Mentre noi, siamo più per il non cambio e solo in casi particolari.....Quello che non capisco è : se un acquario va bene e ha i valori a posto ecc...ecc..., che senso ha cambiargli l'acqua? Che poi alla fine facendo due conti con il mio, rabboccando una media di due/tre litri a settimana (in estate di più), in teoria dopo circa sei mesi l'acqua è stata praticamente tutta sostituita...(acqua intesa solo come solvente visto che i sali non evaporano)....Ma i sali, i fertilizzanti ecc...servono in acquario, giusto? Senza contare le sostanze allelopatiche....Quindi, quale sarebbe esattamente lo scopo di chi per forza cambia una percentuale d'acqua ogni tot tempo?
"cambi parziali acqua": a quale scopo?
- Elisabeth
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"cambi parziali acqua": a quale scopo?
Ciao....È un po' che mi frulla in testa questa domanda....
Ho notato che molti sono fissati e dogmatici rispetto ai cambi d'acqua a cadenza fissa e guai a non farlo...
Mentre noi, siamo più per il non cambio e solo in casi particolari.....Quello che non capisco è : se un acquario va bene e ha i valori a posto ecc...ecc..., che senso ha cambiargli l'acqua? Che poi alla fine facendo due conti con il mio, rabboccando una media di due/tre litri a settimana (in estate di più), in teoria dopo circa sei mesi l'acqua è stata praticamente tutta sostituita...(acqua intesa solo come solvente visto che i sali non evaporano)....Ma i sali, i fertilizzanti ecc...servono in acquario, giusto? Senza contare le sostanze allelopatiche....Quindi, quale sarebbe esattamente lo scopo di chi per forza cambia una percentuale d'acqua ogni tot tempo?
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Mentre noi, siamo più per il non cambio e solo in casi particolari.....Quello che non capisco è : se un acquario va bene e ha i valori a posto ecc...ecc..., che senso ha cambiargli l'acqua? Che poi alla fine facendo due conti con il mio, rabboccando una media di due/tre litri a settimana (in estate di più), in teoria dopo circa sei mesi l'acqua è stata praticamente tutta sostituita...(acqua intesa solo come solvente visto che i sali non evaporano)....Ma i sali, i fertilizzanti ecc...servono in acquario, giusto? Senza contare le sostanze allelopatiche....Quindi, quale sarebbe esattamente lo scopo di chi per forza cambia una percentuale d'acqua ogni tot tempo?
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- sa.piddu
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"cambi parziali acqua": a quale scopo?
Nei protocolli di fertilizzazione "commerciali" evitano l'accumulo di "inquinanti" ma vedrai che con questo post scateni (per l'ennesima volta...) la diatriba!!



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- Diego
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Io sono per i cambi secondo necessità. Se servono, si fanno. Se non servono, non si fanno. Easy peasy come dicono gli inglesi.
È però vero che non tutti hanno l'occhio clinico per farlo, quindi dare un'indicazione di massima può essere utile (è quasi certamente questo è il motivo che tra i canonici dei cambi non c'è accordo su tempi e quantità dei cambi).
Un po' come noi col rinverdente. Sarebbe da dosare a occhio secondo necessità, ma si è arrivati a dare uno pseudo-dosaggio settimanale, con la regoletta di aumentare un po' se non escono le alghe polverose/puntiformi e calare un po' se escono.
È però vero che non tutti hanno l'occhio clinico per farlo, quindi dare un'indicazione di massima può essere utile (è quasi certamente questo è il motivo che tra i canonici dei cambi non c'è accordo su tempi e quantità dei cambi).
Un po' come noi col rinverdente. Sarebbe da dosare a occhio secondo necessità, ma si è arrivati a dare uno pseudo-dosaggio settimanale, con la regoletta di aumentare un po' se non escono le alghe polverose/puntiformi e calare un po' se escono.
Qualsiasi progresso scientifico deriva da sfida intellettuale, da compensazione di limitazioni. Niente limitazioni, niente progresso. Niente progresso, stagnazione culturale! Valido anche opposto. Progresso prima di cultura è vero disastro. (ME2)
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"cambi parziali acqua": a quale scopo?
Perchè con questi, essendo tutto in uno, si rischiano eccessi (ma anche carenze immagino),no?...Quindi questi "inquinanti" sarebbero solo i fertilizzanti o anche i prodotti di scarto dei pesci e cose del genere? Ma il filtro e le piante se funzionano bene, non dovrebbe essere loro compito tenere a posto il tutto?

