Forum acquariofilia facile: allestimento e gestione facile dell' acquario, tutto sui pesci tropicali

Riguardo il nome del topic, è stato un mio errore credo Quando mi sono accorto, ho messo a posto...
Come ho gia detto, i pesci tropicali possono sopravvivere a temperature abbastanza basse. Il vero problema è che si devono ACCLIMATARE..questo è fondamentale.

Il loro metabolismo è fortemente legato alla temperatura.

In linea generale, è piu pericoloso un brusco aumento della temperatura, piuttosto che una diminuzione.

Questo perche l acqua calda contiene meno ossigeno disciolto. Lo stress dovuto all innalzamento repentino della temperatura(e il conseguente abbassamento delle difese immunitarie) coincide con una possibile carenza di ossigeno.


Sempre citando Untergasser:
Come vedete....basta poco poco i pesci sopportano variazioni di temperatura, è banale dirlo, ma la loro tolleranza varia con molteplici fattori...

Shadow ha scritto:Dopo tutto il lavoro fatto da jovy io mi limito ad applaudirlo.

Stra-quoto .
Certe affermazioni (in un forum pubblico) mi fanno rabbrividire no comment

Quando ci sono analisi scientifiche vecchie diversi decenni... e da parte di più ''scienziati'' penso che non ci siano dubbi (a prescindere dai nostri esperimenti).

Comunque secondo me dipende anche dalla specie, quando trasferisco o compero un pesce nuovo, seguo in maniera maniacale l'acclimatamento alla nuova temperatura, a volte lo faccio durare tutta la notte e aggiungo l'acqua nuova dell'acquario (una tazzina da caffè ogni 30 min.) solo dopo che le due acque hanno raggiunto la stessa temperatura.

Pescetti come i Neon, Rasbora & co. sono molto più delicati di altri tipi come per esempio i Barbus, Corydoras ecc.
Inoltre in macchina copro i sacchetti con una coperta o gli metto la mia giacca se non ho altro.
Esiste anche un altro insidioso pericolo nascosto che nessuno si aspetterebbe mai, quando ero ragazzino mi aveva istantaneamente ucciso 120.000£ di pesci. L'accumulo di energia elettrostatica sul sacchetto o sulle nostre scarpe, passando su certi tappetini o rivestimenti delle auto. L'energia si scarica istantaneamente al contatto con l'acqua dell'acquario se vi mettiamo il sacchetto subito senza scaricarci quando entriamo in casa.

SETOL ha scritto:

Shadow ha scritto:Dopo tutto il lavoro fatto da jovy io mi limito ad applaudirlo.

Stra-quoto .
Certe affermazioni (in un forum pubblico) mi fanno rabbrividire no comment

Volevo rimanerne fuori ma visti i toni...
Ragazzi....non scaldiamoci....
Ricordo che una volta si pensava che la terra fosse piatta.... prima che qualcuno dimostrasse il contrario....
Sarebbe bello se continuassimo a distinguerci per lo spirito di apertura verso posizioni diverse, anche di rottura, rispetto alle nostre.
Mi rendo conto che per me sia più facile, in quanto sprovvisto di specifica competenza, però....
Considerate anche quanto sia facile equivocare nelle comunicazioni scritte... [emoji6]

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(FUORI ARGOMENTO) Scusate ma ho notato che le modifiche ai testi a volte vengono segnalate in fondo all'intervento e a volte no. Come mai ?

cuttlebone ha scritto: Ricordo che una volta si pensava che la terra fosse piatta.... prima che qualcuno dimostrasse il contrario....
Sarebbe bello se continuassimo a distinguerci per lo spirito di apertura verso posizioni diverse, anche di rottura, rispetto alle nostre.

Certamente io ad esempio leggerei volentieri posizioni scientifiche diverse da quelle che ho postato..prove "sperimentali" sono abbastanza discordanti...pantera,io stesso e cq portiamo esempi che concordano con la tesi scientifica..attendiamo che magari altri portino la loro esperienza

cuttlebone ha scritto: Mi rendo conto che per me sia più facile, in quanto sprovvisto di specifica competenza, però....
Considerate anche quanto sia facile equivocare nelle comunicazioni scritte... [emoji6]

cqrflf ha scritto:(FUORI ARGOMENTO) Scusate ma ho notato che le modifiche ai testi a volte vengono segnalate in fondo all'intervento e a volte no. Come mai ?

