Quello che credo essere un Asellus, intravisto la prima sera, stavo scrivendo che non si era più fatto vivo ... e invece ha cominciato a pascolare proprio nel momento in cui l'ho scritto!
E' proprio un Asellus. Si tratta di isopodi stupendi da allevare, si riproducono facilmente e si adattano alla maggior parte degli ambienti. Li allevo in barattoli da 5 litri assieme a gammaridi.
Visto l'ambiente ridotto e non progettato, ti consiglio di non farti indietro se ci fosse da cambiare buona parte dell'acqua, almeno per il primo periodo finchè non si assesta. Gli Asellus sono ghiotti di foglie secche e sfruttano le cavità. Se hai modo di farlo, potresti inserire delle "casette" per loro (emisfere di noci, ...).
“Se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ciò che ho imparato a comprendere in quelle ore di meditazione di fronte all'acquario, e sull'altro tutto ciò che ho ricavato dai libri, come rimarrebbe leggero il secondo!” Konrad Lorenz
Altre informazioni: Avviata il 16-03-2017, ma ha subito tre traslochi più un cambio vasca al volo a novembre 2020 (per piccola perdita dopo qualche settimana dall'ultimo trasloco). Filtro: Newa Cobra 75. Plafoniera Blu bios Line LED 9W (20 LED bianchi, 4 blu) Riscaldatore: Riscaldatore Blu Bios Thermo easy 25W. Fotoperiodo: 8 ore e mezza Allestimento: un legno, due dragon stone.
Secondo Acquario: Avviata il 16-11-2016 come vasca salmastra, riempita per metà; riallestita a luglio 2019 (cambio acqua totale) Vasca Wave Laguna LED 40, 38x26x41,5 cm, 30 litri netti Luce: plafoniera 4W, con 8 LED bianchi 8500°K, fotoperiodo 8 ore Fondo: manado. Filtro: attualmente nessuno Riscaldatore: nessuno Allestimento: legno di mangrovia, pietra lavica Flora: Aegagropila linnaei, Anubias barteri nana, Ceratophyllum sp., Cryptocoryne wendtii brown, Epipremnum aureum (pothos), Heteranthera zosterifolia, Hygrophila corymbosa "siamensis", vari muschi (forse "Christmas moss" e "Java moss"), Riccia fluitans, Sagittaria subulata Salvinia natans Fauna: Physa sp., Melanoides sp., Planorbarius/Planorbella (forse ibridi)
Grazie Matteo!
Non ne ero sicura perché finora li avevo visti solo in foto
Allevarli mi sembra difficile, più che altro perché finora ne ho visto solo 1 (ma non è detto che ce ne siano di più).
Per le foglie nessun problema: per ora ci sono tanti rimasugli di foglie di salice bianco tra il muschio e ho già aggiunto una foglia secca di farnia (se come specie può andare, ne avevo raccolte un po', quindi quando finisce ne aggiungo ).
Cercherò allora di procurarmi le noci; avevo pensato a dei sassolini (a quanto ne so, scavano sotto), ma non volevo sottrarre troppo spazio.
Per i cambi porrebbe andare semplice acqua di rubinetto decantata (proviene dalla stessa zona)?
Ultima modifica di Letizia il 06/04/2017, 9:50, modificato 2 volte in totale.
"Se vuoi fare un passo avanti, devi perdere l'equilibrio per un attimo" - Massimo Gramellini
Non ti far problemi con i cambi.
Ho notato che subito patiscono il cambio ambiente natura-vaschetta, ma dopo l'ambientamento sono carri armati.
Per cambiare l'acqua io metto il barattolo sotto il rubinetto e lascio traboccare per qualche minuto.
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La micro-vaschetta continua a farmi sorprese.
Gli Asellus sono almeno 2 (visti contemporaneamente), quindi non mi stupirei se fossero di anche di più.
Sono inoltre riuscita a vedere un pochino meglio gli animaletti che avevo descritto come "piccoli ragnetti, ma con sei zampe" e "temo" possano essere ninfe di libellula; scrivo "temo" perché ne ho viste almeno sei, quindi, se fossero loro, mi sa che dovrò dire addio alla grande biodiversità presente all'interno (compresi i tenerissimi aselli?); non so neppure (ma penso proprio di no) se la vaschetta possa bastare per lo sviluppo di tutte e sei.
Qui una foto, con la risoluzione migliore che sono riuscita a ottenere con il cellulare.
ninfa.jpg
Qualcuno è in grado di confermare la mia supposizione? trotasalmonata, tu non la stavi cercando? Se sono loro, magari potrei passartene un paio quando mai riusciremo a incontrarci.
L'altro nuovo organismo comparso è un pochino meno piacevole; penso si tratti di una larva di zanzara del genere Anopheles; stava infatti perennemente a pelo d'acqua, con il corpo parallelo alla superficie.
Oggi mi sono accorta che è passata allo stadio di pupa, quindi presumo che, se la lasciassi lì, tra qualche giorno avrei una bella zanzara che vola per camera.
Pupa.jpg
Non è per fare una discriminazione fra i vari organismi comparsi, ma non ho tanta voglia che questa diventi adulta; naturalmente, nascendo in camera pungerebbe solo me e quindi non correrei alcun rischio, ma, se poi esce, potrebbe diventare un'eventuale portatrice della filaria del cane. Tuttavia, non mi piace nemmeno ucciderla "senza motivo", e ho pertanto deciso di "lasciar fare alla natura": oggi pomeriggio finirà in una vasca con pesci, diventando almeno cibo vivo come era probabile che lo diventasse in natura; spero di non essere troppo crudele.