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- Diego
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Qualsiasi prodotto che contenga più di un elemento rischia di portare ad eccessi. Già il rinverdente, può portarci, visto che contiene vari elementi. Oppure gli stick, che contengono almeno i tre macroelementi.
Anche i chelanti, sebbene in parte vengano assorbiti dalle piante e degradati dai batteri (alla fine sono composti di carbonio e azoto).
Anche composti insolubili, come ferro+fosforo o altri precipitati.
O anche impurità nei fertilizzanti (penso al cloro, che è oligoelemento ma alcuni concimi non sono a basso tenore di cloro)
È ardua determinare se il sistema è in equilibrio. Sarebbe meglio dire che non è tanto sballato da essere evidente. In equilibrio potrebbe essere un sistema dove non si interviene, praticamente.
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"cambi parziali acqua": a quale scopo?
Quindi mi confermi che, oltre ad essere un po' dogmatica questa posizione, potrebbe in alcuni casi anche non essere salutare....Anche perchè credo sia più "pericoloso" un cambio senza necessità che potrebbe portare a scompensi chimici(?) che qualche alga,no?Diego ha scritto: ↑25/09/2017, 17:30Io sono per i cambi secondo necessità. Se servono, si fanno. Se non servono, non si fanno. Easy peasy come dicono gli inglesi.
È però vero che non tutti hanno l'occhio clinico per farlo, quindi dare un'indicazione di massima può essere utile (è quasi certamente questo è il motivo che tra i canonici dei cambi non c'è accordo su tempi e quantità dei cambi).
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- wh1sp3r
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"cambi parziali acqua": a quale scopo?
Ciao,
Sicuramente avrai già letto l'articolo, lo metto solo per chi passa, che te lo linko a fare
articoli/af/malattie-acquario-mangimi-p ... uario.html
Rabboccando in realtà non c'è vero ricambio d'acqua perché ciò che evapora è solo la componente di H2O e non tutto il resto.
Tra "tutto il resto", oltre ai sali, ci sono anche tutte le altre molecole (NO2-, NO3- ecc.) che non evaporano, o meglio che tendono a non evaporare velocemente e facilmente come le molecole d'acqua.
Quindi se in buona approssimazione possiamo ipotizzare che evapori solo la parte di acqua, tutto il resto rimane lì.
Se immaginassimo una vasca con sola acqua di rubinetto ad esempio, salvo fenomeni di precipitazione, tutti i valori rimarrebbero bene o male costanti.
In acquario la storia è diversa perché avvengono trasformazioni legate al ciclo dell'azoto ed inserimenti di elementi esterni come mangimi e fertilizzanti.
Per capire a cosa servono i cambi d'acqua faccio due esempi estremi:
- In un acquario senza piante ma solo pesci, il ciclo dell'azoto ci restituisce nitrati, che si accumuleranno nel tempo e non ci sarà nulla a smaltirli. I cambi servono principalmente in questo caso a diluire i nitrati (alti) facendoli tornare a livelli accettabili per i pesci.
- In un acquario molto piantumato le piante consumeranno anche questi nitrati (oltre a fosfati e molto altro), e se la velocità con la quale "mangiano" nitrati è superiore a quella con cui il sistema li produce... andremo addirittura ad azzerare i nitrati. Se guardassimo solo questi non ci sarebbe più bisogno di cambiare l'acqua.
Proiettando il ragionamento nel tempo, vedi però come, se non cambi mai l'acqua, alcuni elementi che non vengono consumati dalle piante inevitabilmente andranno ad accumularsi nel tempo, anche in acquari molto piantumati.
Dato che elementi nocivi come i nitrati, se non c'è nessuno che li smaltisce, tendono ad accumularsi in pochi giorni o settimane, mentre altre molecole tendono ad accumularsi nei mesi, alla fine potremmo dire che l'acqua va cambiata quando deve essere cambiata: ad intervalli ristretti se non c'è nessuno che smaltisce gli inquinanti "veloci" ad accumularsi e ad intervalli molto lunghi (mesi, anni...) se le piante filtrano (quasi) tutto.
Nessun acquario, anche se molto piantumato, in teoria può permettersi di non cambiare proprio mai l'acqua. Pensa ad esempio al magnesio: se manca io lo integro con il solfato di magnesio, che aggiunge magnesio (utile) e zolfo (molto meno utile).
Sicuramente avrai già letto l'articolo, lo metto solo per chi passa, che te lo linko a fare

articoli/af/malattie-acquario-mangimi-p ... uario.html
Rabboccando in realtà non c'è vero ricambio d'acqua perché ciò che evapora è solo la componente di H2O e non tutto il resto.
