Confronto sui metodi di gestione. Si può? Pare di no!
- MatteoR
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Confronto sui metodi di gestione. Si può? Pare di no!
Mi intrometto dopo 43 pagine...
Quando si discute di acquari naturali e acquari artificiali quasi sempre sfugge il concetto di base e, quasi magicamente, ci si ritrova con quaranta pagine di disquisizioni, pur interessanti, ma fine a se stesse e staccate da quella che poi è la vita del pesce: continuerà a fare "pop pop" con la bocca anche quando avrete modificato la vostra visione dell'acquario, etichettati gli appassionati e filosofeggiato sulla naturalezza di un aggeggio o di un tipo di manutezione.
Ho l'impressione che chi è, per semplice indirizzo di studi /professionale, a completo digiuno da nozioni e concetti di biologia possa essere plagiato negativamente dalla cultura acquarioFILA. Riempie la testa di informazioni pur vere ma proposte con un peso sbagliato: si evidenziano dettagli che quasi sempre si rivelano determinanti solo nell'umore dell'acquariofilo (per esempio i decimi di pH) e si sottovalutano gli aspetti realmente essenziali per un allevamento oggettivamente corretto.
A mio parere (ed i fatti per ora mi han sempre dato ragione... attendo smentite) va considerato l'obiettivo e non il mezzo con cui lo si raggiunge. Dopo, ma non per importanza, vanno valutate le esigenze reali, concrete, indiscutibili, primarie. Quelle che osservo io sono: acqua vivibile*, dieta valida, spazio vitale non limitante.
1) Non misuro i valori ossessivamente ma mi limito a portarli sommariamente nella fascia di quelli dove tal ceppo di tal specie è stato tenuto nelle ultime generazioni. In certi casi li modifico volontariamente per spingere la selezione naturale sulla popolazione in mio possesso.
2) I prodotti commerciali ormai sono oltremodo completi ma siccome sono per me ormai troppo specializzati e industriali e non forniscono reali indicazioni sul valore biogico dei componenti, quindi l'assimilabilità, preferisco prepare il mangime secco artigianalmente conoscendo esattamente cosa fornisco e quindi sapendomi regolare nell'alternanza con il cibo vivo, il surgelato e i vegetali.
3) Altre infinite discussioni sui pesci e come tenerli girano attorno allo spazio corretto. Siccome vedo che dopo mezzo secolo di acquariofilia e almeno 20 anni di hobby diffuso e intenso nessuno è arrivato ad una conclusione acquariofila oggettiva anche sul piano scientifico... Mi limito a valutare la biologia/ecologia terra-terra delle specie in questione e i riscontri nel modo personale di tenerla, senza perdere nemmeno un attimo a discutere sul centimetro più o meno di lato corto o sul peso specifico del fondale.
Tutto questo dilungarmi per dire semplicemente che, nella mia doxa, le guerre virtuali tra metodi di gestione sono puramente una perdita di tempo poichè dubito siano mai state costruttive, o, nel caso lo fossero state, sicuramente molto meno che l'equivalente tempo libero a fare ricerche casuali sul web.
Quando si discute di acquari naturali e acquari artificiali quasi sempre sfugge il concetto di base e, quasi magicamente, ci si ritrova con quaranta pagine di disquisizioni, pur interessanti, ma fine a se stesse e staccate da quella che poi è la vita del pesce: continuerà a fare "pop pop" con la bocca anche quando avrete modificato la vostra visione dell'acquario, etichettati gli appassionati e filosofeggiato sulla naturalezza di un aggeggio o di un tipo di manutezione.
Ho l'impressione che chi è, per semplice indirizzo di studi /professionale, a completo digiuno da nozioni e concetti di biologia possa essere plagiato negativamente dalla cultura acquarioFILA. Riempie la testa di informazioni pur vere ma proposte con un peso sbagliato: si evidenziano dettagli che quasi sempre si rivelano determinanti solo nell'umore dell'acquariofilo (per esempio i decimi di pH) e si sottovalutano gli aspetti realmente essenziali per un allevamento oggettivamente corretto.
A mio parere (ed i fatti per ora mi han sempre dato ragione... attendo smentite) va considerato l'obiettivo e non il mezzo con cui lo si raggiunge. Dopo, ma non per importanza, vanno valutate le esigenze reali, concrete, indiscutibili, primarie. Quelle che osservo io sono: acqua vivibile*, dieta valida, spazio vitale non limitante.
1) Non misuro i valori ossessivamente ma mi limito a portarli sommariamente nella fascia di quelli dove tal ceppo di tal specie è stato tenuto nelle ultime generazioni. In certi casi li modifico volontariamente per spingere la selezione naturale sulla popolazione in mio possesso.
2) I prodotti commerciali ormai sono oltremodo completi ma siccome sono per me ormai troppo specializzati e industriali e non forniscono reali indicazioni sul valore biogico dei componenti, quindi l'assimilabilità, preferisco prepare il mangime secco artigianalmente conoscendo esattamente cosa fornisco e quindi sapendomi regolare nell'alternanza con il cibo vivo, il surgelato e i vegetali.
3) Altre infinite discussioni sui pesci e come tenerli girano attorno allo spazio corretto. Siccome vedo che dopo mezzo secolo di acquariofilia e almeno 20 anni di hobby diffuso e intenso nessuno è arrivato ad una conclusione acquariofila oggettiva anche sul piano scientifico... Mi limito a valutare la biologia/ecologia terra-terra delle specie in questione e i riscontri nel modo personale di tenerla, senza perdere nemmeno un attimo a discutere sul centimetro più o meno di lato corto o sul peso specifico del fondale.
Tutto questo dilungarmi per dire semplicemente che, nella mia doxa, le guerre virtuali tra metodi di gestione sono puramente una perdita di tempo poichè dubito siano mai state costruttive, o, nel caso lo fossero state, sicuramente molto meno che l'equivalente tempo libero a fare ricerche casuali sul web.
“Se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ciò che ho imparato a comprendere in quelle ore di meditazione di fronte all'acquario, e sull'altro tutto ciò che ho ricavato dai libri, come rimarrebbe leggero il secondo!”
Konrad Lorenz
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- Sini
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Ciao, Matteo! 