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Letizia ha scritto: ↑spero di non essere troppo crudele.
Io l'avrei Schiacciata al vetro!
La mia scelta è stata sicuramente più "sadica", ma rapida (non ha fatto nemmeno in tempo a toccare l'acqua) e spero più "naturale" (se si può considerare "naturale" finire dentro a una vasca di pesci che si comportano come squali quando vedono cadere qualcosa in acqua ).
"Se vuoi fare un passo avanti, devi perdere l'equilibrio per un attimo" - Massimo Gramellini
Letizia ha scritto: ↑spero di non essere troppo crudele.
Io l'avrei Schiacciata al vetro!
La mia scelta è stata sicuramente più "sadica", ma rapida (non ha fatto nemmeno in tempo a toccare l'acqua) e spero più "naturale" (se si può considerare "naturale" finire dentro a una vasca di pesci che si comportano come squali quando vedono cadere qualcosa in acqua ).
Hai fatto benissimo letizia!
Lasciamo ad altri questi ragionamenti un po al limite!!
Acquariofilia facile
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Letizia ha scritto: ↑Qui una foto, con la risoluzione migliore che sono riuscita a ottenere con il cellulare.
Sì, probabilmente vicina al genere Crocothemis che ho allevato in passato.
Letizia ha scritto: ↑spero di non essere troppo crudele.
Molto difficile essere crudele con certi invertebrati. Lo si può essere con organismi senzienti, che sappiano concepire il dolore in maniera più complessa di una risposta chimica primitiva. Non ti far noie, eliminala pure.
Io invece ti consiglio di proseguire l'allevamento degli Asellus aquaticus, personalmente li trovo affascinanti oltremodo. Anche il ns Luca è diventato neo allevatore di questa specie
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MatteoR ha scritto: ↑Io invece ti consiglio di proseguire l'allevamento degli Asellus aquaticus, personalmente li trovo affascinanti oltremodo.
Concordo in pieno! Per quel poco che ho potuto osservare (escono solo in piena notte), sono creature davvero affascinanti!!
Tuttavia, se come mi hai confermato gli "insettini" potrebbero essere larve di libellula, dubito che avranno vita facile (e non vorrei rimuovere anche loro).
Che dici? Mi procuro un bel barattolone e apro un topic apposta per allestirlo nel migliore dei modi esclusivamente per gli Asellus?
MatteoR ha scritto: ↑Molto difficile essere crudele con certi invertebrati. Lo si può essere con organismi senzienti, che sappiano concepire il dolore in maniera più complessa di una risposta chimica primitiva. Non ti far noie, eliminala pure.
Anche su questo mi trovi d'accordo; il mio dubbio era principalmente etico, ma non per quanto riguarda l'eventuale dolore che potrebbe causargli, quanto piuttosto perché penso che il rispetto debba esistere per qualunque essere vivente. Mi sembrava un po' assurdo dire "questo mi piace, lo tengo, questo no, mi fa schifo e allora lo ammazzo"; gioire della biodiversità presente, e poi essere la prima a ridurla se "qualcosa non va". Io sono una di quelle che impiega ore a togliere le ragnatele da casa perché deve dare lo sfratto a ogni singolo ragno (che tanto poi so che ritorna, quindi in camera mia faccio prima e non le tolgo XD) e non mi andava di ucciderla per nulla. Penso che averla utilizzata come fonte di cibo sia un buon compromesso (va beh, prendetemi pure per pazza, tanto lo so già ).
"Se vuoi fare un passo avanti, devi perdere l'equilibrio per un attimo" - Massimo Gramellini
Letizia ha scritto: ↑Mi sembrava un po' assurdo dire "questo mi piace, lo tengo, questo no, mi fa schifo e allora lo ammazzo"
Per farti sentire con la coscienza a posto ho un suggerimento: cambia punto di vista.
In ecologia, che è quello che globalmente conta, e sottolineo quello che oggettivamente ha validità totale, gli animali come tutti gli altri viventi esitono, hanno una funzione e un proprio ruolo solo se vivono... in natura.
Il fatto che hai catturato quella qualche decina di artropodi significa sostanzialmente averli uccisi e aver rubato all'ambiente le molecole organiche utili di cui erano composti. A livello teorico è così. A livello più concreto è difficile pensare tu abbia fatto qualcosa di male davvero. Hai prelevato un numero insignificante di organismi di specie comuni, lil quale avresti potuto eliminare anche semplicemente passeggiando in giardino e calpestando il prato o andando in autostrada nel periodo delle sciamature.
L'etica è bellissima, ma è nata con l'uomo. Il rigore morale e comportamentale lo ha concepito l'uomo, non gli animali o le piante. Loro non ne hanno bisogno, vivono secondo codici genetici e interazioni ambientali e vengono falciati dalla selezione naturale. Insomma, personalmente trovo arduo applicare una disciplina filosofica a delle larve di zanzara. Credo sia più utile ragionare in termini conservazionistici: se la specie è a rischio la rispetto, se non ne corre alcuno valuto se prelevarla e soddisfare così l'innato desiderio ad allevare creaturine. Di quello che poi combini con gli esseri prelevati di specie fuori pericolo la Natura non se ne interessa: al massimo sarà un dramma psicofisico dei prigionieri... sempre ammesso che siano in grado di concepire simili stati d'animo E qui si ritorna al discorso di prima.
Questi utenti hanno ringraziato MatteoR per il messaggio:
“Se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ciò che ho imparato a comprendere in quelle ore di meditazione di fronte all'acquario, e sull'altro tutto ciò che ho ricavato dai libri, come rimarrebbe leggero il secondo!” Konrad Lorenz