Tra "tutto il resto", oltre ai sali, ci sono anche tutte le altre molecole (NO2-, NO3- ecc.) che non evaporano, o meglio che tendono a non evaporare velocemente e facilmente come le molecole d'acqua.
Quindi se in buona approssimazione possiamo ipotizzare che evapori solo la parte di acqua, tutto il resto rimane lì.
Se immaginassimo una vasca con sola acqua di rubinetto ad esempio, salvo fenomeni di precipitazione, tutti i valori rimarrebbero bene o male costanti.
In acquario la storia è diversa perché avvengono trasformazioni legate al ciclo dell'azoto ed inserimenti di elementi esterni come mangimi e fertilizzanti.
Per capire a cosa servono i cambi d'acqua faccio due esempi estremi:
- In un acquario senza piante ma solo pesci, il ciclo dell'azoto ci restituisce nitrati, che si accumuleranno nel tempo e non ci sarà nulla a smaltirli. I cambi servono principalmente in questo caso a diluire i nitrati (alti) facendoli tornare a livelli accettabili per i pesci.
- In un acquario molto piantumato le piante consumeranno anche questi nitrati (oltre a fosfati e molto altro), e se la velocità con la quale "mangiano" nitrati è superiore a quella con cui il sistema li produce... andremo addirittura ad azzerare i nitrati. Se guardassimo solo questi non ci sarebbe più bisogno di cambiare l'acqua.
Proiettando il ragionamento nel tempo, vedi però come, se non cambi mai l'acqua, alcuni elementi che non vengono consumati dalle piante inevitabilmente andranno ad accumularsi nel tempo, anche in acquari molto piantumati.
Dato che elementi nocivi come i nitrati, se non c'è nessuno che li smaltisce, tendono ad accumularsi in pochi giorni o settimane, mentre altre molecole tendono ad accumularsi nei mesi, alla fine potremmo dire che l'acqua va cambiata quando deve essere cambiata: ad intervalli ristretti se non c'è nessuno che smaltisce gli inquinanti "veloci" ad accumularsi e ad intervalli molto lunghi (mesi, anni...) se le piante filtrano (quasi) tutto.
Nessun acquario, anche se molto piantumato, in teoria può permettersi di non cambiare proprio mai l'acqua. Pensa ad esempio al magnesio: se manca io lo integro con il solfato di magnesio, che aggiunge magnesio (utile) e zolfo (molto meno utile).
- Diego
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Dipende, comunque per esempio coi cambi continui si perdono i benefici degli accumuli di allelopatici (contro le alghe) e delle sostanze disciolte, come i DOC, che proteggono i pesci e fungono a loro volta da chelanti contro alcune ed eventuali sostanze dannose.
Dipende. Se abbiamo certi tipi di alghe (ad esempio le polverose) abbiamo un eccesso di oligoelementi, solitamente. Quindi il cambio potrebbe aiutare a smaltire tale eccesso, anziché avere i vetri talmente verdi da non vederci attraverso.
In realtà lo zolfo e in generale i solfati sono utili alle piante, sono un elemento nutritivo e ne necessitano in quantità analoga al magnesio (è un "mesoelemento" secondo una certa classificazione; non è quindi né un macro né un oligoelemento).
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Quindi, diciamo che la verità non è assoluta ma va valutata...Quindi, per esempio, un cambio del 20/30% all'anno ci potrebbe stare?....
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Ma questi "inquinanti" si possono accumulare solo per sospensione rimanendo disciolti in acqua, o possono precipitare fissandosi al fondo? Perchè nell'ultimo caso, che giovamento porterebbe il cambio ?
Ultima cosa

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"cambi parziali acqua": a quale scopo?
Ciao Elisabeth
se può esserti di aiuto dai ancora un occhiata qui: chimica-dell-acquario-f14/cambi-d-acqua ... 29300.html
Le regole per la propria vasca le stabilisce chi la gestisce, dipende poi a quale corrente si associa.
Non c'è nulla di giusto e nulla di sbagliato.
se può esserti di aiuto dai ancora un occhiata qui: chimica-dell-acquario-f14/cambi-d-acqua ... 29300.html
Credo che ogni vasca sia un caso a se..... poi ognuno sostiene ciò a cui crede di più per abitudine consolidata.
Le regole per la propria vasca le stabilisce chi la gestisce, dipende poi a quale corrente si associa.
Non c'è nulla di giusto e nulla di sbagliato.
Si deve essere in due per scoprire la verità: uno che la esprima e un altro che la comprenda.
(Gibran)
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