Potamogeton perfoliatus e Najas minor...
- Jack of all trades
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Re: Potamogeton perfoliatus e Najas minor...
Calcola che il fondo l'ho cambiato 2 settimane fa, quindi sono molto basso coi valori.
GH 3
pH 6,5, anche meno a CO2 accesa.
T 25 °C
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- lucazio00
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Re: Potamogeton perfoliatus e Najas minor...
La cosa che temevo di più è l'acidità, ma la temperatura pure, visto che sopra era caldina ma sotto fresca...
La luce? Quanto forte la hai?
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Acqua limpidissima = assenza di infezioni batteriche nei pesci
Cloro (libero e totale), ammonio e nitriti assenti!
Non infastidite i pesci nell'acquario! Si ammaleranno più difficilmente!
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Re: Potamogeton perfoliatus e Najas minor...
Circa 1 W/L
Finché si sta intorno ai 25 °C la temperatura dovrebbe essere sopportabile da molte piante nostrane. I problemi devono essere proprio durezze e acidità, ma credo che anche il fondo naturale abbia ben altre riserve rispetto ai nostri...
Finché si sta intorno ai 25 °C la temperatura dovrebbe essere sopportabile da molte piante nostrane. I problemi devono essere proprio durezze e acidità, ma credo che anche il fondo naturale abbia ben altre riserve rispetto ai nostri...
- cqrflf
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Re: Potamogeton perfoliatus e Najas minor...
Meravigliose informazioni !
Come sapete sto raccogliendo dati su come allevare con successo le nostre numerose quanto bellissime piante nostrane.
Alcuni dati li ho pubblicati nelle mie discussioni.
Non ho voluto esagerare con i post in quanto l'interesse generale è ancora limitato ma spero che un bel giorno la diffusione delle piante nostrane aumenti e che non siano più guardate solo come delle stravaganze.
Il punto di partenza per iniziare il mio nostrano sono stati appunto i dati raccolti nei vari biotopi per poi cercare di riprodurli in vasca il più simile possibile. Questo mi ha dato inizialmente un successo tale da dover potare tutti i Mirofilli entro due settimane dalla posa. Tutte le altre piante hanno anche avuto una crescita molto veloce fino ad un certo punto.....il punto di morte. Per qualche motivo più vedevo crescere le piante più davo per scontato che consumassero tutti i nutrienti ed alla fine l'accumulo (credo di Azoto) ha distrutto in poche settimane tutto il lavoro che avevo fatto fino ad allora.
Nemmeno il totale cambio dell'acqua ha potuto recuperare la situazione, ognuna delle 20 specie eccetto il Cerato e la Soldalinella sono defunte.
Valori chimici:
In base alle mie esperienze comunque consiglierei di mantenere valori medi (anche inferiori per comodità a quelli dei biotopi) ma senza stravolgerli, per es. con pH acido e durezza troppo bassa, inferiore a 10 GH e 8 KH.
Luce:
La luce misurata nei fiumi e nel mare con un luxometro per acquari la diceva anche più lunga. A 50 cm di profondità alle 18 di pomeriggio (cielo limpido il 17 agosto), quindi con la luce già attenuata, ho potuto misurare tra i 7.000 lux con lo strumento messo di traverso rispetto alla direzione dei raggi e 28.000 lux con lo strumento messo in modo da prendere i raggi direttamente sul sensore.
Ne desumo che una delle cause di fallimento in acquario con alcune piante nostrane (es. il Ranuncolo e il P.crispus) possa risiedere anche nell'insufficienza della luce più che gli stessi valori chimici specifici dell'acqua.
Queste due piante burlandosi di me e dei miei sforzi crescono e fioriscono in una volgare bacinella lasciata senza niente sul balcone.
Temperatura:
Per quanto riguarda la temperatura non ho potuto riscontrare problemi durante il surriscaldamento estivo dentro le bacinelle che sicuramente superava i 30 gradi nelle ore più calde, probabilmente il sole riusciva a compensare le altre carenze (???).
