo riflettono e noi vediamo le foglie verdi, ma a noi serve per bilanciare la luce in vasca senno abbiamo delle fantastiche vasche rosine/viola, che è la somma del blu e del rosso. Facendo sempre riferimento al fatto che i lumen prendono tendenzialmente come riferimento la luce bianca, parlare di lumen con gli RGB non ha senso.
Il PPF (Photosynthetic Photon Flux) è la quantità totale di luce nella zona PAR prodotta da una sorgente luminosa ogni secondo, ed è espressa in μmol/secondo, spesso si legge nelle descrizioni delle lampade da idroponica o serra.
La densità del flusso di fotoni fotosintetici (PPFD) invece, viene misurata in μmol/s.m², ed indica la quantità di fotoni fotosintetici attivi che effettivamente arriva alla chioma delle piante nella zona Par.
Sempre in idroponica vedo utilizzo di fonti luminose specifiche su determinate lunghezze d’onda in base a quello che si vuole ottenere, ad esempio ho visto delle barre con LED a 6500+2100K + LED rossi profondi a 660nm, per facilitare la fioritura.
Ogni tanto cerco informazioni specifiche per acquari ma non ho trovato grosse cose, leggo sempre di piante terrestri.
I famosi 6500K coprono abbastanza lo spettro, ma le emissioni nelle zone “buone” sono basse, quindi bisogna abbondare con la quantità, un aiutino sui rossi male non fa, strip rosse commerciali di “frequenza buona” non le ho trovate, i miei fornitori vogliono un ordine di qualche km (kilometro) di strip per farle custom, quindi direi anche no =)) . Nella mia “plafo” a bilanciare l’azzurro delle 6000k (quelle avevo $-) ) ho messo delle 2700, meglio sarebbe una “fitostimolante” con buona predominanza di rossi giusti, così da poter usare meno quantità e più qualità.
Quanta luce ci vuole? E chi lo sa =)) . Sicuramente se le frequenze della sorgente hanno una buona emissione in zona PAR meno di quella che ci vorrebbe se le sorgenti luminose usate avessero poca emissione su quella fascia e quindi per raggiungere i valori utili dovremmo abbondare.
Ho parlato di strip LED per comodità, anche di alimentazione e gestione del calore, ma ci sono diverse forme di LED e diversi tipi di alimentazione. I classici faretti cinesi a 220V, a parte il fatto della pericolosità vicino la vasca, i primi circuiti LED a 220V ricordo che furono messi in commercio dalla Seoul semiconductor (se non sbaglio) anni fa, il loro primo limite era l’efficienza (i famosi lm/w) il secondo era il fatto che mal sopportavano le correnti di Surge, molto grossolanamente, i picchi di tensione che si possono avere nell’impianto domestico (tipo quando la moglie toglie la spina dell’aspirapolvere senza prima spegnerlo).
Sicuramente dimentico qualcosa e sicuramente ci sono delle inesattezze, se volete dire la vostra.
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Rindez (25/11/2024, 13:16)
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Parliamo di luce?

Messaggio di Rindez » 25/11/2024, 13:33

Ciao,
Una domanda stupida stupida...visto che "sappiamo" cosa servirebbe alle nostre piante ma il problema è che oltre a quello che servirebbe a loro siamo costretti a irradiare anche con lunghezze d'onda "inutili" non sarebbe fattibile invece che cercare l'emittitore perfetto usare un emettitore semplicemente molto efficiente dal punto di vista energetico e filtrare le lunghezze d'onda in uscita?

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Fosfati alti sempre​ :-bd

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Parliamo di luce?

Messaggio di Will74 » 25/11/2024, 14:20


Rindez ha scritto:
25/11/2024, 13:33
visto che "sappiamo" cosa servirebbe alle nostre piante
mi sa che è questo che ci frega io ancora non l'ho capito ​ =)) , a parte gli scherzi, ho fatto varie letture e tutte sono riferite alle piante terrestri, ed ogni tipo di pianta, entro certi limiti, necessita di frequenze diverse, per fiorire, germogliare, etc., per quelle acquatiche siamo sicuri valgano le stesse frequenze? l'altezza della colonna d'acqua stoppa determinate frequenze, solitamente il rosso è quello che fatica di più a penetrare nell'acqua (guarda caso quello che usano meglio), infatti più ti spingi a fondo più tutto è blu, perchè è quella la frequenza con maggior penetrazione, però sapevo che il problema inizia verso i 40/50cm quindi facciamo finta che non c'è ​ :- , però l'acqua non è cristallina, tannini e altro possono modificare tali frequenze? boh

Rindez ha scritto:
25/11/2024, 13:33
filtrare le lunghezze d'onda in uscita?
domanda da fare ad un ottico, già una semplice lastra trasparente scherma il 10% di luce, forse le variabili in gioco diventano troppe, la lastra deve essere modulata (come no saprei) per schermare solo determinate frequenze e quindi calibrata su una fonte luminosa che deve essere sempre perfettamente uguale. A me sembra più facile mettere insieme sorgenti luminose dalle frequenze compatibili per la fotosintesi e anche per il nostro occhio, perchè se mi togli il verde che a loro non serve sai che effetto luce "serra sulla voyager" che ti trovi in vasca​ :)) . Limitare l'eccesso di blu profondi che le alghe sfruttano meglio (credo) si, togliere totalmente il verde non mi piace.
Comunque parlando di lampade professionali da serra, ho visto i prezzi ​ x_x , paura, e per il discorso efficienza aggiungo sti c...i ho visto potenze assorbite che neanche le vecchie alogene ​ :))
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