Prima e dopo AF
Inviato: 19/02/2019, 21:52
La mia storia è simile a quella di tanti di voi, in terza media mi avvicinai al mondo degli acquari perché mio nonno mi acquisto lo speciale "primo acquario" della mitica rivista "Il mio acquario" ormai morta e sepolta. Quella, e le successive uscite, furono la mia bibbia. A leggerle oggi mi vengono i brividi, ma all'epoca quello c'era. Mixatelo con il fatto che vivo in un paesino di provincia dove l'unico negozio di acquari a portata di mano era (è) attività secondaria di un fioraio e onoranze funebri e il gioco è fatto. In due anni nel mio 60 litri (ancora in servizio) dotato solo di riscaldatore e pompa con filtro di spugna a immersione transitano, tra gli altri, spesso, in contemporanea, P. scalare, guppy, platy, neon, boria macracanthus, corydoras, ancistrus e qualcuno che sicuro mi scordo. Tutti, chi prima chi dopo, sono andati incontro ad una fine prematura e, ahimè, evitabile. Zero misurazione valori, zero informazioni, centinaia di euro.
Dopo una strage probabilmente dovuta ad un disastroso picco di NO3-, gettati le piante sopravvissute nel laghetto dei rossi (una pozza di 300 l scarsi senza mezza pianta) e l'acquario finí in cantina a prendere polvere.
La voglia tornava spesso e volentieri ma l'esperienza passata bruciava ancora. Poi, primavera dell'anno scorso, decido di riprovare. Questa volta però voglio informarmi bene e internet viene in mio aiuto. Capito qui per caso, curiosando in cerca di consigli per non ripetere gli errori del passato. Rimango affascinato dalla chiarezza e semplicità delle risposte, divoro le discussioni in primo acquario e mi iscrivo.
Ad oggi ho il 60 litri in piena attività con un Betta, delle rasbore e cardine, un 230 litri, acquisto recente per realizzare il sogno Malawi e lo stagno dei pesci da 300l ora ne misura 9000, e già i primi nati della stagione scorsa hanno fatto capolino all'arrivo della primavera. Problemi? Certo che si, chi ha seguito il topic del mio Malawi lo sa, ma la differenza è che non sono solo ad affrontarli, c'è un intero forum di appassionati con anni di esperienza che mi da una mano e non vuole vedermi un rimpiazzo per i defunti ospiti.
Non ho foto di prima da mostrare, ho solo questo racconto, ma per me AF è questo, condividere l'esperienza dell'essere acquariofili e sostenersi a vicenda, per i nostri pinnuto e per noi.
Dopo una strage probabilmente dovuta ad un disastroso picco di NO3-, gettati le piante sopravvissute nel laghetto dei rossi (una pozza di 300 l scarsi senza mezza pianta) e l'acquario finí in cantina a prendere polvere.
La voglia tornava spesso e volentieri ma l'esperienza passata bruciava ancora. Poi, primavera dell'anno scorso, decido di riprovare. Questa volta però voglio informarmi bene e internet viene in mio aiuto. Capito qui per caso, curiosando in cerca di consigli per non ripetere gli errori del passato. Rimango affascinato dalla chiarezza e semplicità delle risposte, divoro le discussioni in primo acquario e mi iscrivo.
Ad oggi ho il 60 litri in piena attività con un Betta, delle rasbore e cardine, un 230 litri, acquisto recente per realizzare il sogno Malawi e lo stagno dei pesci da 300l ora ne misura 9000, e già i primi nati della stagione scorsa hanno fatto capolino all'arrivo della primavera. Problemi? Certo che si, chi ha seguito il topic del mio Malawi lo sa, ma la differenza è che non sono solo ad affrontarli, c'è un intero forum di appassionati con anni di esperienza che mi da una mano e non vuole vedermi un rimpiazzo per i defunti ospiti.
Non ho foto di prima da mostrare, ho solo questo racconto, ma per me AF è questo, condividere l'esperienza dell'essere acquariofili e sostenersi a vicenda, per i nostri pinnuto e per noi.