questione: Il ferro del rinverdente è comodo ed è tanto rispetto a quello dei composti come l'S5 (o altri chelati) ma è il caso di considerare il rinverdente quale un buon apportatore di ferro?
Negli ultimi giorni ne parlavo con @Diego di questa questione.
Io ritengo che non sia buona cosa sostituire la concimazione con il ferro chelato utilizzando il solo rinverdente.
Motivi:
- nel terreno il ferro libero è estremamente reattivo e tende a legarsi a qualsiasi composto colloidale liberando altri ioni al suo posto, di fatto il ferro libero ha una disponibilità quasi nulla e un effetto sulle piante visibile solo dopo diverso tempo e dopo notevoli apporti,
- con i fosfati mi sembra che tenda a precipitare in forme insolubili se non erro
,
- il rinverdente contiene microelementi in quantitativi proporzionalmente superiori a quelli del ferro, valutando ciò in base alle richieste vegetali.
Apriamo la discussione e ditemi cosa ne pensate perché mi sa che mi son perso parecchie novità in questi mesi di assenza...

PS: ho cercato altri topic in merito ma la ricerca non è stata molto proficua, non avendo poi modo di rifinirla a dovere
