Re: Siamo(siete) sadici!111
Inviato: 24/06/2016, 19:42
Alcuni siti di acquariofilia sono sponsorizzati da aziende del settore; non possono certo proporre acquari senza filtro, senza CO2, senza flaconi...
Ma c'è anche un sacco di gente che parla in buona fede.
L'hobby dell'acquariofilia si è diffuso tra gli anni 70 e gli anni 90.
All'epoca, Internet non esisteva; le uniche fonti di informazione erano cartacee: libri e riviste.
Avete idea di quanto costa pubblicare un libro?... Tipografia, rilegatura, distribuzione, poi c'è il guadagno della libreria, l'IVA...
Quegli autori (e quegli editori) non potevano coprire le spese con il prezzo di copertina, perché parliamo di acquariofilia, non di ricette di cucina. Il bacino d'utenza è limitatissimo perfino oggi, figuriamoci 20-30 anni fa.
L'unica soluzione è farsi appoggiare dalle aziende del settore, ma poi non posso certo consigliare le CFL del supermercato.
Chi mi finanzia, vuole che parli delle sue lampade "Gro-Lux fitostimolanti antialghe".
Molti "esperti" di oggi, considerati tali perché "fanno acquari da 30 anni", hanno imparato l'acquariofilia da quei libri e da quelle riviste.
Probabilmente non hanno idea di come vivono i loro pesci, nelle paludi del Madeira o del Mekong, e tutto sommato non gliene frega una cippa.
Lo scopo dell'acquario è decorare il salotto, per amici e parenti; ciò che conta è che rispetti la sezione aurea, i punti di fuga, la legge dei due terzi... tutte le varie menate sull'aquascaping.
Non c'è chi ha ragione o chi ha torto, è semplicemente...
...giocare ad un altro sport.
Ma c'è anche un sacco di gente che parla in buona fede.
L'hobby dell'acquariofilia si è diffuso tra gli anni 70 e gli anni 90.
All'epoca, Internet non esisteva; le uniche fonti di informazione erano cartacee: libri e riviste.
Avete idea di quanto costa pubblicare un libro?... Tipografia, rilegatura, distribuzione, poi c'è il guadagno della libreria, l'IVA...
Quegli autori (e quegli editori) non potevano coprire le spese con il prezzo di copertina, perché parliamo di acquariofilia, non di ricette di cucina. Il bacino d'utenza è limitatissimo perfino oggi, figuriamoci 20-30 anni fa.
L'unica soluzione è farsi appoggiare dalle aziende del settore, ma poi non posso certo consigliare le CFL del supermercato.
Chi mi finanzia, vuole che parli delle sue lampade "Gro-Lux fitostimolanti antialghe".
Molti "esperti" di oggi, considerati tali perché "fanno acquari da 30 anni", hanno imparato l'acquariofilia da quei libri e da quelle riviste.
- "Non è colpa di cattivo allievo, solo di cattivo maestro."
(The Karate Kid)
Probabilmente non hanno idea di come vivono i loro pesci, nelle paludi del Madeira o del Mekong, e tutto sommato non gliene frega una cippa.
Lo scopo dell'acquario è decorare il salotto, per amici e parenti; ciò che conta è che rispetti la sezione aurea, i punti di fuga, la legge dei due terzi... tutte le varie menate sull'aquascaping.
Non c'è chi ha ragione o chi ha torto, è semplicemente...
...giocare ad un altro sport.