come sono le acque in Italia?
Inviato: 22/01/2021, 11:50
Non usarli del tutto è probabilmente impossibile, se si vuole produrre abbastanza.trotasalmonata ha scritto: ↑18/01/2021, 11:49Ma che si potrebbe fare. Oltre a non usare pesticidi per il futuro?
Usarli in modo oculato, con controlli, e facendo ricerca su tecnica e sostanze nuove sarebbe meglio. La ricerca si muove, ho visto personalmente progetti di sistemi fatti apposta per dosare il minimo e quando serve (uno stava per essere messo in commercio) per l'agricoltura di precisione. Ci sono scogli da superare ma il mercato potenziale c'è, e anche la possibile sensibilizzazione degli utenti. Io l'ho visto da "esterno" durante un lavoro, mi occupo di tutt'altro, in quel caso mi interessava la parte meccanica.
Tieni conto che si trovano ancora sostanze vietate da anni (DDT, atrazina) e che sono state sparse allegramente in passato. Quelle più recenti sono usate in quantità eccessive ma dovrebbero essere degradate più velocemente proprio per le caratteristiche chimiche. Sicuramente se si trovano è perché sono usate in eccesso.
La situazione è migliorata rispetto agli anni '80-'90, quando si spargevano sostanze più pericolose con minore consapevolezza: in certe zone del Trentino erano quasi estinti animali insettivori, che adesso sono tornati. C'è molto lavoro sull'agricolura a lotta integrata, ma non ovunque.
Nel Lazio (lo dico per esperienza) erano sparite le lucciole, adesso in primavera è pieno anche in zone insospettabili. I report delle associazioni ambientaliste serie (WWF, Legambiente, associazioni dei consumatori) confermano anche che sul mercato arrivano prodotti con molti meno residui rispetto a 25-30 anni fa, nel caso della certificazione biologica si sta quasi a 0 residui.
Purtroppo però, da quello che so io, c'è ancora un uso allegro di molti prodotti, il patentino per l'acquisto è dato con troppa facilità.
Poi c'è il problema degli insetticidi usati dai privati nei giardini, pure lì con eccessiva fiducia. Se hai un problema di zanzare o una pianta che sta male, c'è il tipo del consorzio agricolo che ti procura un bidone di roba sottobanco (ho evitato che succedesse in famiglia).
Ho anche il sentore che ci sia stato un freno negli ultimi tempi e dietro il paravento dell'autarchia e dei prodotti presunti tipici si stiano per fare sfaceli, tipo con il boom dei noccioleti nel centro Italia (che possono essere molto impattanti come coltivazione).
Le zone rosse delle mappe in parte non mi sorprendono, mi ha colpito solo l'Umbria rispetto alle regioni limitrofe, non me l'aspettavo.