Io ripeto, molto semplicemente, quello che scrissi in un articolo:
Noi partiamo da pesci e piante, scegliendo... chessò... gli Apistogramma e le Alternanthera; poi cerchiamo di creare un ambiente che sia il più possibile adatto a loro.
Acquistiamo il fondo giusto, alteriamo i valori dell'acqua, cambiamo le lampade, riscaldiamo...
Facciamo tutto questo per dare ai nostri ospiti condizioni simili a quelle in cui si sono evoluti.
La Natura fa esattamente il contrario.
Prima di tutto usa i suoi terremoti, le sue piogge, i suoi vulcani, i venti, i minerali, il Sole... per creare un ambiente con certe caratteristiche, fisiche e chimiche: il biòtopo.
In seguito, non avendo limiti di tempo, aspetta pazientemente per parecchi milioni di anni, durante i quali in quell'ambiente si sviluppano esseri viventi: batteri, alghe, protozoi... e poi insetti, molluschi, crostacei, piante erbacee... fino ad arrivare ad Apistogramma ed Alternanthera.
Secondo me, ci deve essere un motivo se quel pesce, quella pianta, quell'alga e quel crostaceo si sono evoluti insieme, in quell'habitat, fino a diventare come li vediamo oggi.
Talvolta, l'intervento umano ha portato una specie lontanissima dal luogo di origine.
Quando è successo, non sempre c'è stata un'integrazione.
Qualche volta la nuova specie è semplicemente sparita, non riuscendo ad attecchire; altre volte ha preso il sopravvento, provocando il disastro ecologico.
Ci sono centinaia di condizioni, fisiche, chimiche e biologiche, che creano un certo ambiente.
Pochissime sono controllabili con un test per acquaristica.