I pesci non si possono inserire prima di un mese (almeno) senza cambi d'acqua né lavaggi del filtro.
Prima di qualsiasi acquisto, chiedi sul forum!
Noi, un branco di morti di fame che potano con le unghie...
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- stefano94
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Beh,le guerre sul metodo non sono mai costruttive, le discussioni come questa che si sta facendo si invece. Mi pare che si stiano mettendo le proprie esperienze ed idee a disposizione di tutti, senza dire che un metodo supera l'altro ma semplicemente ci sono metodi diversi che hanno obiettivi diversi e restituiscono soddisfazioni diverse
- Paky
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le guerre non sono certo mai costruttive... Ma siamo un forum di acquariofilia; se non parlassimo di gestione di acquari, di cos'altro dovremmo parlare?

"Forse potrà suonare un po' pomposo, ma preferisco morire in piedi che vivere in ginocchio"
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delle ballerine di lap-dance?

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- MatteoR
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Hola sini

Buona parte di quanto detto qui più che un , passami il termine, attacco al metodo è un attacco all'obiettivo. O sbaglio? Ci si lamenta spesso dei giudizi di chi fa cartoline, ma essi non criticano molto il metodo operativo bensì un po' tutto l'insieme.stefano94 ha scritto: ↑Beh,le guerre sul metodo non sono mai costruttive, le discussioni come questa che si sta facendo si invece. Mi pare che si stiano mettendo le proprie esperienze ed idee a disposizione di tutti, senza dire che un metodo supera l'altro ma semplicemente ci sono metodi diversi che hanno obiettivi diversi e restituiscono soddisfazioni diverse
Per fortuna qui non si sparano cavolate giusto per dirle come succede spessissimo nelle discussioni "metodo vs metodo". Magari è successo e non ho letto/mi sono accorto.
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- cicerchia80
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Anche senza palo e non necessariamente brave nel ballo
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- stefano94
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No,non da parte mia per lo meno. Ognuno ha i suoi obiettivi e li raggiunge come meglio crede, nel rispetto delle esigenze degli esseri viventi. Il mio obiettivo è avere vasche "naturali", le virgolette sono d'obbligo, ed allevare i pesci che mi interessano fornendo loro un ambiente io più possibile idoneo all'espletamento dei loro comportamenti naturali,infatti prediligo pesci poco selezionati. Quindi seguo la strada che più ritengo opportuna per raggiungere il traguardo. Allo stesso tempo uno che ha l'obiettivo di selezionare seguirà un'altra strada più valida per il raggiungimento del suo obiettivo. E così via. Alla fine le critiche sono state mosse al metodo dell'utente che ha aperto il post, che non è assolutamente un metodo ma semplicemente un susseguirsi di errori fatti passare per sperimentazione, e ad alcune forme estreme di acquariofilia, vedi gli iwagumi con impianti da stadio sulla testa di poveri pesciolini "ombrofili".
- Luca.s
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Mattè ti chiedo una cosa al riguardo, detto così sembra che tutti i pesci possono essere tenuti, bene o male, nell'acqua del rubinetto perché molti sono stati riprodotti forzatamente grazie ad ormoni.

Lo spieghi meglio questo passaggio?
Acquariofilia facile

[BBvideo=560,340]http://goo.gl/81SHJb[/BBvideo]

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