Come sapete sto raccogliendo dati su come allevare con successo le nostre numerose quanto bellissime piante nostrane.
Alcuni dati li ho pubblicati nelle mie discussioni.
Non ho voluto esagerare con i post in quanto l'interesse generale è ancora limitato ma spero che un bel giorno la diffusione delle piante nostrane aumenti e che non siano più guardate solo come delle stravaganze.
Il punto di partenza per iniziare il mio nostrano sono stati appunto i dati raccolti nei vari biotopi per poi cercare di riprodurli in vasca il più simile possibile. Questo mi ha dato inizialmente un successo tale da dover potare tutti i Mirofilli entro due settimane dalla posa. Tutte le altre piante hanno anche avuto una crescita molto veloce fino ad un certo punto.....il punto di morte. Per qualche motivo più vedevo crescere le piante più davo per scontato che consumassero tutti i nutrienti ed alla fine l'accumulo (credo di Azoto) ha distrutto in poche settimane tutto il lavoro che avevo fatto fino ad allora.
Nemmeno il totale cambio dell'acqua ha potuto recuperare la situazione, ognuna delle 20 specie eccetto il Cerato e la Soldalinella sono defunte.
Valori chimici:
In base alle mie esperienze comunque consiglierei di mantenere valori medi (anche inferiori per comodità a quelli dei biotopi) ma senza stravolgerli, per es. con pH acido e durezza troppo bassa, inferiore a 10 GH e 8 KH.
Luce:
La luce misurata nei fiumi e nel mare con un luxometro per acquari la diceva anche più lunga. A 50 cm di profondità alle 18 di pomeriggio (cielo limpido il 17 agosto), quindi con la luce già attenuata, ho potuto misurare tra i 7.000 lux con lo strumento messo di traverso rispetto alla direzione dei raggi e 28.000 lux con lo strumento messo in modo da prendere i raggi direttamente sul sensore.
Ne desumo che una delle cause di fallimento in acquario con alcune piante nostrane (es. il Ranuncolo e il P.crispus) possa risiedere anche nell'insufficienza della luce più che gli stessi valori chimici specifici dell'acqua.
Queste due piante burlandosi di me e dei miei sforzi crescono e fioriscono in una volgare bacinella lasciata senza niente sul balcone.
Temperatura:
Per quanto riguarda la temperatura non ho potuto riscontrare problemi durante il surriscaldamento estivo dentro le bacinelle che sicuramente superava i 30 gradi nelle ore più calde, probabilmente il sole riusciva a compensare le altre carenze (???).
Viaggiai per giorni e notti per paesi lontani.
Molto spesi per vedere alti monti, grandi mari....e non avevo occhi per vedere a due passi da casa la goccia di rugiada sulla spiga di grano.
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Re: Potamogeton perfoliatus e Najas minor...
Jack, il colore del tuo Myriophyllum dipende da una delle tante leggende metropolitane di questo hobby, che vede nel ferro una causa di alghe.
Tra l'altro, molti fertilizzanti commerciali invitano a dosarlo poco e spesso (come Seachem), oppure con pasticche a rilascio continuo (come Dennerle).
Questo è esattamente il contrario di quanto succede in natura, dove il ferro può essere assente o abbondante secondo i periodi.
Per questo motivo, quasi tutte le piante usano lo stelo come serbatoio, per accumulare ferro finché c'è, sapendo che quella pacchia non durerà.
Alcune specie, come il Myriophyllum spicatum, sono così specializzate che lo stelo diventa rosso, rendendo visibile il fenomeno ad occhio nudo.
Tra l'altro, molti fertilizzanti commerciali invitano a dosarlo poco e spesso (come Seachem), oppure con pasticche a rilascio continuo (come Dennerle).
Questo è esattamente il contrario di quanto succede in natura, dove il ferro può essere assente o abbondante secondo i periodi.
Per questo motivo, quasi tutte le piante usano lo stelo come serbatoio, per accumulare ferro finché c'è, sapendo che quella pacchia non durerà.
