Ci sono diversi killifish, suddivisi tra annuali e non annuali.
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In realtà è una semplificazione, perché i killi sono tanti e ben diversificati. Diversi gruppi hanno evoluto le stesse strategie riproduttive in modo separato.
Anche la comunissima famiglia Poecilidae è inclusa scientificamente nell'ordine Cyprinodontiformes, ma gli appassionati non lo sanno o preferiscono ignorarlo

se non per le specie ovipare, come
Poropanchax normani che magicamente tornano ad avere la dignità di killi.
Gli esempi sotto si riferiscono alla famiglia Nothobranchiidae.
Gli annuali, come i
Nothobranchius, non devono avere nessun materiale di fondo perché ci depongono le uova, che se restano in acqua non schiudono. Nell'articolo trovi il metodo utile per riprodurre gli annuali africani, per alcuni sudamericani è necessario uno strato di torba molto profondo perché vi si tuffano. Visto il metabolismo accelerato, a temperature elevate devono mangiare tanto se vuoi vederli nel massimo splendore.
I non annuali, come
Fundulopanchax gardneri o i vari
Aphyosemion, hanno uova che schiudono senza diapausa e quindi possono stare anche in un acquario tradizionale. Si riprodurranno da soli tra le piante o sulla sabbia. Per avere rese maggiori, si può usare un mop come nell'articolo, magari in una vasca di riproduzione senza piante.
In realtà con
F. gardneri ho fatto un esempio di semi-annuale, perché si può riprodurre in entrambi i modi.
I killi "tradizionali" sono generalmente pesci aggressivi, ma che si sopportano abbastanza se cresciuti assieme. Sono spesso anche timidi, se inseriti in acquari troppo vuoti. È consigliato inserire davvero molte piante che riempiano spazio (es. muschi,
Limnophila,
Vallisneria) per fornire nascondigli, immagina la riva di un fosso.
Gli allevatori, magari per la ricerca scientifica, o perché tanto devono vendere i pesci e resteranno poco tempo in quelle condizioni, usano il trucco dei negozi: mettere davvero molti pesci nello stesso acquario con pochi punti di riferimento per i territori. L'aggressività è distribuita su tutti i pesci ed è più difficile che scoppino risse territoriali, ma non è l'ideale.
Il cibo usato tradizionalmente è
Chironomus surgelato, larve di zanzara vive e naupli di
Artemia per gli avannotti: più o meno lo stesso che mangerebbero in natura. Alcune specie accettano tutto, ma molti dicono che il secco non va bene e io mi allineo con loro.