E' senz'altro possibile che un marmista di oggi non conosca il carburo di tungsteno; ma il punto è che, di sicuro, non lo conosceva manco il faraone Cheope.
Provaci tu, se ci riesci...trotasalmonata ha scritto: ↑Questo mi sembra facile da fare...
Devi solo tagliare un blocco di granito da due metri cubi, di forma perfettamente parallelepipeda, a mano, usando attrezzi di rame; dopodiché ne devi estrarre la metà, sempre a mano e con gli stessi attrezzi.
...Ma stai attento, che anche gli angoli interni devono essere perfetti.
Ti risparmio il trasporto da 800 km, diciamo che se ne occupa qualcun altro.
Quando hai finito avvertimi, che ti metto un "grazie".
Non è un problema di numero.trotasalmonata ha scritto: ↑Quanto tempo hanno impiegato per fare le piramidi? E quanti schiavi avevano a disposizione?
Il blocco del soffitto fa 10 metri per 5, ovvero 30 metri di perimetro.
Quanti uomini possono starci? Uno ogni mezzo metro?... Ok, sono 60.
Ognuno di loro dovrebbe sostenere 2 tonnellate, per poi arrivare a 50 metri d'altezza.
Come se tu portassi al 18° piano un Porsche Cayenne, tenendolo sulle spalle. Non importa quanto tempo hai, non ci riesci e basta.
E' ovvio che doveva esserci un qualche macchinario, basato su tecnologie che non potevano appartenere all'epoca di Cheope.
Cioè... ragazzi... quando si pronuncia la parola "tecnologie", dobbiamo metterci nei panni di Cheope.
Noi consideriamo "antichi" attrezzi come il piccone, lo scalpello, la carrucola, la corda, il martello, il carro... perché c'erano già nell'Antica Grecia.
Ma qui si parla di 2000 anni prima di Euclide e Pitagora! Tutta quella roba era fantascienza.