sa.piddu ha scritto: ↑io credo che la verità stia in mezzo...
Io credo che nemmeno ci sia, una verità, su questo argomento.
Con qualunque metodo, il ferro è forse l'elemento più difficile da quantificare, per le numerose forme in cui si trova.
Per contro, è anche l'elemento più facile da dosare, perché in natura è quello più variabile.
Può capitare, per qualche giorno, che in un certo ecosistema ce ne sia a palate, poi più niente per mesi... Tutti gli organismi, animali o vegetali, si sono evoluti adattandosi a tale disponibilità: formano grosse riserve quando c'è, in modo da poterne fare a meno quando non c'è.
Questo rende il ferro facilissimo da somministrare, perché praticamente perdona qualsiasi errore.
- Se oggi ce ne metto troppo, vorrà dire che aspetterò più tempo prima di rimettercelo.
- Se la prossima volta, al contrario, fossi troppo tirchio, le piante sfrutteranno le riserve accumulate in passato, quando avevo esagerato.
Se così fosse, non avrei fatto nulla di diverso da ciò che fa Madre Natura, da milioni di anni.