Dunque sì, diciamo che la mia domanda riguarda la conducibilità, non so se questo fenomeno sia associato...
Ecco parte del testo:
La maggior parte degli acquariofili non è consapevole che le piante acquatiche rilascino in acqua un gran numero di prodotti della fotosintesi (fotosintetato). Si è naturalmente portati a pensare che il flusso di sostanze chimiche sia a senso unico, mentre le piante interagiscono con l’ambiente che lo circonda molto più di quanto sembri.
Una grande quantità di zuccheri e altri carboidrati e varie altre sostanze nutritive vengono rilasciati dalle piante allo scopo di alimentare alcuni batteri, che a loro volta sono fondamentali per lo sviluppo regolare della pianta, ad esempio convertendo minerali come il ferro in forme assimilabili dalla pianta stessa.
Si crea in tal modo un ciclo chiuso in cui la pianta fornisce zucchero (e quindi energia) ai batteri che in cambio forniscono CO2 ed altri nutrienti alla pianta. Quindi c’è un circolo di carbonio che passa dalla pianta al batterio, che lo ossida in biossido di Carbonio (CO2) per il suo metabolismo, proprio come facciamo noi respirando.
Quello che spesso non teniamo in conto, però, è che affinchè i microrganismi possano ossidare queste sostanze e utilizzarle, serve un ossidante, che in biologia è tipicamente l’ossigeno gassoso. È spesso la carenza di questo elemento, non per forza in tutta la vasca ma anche solo in una piccola parte di essa, a scatenare l’insorgenza di alghe.
In mancanza di ossigeno, alcuni batteri e lieviti potrebbero morire, ma altri, riescono ad adattarsi abbandonando il metabolismo ossidativo per favorire invece la fermentazione, una via metabolica in cui un organismo riesce ad ottenere energia da una molecola ossidandone una parte e riducendone un’altra.
Se il prodotto di scarto del metabolismo ossidativo è solo anidride carbonica ed acqua, per quanto riguarda invece la fermentazione oltre alla CO2 c’è la possibilità di formare altre sostanze (alcol, acidi carbossilici, aldeidi, ammoniaca ed altri composti) che possono andare a risvegliare le spore algali dormienti, arrivate in acquario da una qualsiasi forma esterna.
Questo avviene sia nei nostri acquari che nei grandi bacini e corsi d’acqua, ma con una fondamentale differenza: i grandi serbatoi e corsi d’acqua consentono la dispersione di questo fotosintetato nell’intero volume, mentre in acquario queste sostanze si accumulano e raggiungono concentrazioni molto maggiori, specialmente nelle zone in cui il movimento d’acqua sia scarso o nullo.
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È lungo, ma rileggendo meglio parla proprio di carbonio organico accumulato, da rimuovere con carbone attivo, cambi d'acqua, pulizia del fondo, e poi più movimento dell'acqua per migliorare gli scambi sulle foglie...