É a discrezione di che effettua la modifica, personalmente se correggo errori grammaticali, metto i punti alla fine delle frasi o cavo una parola troppo pesante per il discorso ma non così tanto da farlo passare come richiamo formale tendo di evitare di mettere che compare anche mettendomi nei panni dell'utente che magari non si sentirebbe a proprio agio ad avere una nota tipo "a con l'h vuol dire avere studia la grammatica" anche perché a volte la perdo pure io per strada.

Altre volte abbiate pietà del nostro lavoro ma nella fretta o da cellulare ci può stare ci scappi una spunta siate clementi per ogni chiarimento o domanda comunque meglio chiedere delucidazioni in altra sede tramite contatta lo staff o chiedendo spiegazioni al moderatore di sezione anche se non é stato lui generalmente riusciamo a rintracciare il colpevole e ci si può spiegare privatamente senza andare OT.

Detto ciò direi chiuso OT.

Secondo me, questa discussione ha due alternative:

• 1) Viene arricchita in modo più completo, facendo una serie di distinguo tra le specie, tra adulti ed avannotti, tra pesci di grossa e piccola taglia, considerando anche il pH e tutto il resto.
  ...Nella consapevolezza che qualcosa ometteremo comunque, perché la complessità di un ecosistema è al di là della nostra comprensione.
  
  2) Oppure... scateniamo un flame in cui si litiga e basta, con quello che riporta limitate esperienze, quell'altro che riporta due frasi da uno scienziato, quell'altro che cita laghi e fiumi come fossero tutti uguali, quell'altro che alleva pesci che in natura manco esistono, ecc. ecc...

Un esempio?...
Un ramirezi sta tranquillo a 30 °C, nella sua palude in Colombia.
Ad un certo punto, sulle montagne si scatena un acquazzone, che dopo qualche ora genera una piena del Rio Meta.

Il fiume esonda, la palude si riempie di acqua fresca, che in pochi minuti la porta giù di 10 gradi.
E i ramirezi??... Saranno forse tutti moribondi, colpiti da Hexamita...

Invece no, perché quella pozza era già molto acida, e adesso è stata riempita di acqua piovana a KH 0...
Il pH è precipitato sotto il 4, disinfettando tutto; non può esserci nessun Hexamita attivo.

Questo è solo uno, di centinaia di esempi che si potrebbero fare, in tutti i biotopi e per tutte le specie.
La temperatura è sicuramente importantissima, ma non può essere considerata da sola, come si fa sulle schede per acquariofilia con un minimo ed un massimo.

In un ecosistema, entrano in gioco decine di fattori, che interagiscono tutti tra loro, cambiando la tolleranza di volta in volta.
Per questo motivo, continueremo sempre a leggere esperienze contrastanti, tra gli acquariofili, anche se hanno gli stessi pesci.

Concordo, su queste considerazioni, aggiungerei anche che un pesce nel pieno delle sue forze (in natura o in acquario) con grandi probalilità non si ammalerebbe nemmeno se fosse messo sperimentalmente in una vasca di pesci con delle malattie contagiose (dipende anche dalla malattia). I pesci nei nostri acquari si ammalano soprattutto perché sottoposti a condizioni di stress che ne riducono le difese immunitarie, esattamente come gli esseri umani. Pensate ad un pesce che subisce un viaggio intercontinentale chiuso dentro una busta sballottato in aeroporto, bloccato alla dogana per arrivare in un lurido negozietto di provincia che vende carne per i cani e che ha 10 vaschette "di quelle robe li" con l'acqua di due anni prima e per finire in un acquario di uno che chiede al negoziante: "questi qui colorati quanto durano ?".

Un uomo pieno di successo, tranquillo e felice non si prende il raffreddore e l'influenza nemmeno baciando la sua fidanzata contagiosa quando magari un suo amico sfortunato, infelice, vessato sul posto di lavoro e dalla moglie si prende 10 influenze e 20 raffreddori all'anno !
Negli esseri umani lo stress prolungato porta ad un invecchiamento precoce, ovvero in casi estremi la morte per cause indotte può accorciare la vita del 50%. Questi esperimenti sono stati fatti sulle cavie da laboratorio e riscontrati negli studi sulle popolazioni umane.