cqrflf ha scritto:
Chiedo scusa per il FT, ma mi sembra che tu sia molto competente in materia; che tu sappia i cibi/liquidi consumati nelle pentole di metallo possono assorbire dei metalli pesanti ? E cosa succede ad una pentola metallica (acciaio, ferro, alluminio) dimenticata sul fuoco e portata all'incandescenza ? E' ancora utilizzabile o diventa pericolosa a causa del surriscaldamento ?
Non sono un esperto in materia di pentole, mi occupo di metalli e altri materiali ma più per un uso strutturale che per l'impiego in cucina, dove si apre un altro mondo.
Però negli anni passati alcuni di questi aspetti li ho approfonditi, anche per capirci qualcosa su alcune "psicosi" che si creano contro alcuni materiali.
Da quello che so:
- la cottura in pentole in acciaio inox è sconsigliata a soggetti a cui sia stata riscontrata allergia al nikel (riscontrata dall'allergologo, non dal naturopata/alternativo), però non mi pare ci fossero prove che il nikel passasse in dosi massicce nel cibo; a parte questa cautela, è una delle leghe più sicure;
- le pentole in alluminio devono essere in lega in cui l'alluminio sia al 99% (meglio spenderci qualche soldo in più ed evitare di prenderle sulle bancarelle), secondo l'Istituto Superiore di Sanità non ci sono rischi particolari ma è meglio non cuocerci e conservarci cibi molto acidi:
http://www.fosan.it/system/files/Anno37_2_4.pdf
http://www.iss.it/binary/prvn/cont/utensili.pdf
Secondo gli studi seri comunque l'esposizione da pentole e contenitori è minima e molto inferiore all'esposizione ambientale, anzi la fonte maggiore di alluminio pare siano le acque potabili.
- Bisognerebbe fare molta attenzione alle pentole in rame "della nonna", anche quelle stagnate, che sono molto pericolose (adesso le pentole in rame oltre a essere costosissime sono smaltate con strati antiaderenti).
Per l'alluminio è stata fatta una demonizzazione alcuni anni fa da alcuni ambienti di medicina alternativa, "naturopati", antivaccinisti, etc... che hanno i loro interessi.
Molti di questi allarmismi si basano sul fatto che alcuni composti dell'alluminio sono stati studiati in relazione al loro possibile ruolo nel morbo di Alzheimer e nel calo della fertilità maschile, ma pare che non ci sia una relazione con l'alluminio assunto per via alimentare. Anche perché, ricorda, viviamo immersi in un mondo di silicio, ossigeno e alluminio.
Dal punto di vista metallurgico invece (che è più il mio campo) la cosa curiosa è che nonostante l'alluminio sia di gran lunga il metallo più diffuso nella crosta terrestre, è maledettamente difficile estrarlo se non dalla bauxite, e l'estrazione e la lavorazione sono potenzialmente molto inquinanti (infatti per il riciclaggio c'è un grosso interesse proprio da parte dell'industria).
Pensa che l'età del rame, del bronzo e del ferro sono iniziate migliaia di anni fa, l'era dell'acciaio è arrivata solo nel XIX secolo (seppure lo si usasse già per le armi), ma l'alluminio è diventato di uso comune solo a partire dalla prima guerra mondiale.
Fine OT-fiume.
Tornando IT - leggendo il dossier dell'Istituto Superiore di Sanità, direi che a meno che l'acquario non sia marino o molto ma molto acido, le leghe di alluminio non dovrebbero dare problemi (a parte il duralluminio).