Alcune specie, come il Myriophyllum spicatum, sono così specializzate che lo stelo diventa rosso, rendendo visibile il fenomeno ad occhio nudo.
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(Rasoio di Occam)
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- lucazio00
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Re: Potamogeton perfoliatus e Najas minor...
Il Myriophyllum spicatum se ne frega delle durezze ed il pH va bene da 6 a 8 (sfrutta la decalcificazione biogena) a patto di avere luce forte... Io lo tengo a galla sotto 2 neon T5 da 39W e ne sono soddisfatto.
Un cambiamento dell'aspetto causato dal passaggio dall'habitat naturale a quello dell'acquario è inevitabile!
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Re: Potamogeton perfoliatus e Najas minor...
Va bene i Myriophyllum che crescono un po' dappertutto ma le varie Najas e Potamogeton ? A quali valori vorresti tenerli ? Non sono riuscito a trovare su Internet dei valori di riferimento.
Comunque attendo con curiosità di sapere dei vostri successi...
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Re: Potamogeton perfoliatus e Najas minor...
lucazio00 ha scritto:Un cambiamento dell'aspetto causato dal passaggio dall'habitat naturale a quello dell'acquario è inevitabile!
Al momento del loro massimo splendore i miei Mirofilli spicatum e aquaticus si erano "trasfigurati" diventando indistinguibili l'uno dall'altro completamente diversi dalla forma rinvenuta in natura, enormi arancioni e larghissimi, peccato non aver fatto delle foto, chi si sarebbe immaginato una fine simile.
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Re: Potamogeton perfoliatus e Najas minor...
Capito, ma io di ferro ne sto aggiungendo tanto e spessoRox ha scritto:Jack, il colore del tuo Myriophyllum dipende da una delle tante leggende metropolitane di questo hobby, che vede nel ferro una causa di alghe.
Tra l'altro, molti fertilizzanti commerciali invitano a dosarlo poco e spesso (come Seachem), oppure con pasticche a rilascio continuo (come Dennerle).
Questo è esattamente il contrario di quanto succede in natura, dove il ferro può essere assente o abbondante secondo i periodi.
Per questo motivo, quasi tutte le piante usano lo stelo come serbatoio, per accumulare ferro finché c'è, sapendo che quella pacchia non durerà.
Alcune specie, come il Myriophyllum spicatum, sono così specializzate che lo stelo diventa rosso, rendendo visibile il fenomeno ad occhio nudo.


Sono molto più interessanti i tuoi esperimenticqrflf ha scritto:Va bene i Myriophyllum che crescono un po' dappertutto ma le varie Najas e Potamogeton ? A quali valori vorresti tenerli ? Non sono riuscito a trovare su Internet dei valori di riferimento.
Comunque attendo con curiosità di sapere dei vostri successi...


Se riesco a combinarci qualcosa sicuramente vi aggiorno!
Per i valori secondo me tanto vale prelevare un campione di acqua del luogo di raccolta e farci un paio di test a casa. Molte di queste sono piante che crescono in quasi tutto il mondo, di conseguenza vengono segnati valori molto ampi, ma per esempio una Najas marina nostrana è abituata/si è evoluta in ben altri valori rispetto a una proveniente dal Messico -non a caso di questa specie esistono numerose varietà naturali.
- Scardola
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Re: Potamogeton perfoliatus e Najas minor...
Allora stiamo nella stessa zona, io in genere vado appena dopo il campeggio, dopo i platani.lucazio00 ha scritto:Dalle parti di Capodimonte, dove sta la spiaggia nera con gli alberi di platano (che sembrano vagamente aceri).
Il Potamogeton lì supera anche i 2 metri, se vai in barca o canoa trovi foreste impressionanti. Domenica scorsa di Najas ce ne erano cespugli molto grandi.
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https://www.acquariofiliafacile.it/viewtopic.php?p=1551129&hilit=cuboide
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