matarum ha scritto: ↑06/08/2021, 23:10
a 45 anni ho verificato l'esistenza delle tracine
negli ultimi anni ho lavorato spesso con i pescatori, e visti i prezzi
delle tracine mi chiedevo come mai un pesce tradizionalmente
"povero" valesse tanto al mercato: la risposta dei professionisti fu
che stavano scomparendo dall'adriatico (assieme, aggiungo, ad
innumerevoli altre specie) ma che continuavano ad essere uno
degli ingredienti principali del famoso "brodetto" romagnolo o
marchigiano (a voi la scelta dell'origine primeva)
tua figlia (contento che sia finito tutto ok in una sola mezzora),
ha avuto davvero una bella botta di sfortuna!
fra l'altro su Wiki dicono che:
"Per un primo soccorso è utile
immergere la zona colpita in acqua molto calda (anche salata)
per due ore o almeno un'ora, o tenerla anche per 30 minuti sotto
la sabbia riscaldata dal sole, poiché il veleno è termolabile.
Non è consigliato l'utilizzo di acqua fredda o ammoniaca"
cosa che mi ha confermato anche un testo di tossicologia
risalente alla mia laurea di tanti anni fa...
ma io credevo più ai bagnini che sanno tutto del tempo, dei venti,
delle maree e dei pesci ragno... e che tengono sempre una fialetta
di ammoniaca nella cabina!
grazie di aver condiviso, tu sul tirreno, io dall'altra parte!
e già che ci sono, altra puntata!
Aggiunto dopo 59 minuti 15 secondi:
non appena comprata (di 4a mano, ovviamente) la barchetta della
quale vi ho già raccontato, non potevo ormeggiarla nel canale perché
ci voleva l'autorizzazione della capitaneria di porto: e negli anni '80
non era una cosa troppo veloce...
per poterla usare la tenevo illegalmente a secco in una zona riparata
della spiaggia libera adiacente al molo di sinistra, e ovviamente la
lasciavo senza il tappo di scarico della sentina (come se chi volesse
rubare uno scafo vecchio e sfigato non se ne fosse furbescamente
munito in previsione!)
lì era solo preda di gabbiani che cagavano come mucche, e non
certo di ladri o malintenzionati! (pulire la cacca dei gabbiani è uno
dei passatempi più incredibili del mondo, altro che i puzzle da 2000
pezzi!)
fatto sta che una mattina, in uscita a sgombri con altri 2 amici, mi
dimentico di mettere il tappo; finché il motore spinge non succede
nulla, ma come ancoriamo ecco che sentiamo che qualcosa non va...
l'acqua era quasi arrivata alla battagliola! poi mi ricordo del tappo!
rimetto in moto il motore subito, ma la barca non si muove; però
cambia l'inclinazione e l'acqua comincia ad uscire e allora recupero
l'ancora (cavolo, la testa dove ce l'avevo quella mattina? forse
ancora imbevuta di gintonic o martini?)
pericolo imminente scampato...
ma poi penso: mentre svuotiamo la sentina dall'acqua residua, perché
non buttare le lenze e fare pesca a traina? e così fu, per 3 miglia!
e non prendemmo un cavolo di nulla (se non l'idea che tutto andava
abbastanza bene, e che tale idea comunque attutiva un po' lo spavento
preso poco prima!)
quando la barca tornò ad essere stabile ebbi la cattivissima intuizione
di controllare il pertugio infilando l'indice nel buco di scarico prima di
inserire il vero tappo: un livido che mi durò un mese e che tutti dicevano
essere dovuto ad un incontro di dubbia sessualità, con mio assoluto
scorno per aver salvato da annegamento certo due persone a costo di
un dito utilissimo
da allora non ho mai più tolto il tappo di sentina, ma la barca affondò
ugualmente... ma questa è un'altra storia!
buonanotte a tutti, o buongiorno, se vi va!