Barbi che si grattano e termoterapia
Inviato: 28/09/2020, 20:08
Eh non dirlo a me, mi rendo conto che mi perdo a cercare di capire cosa succede e ormai potrei dare un nome a ciascuno dei 12
Ecco, questo deve ancora succedere sulla piccola. Comunque è solo lei che ce l'ha... magari essendo l'anello debole è lei che porta avanti la cosa...
Sì, penso che potrebbero essere una buona specie-sentinella da questo punto di vista

BAM!


Forse perché i pesci non riescono a grattarsi testa e dorso, ma il riflesso di grattarsi rimane e quindi fanno come possono? Si grattano i lati perché più in alto non ci arrivano! Il che mi porta a pensare che forse ho dato attenzione alle branchie che in realtà proprio non c'entrano. Va a braccetto col fatto che non ci sono né respirazione accelerata né opercoli alzati. Un po' in conflitto invece col fatto che spesso lo fanno dopo mangiato, quando magari i "gill rakers" (non so come si traduce) trattengono qualche particella. Ma anche qui, potrebbe non c'entrare col cibo o con le particelle in acqua, bensì con il fatto che in quegli istanti i pesci sono più attivi, e questo in qualche modo provoca una maggiore sensibilizzazione di queste aree? Non so se ha un qualche senso, non voglio entrare nel campo della fanta-ittiologia...
Ti confido un segreto, in quarantena glielo avevo messo, penso un cucchiaino da tè su 5 litri. La quantità che consigliavano taluni coi killi. Ma non è stata una quarantena "vera", una settimana e mi sembravano a posto. Potrei confondermi sulle quantità, avendo preso i pesci in due ondate, e non so se i secondi li ho "salati" o meno.
Tanto ho capito che in teoria non è roba letale, o i pesci avrebbero cominciato beh... a morire. Per fare un paragone, penso sia come se nell'acquario ci fosse un nugolo di zanzare

Quindi prima di sfasciare tutto voglio provare altre vie.
[Già visto. Il mio problema è che quando noto qualcosa di preoccupante mi scaravento sul tasto "cerca" e riesumo qualsiasi cosa

Eh il mio è un fondo di 12 anni. Ho dovuto rimettere un filtrino meccanico (una mezza bottiglia con lana perlon) perché dopo aver tolto della Vallisneria l'acqua non ti dico di che colore era venuta

Nel dubbio, questo pomeriggio ho preso pure l'olio d'arachidi, visto che non lo usavo.
@lauretta Ricapitolando, se siamo sulla stessa barca, sappiamo che:
- i "parassiti della macchia" hanno dei cicli, per un certo periodo se ne stanno buoni e poi ritornano. Devo verificare se vale anche per il mio caso;
- i cicli sembrano avere velocità diverse su pesci diversi, o forse il fatto è che colpiscono preferenzialmente i barbi, e si spostano su altri pesci solo quando sono tanti; ancora, i barbi, soprattutto le femmine più prese di mira, potrebbero essere i più vulnerabili;
- è possibile che le branchie non vengano attaccate, ma i parassiti si concentrino sul dorso del pesce che, per eliminarli, si gratta dove può: sui fianchi;
- l'attacco non porta alla morte gli ospiti, che a parte grattarsi non hanno sintomi gravi, ma sicuramente è fonte di stress;
- la termoterapia sotto i 32 °C sembra non funzionare, sopra e soprattutto verso i 33 sì ma poi il problema si ripresenta non appena il trattamento è interrotto. Può significare che vengono solo rallentati, o che producono cisti resistenti. Voglio fare altre prove a riguardo, col mio termoriscaldatore provvidenzialmente starato. Ma aspetto che il cerato cresca ancora un po'...
- il solfato di rame è inefficace su di loro, e neanche l'alcoolatura d'aglio. Anch'io col mangime all'aglio non ho riscontrato cambiamenti, ma l'ho aggiunto alla dieta da poco tempo (questo sull'etichetta riporta "30% minimo", il precedente solo 2%. Magari poi sono i soliti prodotti miracolosi che non fanno nulla, mi metterei a fare intrugli per conto mio ma già una volta ho rischiato l'esilio). Altro che hai utilizzato?