Federico47 ha scritto:Se aumento la quantità di KNO3 corro il rischio di aumentare i nitrati.. giusto?
Provo per l'ennesima volta a sfatare questa leggenda metropolitana, che continua a circolare in rete nonostante le evidenze della Matematica.
Del resto, la lettura dei foglietti ilustrativi di Seachem, Elos e Dennerle, non prevede che si possieda una calcolatrice.
Raccomandano solo l'uso del secchio, per cambiare l'acqua azzerando gli accumuli.
Non c'è quindi nulla di cui stupirsi, se taluni presunti esperti, che millantano decenni di esperienza, non sappiano interpretare il risultato di una semplice sottrazione.
Stavolta ci provo con un disegnino schematico.
L'ho fatto a occhio, perdonatemi le imprecisioni.
Qualunque ecosistema vegetale, dall'acquarietto sul comodino alla jungla del Borneo, assorbe
azoto e
potassio in rapporto di circa 3:2,
a favore dell'azoto.
Il "circa" è dovuto a piccole variazioni, dovute soprattutto alla specie.
Un
Ceratophyllum non assorbe potassio come una
Cabomba.
In 100 mg di nitrato di potassio (KNO
3), ce ne sono
13 di azoto e
39 di potassio; il resto è ossigeno, che la pianta libera nell'acqua come prodotto di scarto.
Questo significa che aggiungiamo i due nutrienti in rapporto di 3:1,
ma a favore del potassio.
In altre parole, se non ci fosse un altro apporto di azoto, quella fertilizzazioni sarebbe gravemente sbilanciata.
Per far assorbire quei 39 mg di potassio, dovremmo introdurne quasi 60 di azoto; invece ne forniamo solo 13.
Generalmente, il problema non si pone. L'azoto si forma spontaneamente in acquario, soprattutto a causa dei mangimi.
Quei nitrati spontanei vanno a compensare lo sbilanciamento del nostro fertilizzante, occupando quello spazio bianco nella colonna dell'azoto.
Per questo motivo, nell'articolo sul PMDD c'è scritto:
ATTENZIONE: Il metodo di fertilizzazione che vedremo più avanti NON E' ADATTO per acquari olandesi, per caridinai, o per tutte quelle vasche allestite con molte piante rapide rispetto al bassissimo carico organico.
In quei casi, nitrati e fosfati vanno addirittura aggiunti artificialmente.
In altre parole, il nitrato di potassio tende a
ridurre il valore dei nitrati, perché costringe la pianta a prendere l'azoto che si trovava già nell'acqua.
Quello che somministriamo noi è insufficiente a nutrirla, nella misura di
oltre 4 volte.
Se poi misuriamo i nitrati
dopo mezz'ora dalla somministrazione,
è ovvio che li troviamo aumentati.
Ma è altrettatanto ovvia la malafede di chi si attacca ad un simile argomento, per dire che il nostro PMDD fa salire i nitrati.
Generalmente, sono gli stessi che lo accusano di produrre alghe.