C'è una differenza sostanziale tra l'esperienza di Elisabeth è ciò di cui parla trota...
Nel primo caso non vi è una vera e propria catena alimentare... troviamo degli afidi che hanno colonizzato le galleggianti e che contribuiscono ad alimentare con dell'ottimo cibo vivo i pesci in acquario.
Quello di cui parla trota è tutt'altro...
Parliamo di una vera è propria catena alimentare basata su piu livelli trofici.
Alla base di tutto troviamo materiale organico in decomposizione il quale fornisce energia ai batteri in primis, poi troviamo alghe,animali detrivori,microfauna come tubifex,ciclops dafne e compagnia bella... dei quali si nutrono alcune specie di pesci... in alcuni casi si può arrivare anche a predatori pescivori.
Tutto ciò (in vasche aperte soprattutto)condito da insetti che depongono in acqua.
Come ogni buona piramide per reggersi la base deve essere solida e larga,con vertice stretto... quindi pochi pesci...
Per realizzare tutto ciò come detto da trota la prima qualità è la pazienza dell'acquariofilo, questa successione con relativo stabilizzarsi delle vari popolazioni richiede tempo,tanta tempo.
Altra caraterestica fondamentale è l'assenza di filtro,un vero flagello per la microfauna in primis.
E creare un acquario zone non raggiungibili dai pesci... dove le popolazioni di microfauna possono riprodursi.
Edit:
Gli ecosistemi sono basati sulle interazioni tra i vari livelli, per creare ciò la stabilità dell'ecosistema acquario deve essere ottima,e di contro queste interazioni contribuiscono alla stabilità dell'ecosistema stesso.
I migliori inoculi di tutto ciò sono rocce,foglie legni ... ecc... ecc...
Io non sterilizzo nulla ,al massimo una sciacquata e via in acquario,consapevole dei rischi che corro.
Ma l'acquario non è una sala chirurgica
