Tra dicembre e gennaio la coppia effettua tre deposizioni a intervalli regolari (sempre a due settimane esatte dalla perdita dell'ultima covata).
Tra un tentativo e un altro, la coppia è pacifica e socievole al netto delle occasionali beccate tra conspecifici. Qualche giorno prima della deposizione occupano sempre più gelosamente l'angolo più pacifico della vasca, un'alcova tra le radici e il soffitto di
Limnobium. I coinquilini intendono subito l'antifona e si accalcano all'altro capo (tranne i
Cory che sono tonti ma tanto hanno la corazza

)
In occasione di due deposizioni registro la perdita inaspettata del quarto scalare (comunque in difetto di crescita e cronicamente malaticcio), letteralmente ingoiato dalla giungla (non ho mai trovato il cadavere). Poco prima di Natale trovo 3-4
Hemigrammus morti nel giro di altrettanti giorni, di cui uno parzialmente consumato.
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Per fortuna la moria si conclude lì. Di attacchi dei genitori agli
Hemigrammus ne assisto ogni giorno, ma non mi hanno mai dato l'impressione di fare davvero sul serio.
Le prime due covate dunque falliscono prima ancora della schiusa. Ho idea che il fattore determinante sia la posizione delle uova sulla solita foglia di
Echinodorus. In entrambi i casi i genitori depongono sul lato esposto al resto della vasca, e le uova si assottigliano ogni notte fino a sparire.
Al terzo tentativo (il quinto in totale) le uova sono ben nascoste, e a fine gennaio mi ritrovo una sessantina di larve.
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La prima settimana dalla schiusa passa senza perdite riconoscibili e mi fa ben sperare. Stavolta i genitori mi sembrano ancora più aggressivi... ma hanno le loro ragioni.
È infatti chiaro che il terzo adulto di
P. scalare, anche se relegato al capo lontano della vasca dal pattugliamento aggressivo della coppia, passa le sue giornate a ingegnarsi su come avvicinarsi furtivamente agli avannotti
Una sera gli riesce l'agguato e mi sbuca proprio in mezzo ai due genitori. Curiosamente questo sembra mandarli in tilt - e mentre quelli alternano botte da orbi a pause come per assicurarsi di avere il bersaglio giusto, il terzo
scalare riesce a catturare una mezza dozzina di avannotti.
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Anche così una quarantina di esemplari sopravvive alla prima settimana di nuoto libero - per quanto confinato nell'angolo che la coppia ha eletto a territorio
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Come nel caso della prima nidiata, la situazione precipita quando gli avannotti cominciano a esplorare la vasca. Ogni volta che il banco si spinge nello spazio aperto al centro è un pandemonio. I genitori cercano disperatamente di mantenere un perimetro, ma l'altro adulto ha gioco facile a spacciare un avannotto o due prima di battere in ritirata.
I primi giorni di febbraio sono uno stillicidio, ogni volta che guardo noto perdite. Quando i superstiti scendono sotto la decina anche gli sforzi dei genitori sembrano scemare e nel giro di poche ore non ce n'è più traccia.