Guppy e corrente
Inviato: 07/01/2025, 0:31
Ciao,
l'osservazione di un comportamento di un pesce in natura non è di per sè una ragione valida per considerare ciò come una condizione ottimale o ideale. I pesci in natura tendono ad assumere comportamenti che permettono loro di perpeturare le proprie popolazioni in quel dato ambiente, ma al cambiare dei fattori ambientali possono abbandonarsi comportamenti inutili o assumerne di nuovi.
Nel caso dei pesci l'esercizio fisico è abbastanza studiato in diverse specie. L'unità di misura dell'esercizio non è il flusso dell'acqua, ma si preferisce adottare un riferimento dato da quante "lunghezze del corpo del pesce" vengono percorse in un secondo.
Nei pesci obbligati al nuoto dal flusso (quindi si escludono i pesci ospitati in acque perfettamente ferme) si osserva un miglioramento muscolare in acque con una certa corrente e un peggioramento fino alla morte per sfinimento in acque troppo veloci.
I guppy in commercio possiedono forme variabili per cui non è corretto applicare regole generali. Ancor più sbagliato paragonarli con altri poecilidi. Se sono specie diverse è perchè si sono evolute per rispondere a sfide ambientali diverse, che poi nell'acquariofilia sia tutto sovrapponibile non è che un caso dato dalla ristrettezza dei casi realizzabili e studiabili tra 5 vetri.
Se a qualcuno interessasse come vivono i guppy in natura, posso documentare personalmente popolazioni in acque stagnanti e in canali di pianura con flusso più intenso delle comuni pompe per acquario. Ciò non ha alcun valore per quello che sarebbe l'allevamento in cattività. Il tipo di pesce, gli obiettivi e le altre condizioni sono profondamente diverse.
Osservare in vasca i pesci nuotare vicino al getto del filtro non è che un comportamento banale di un animale alla ricerca di cibo e/o ossigeno. Sono, infatti, le corretti a portare nutrienti spesse volte.
l'osservazione di un comportamento di un pesce in natura non è di per sè una ragione valida per considerare ciò come una condizione ottimale o ideale. I pesci in natura tendono ad assumere comportamenti che permettono loro di perpeturare le proprie popolazioni in quel dato ambiente, ma al cambiare dei fattori ambientali possono abbandonarsi comportamenti inutili o assumerne di nuovi.
Nel caso dei pesci l'esercizio fisico è abbastanza studiato in diverse specie. L'unità di misura dell'esercizio non è il flusso dell'acqua, ma si preferisce adottare un riferimento dato da quante "lunghezze del corpo del pesce" vengono percorse in un secondo.
Nei pesci obbligati al nuoto dal flusso (quindi si escludono i pesci ospitati in acque perfettamente ferme) si osserva un miglioramento muscolare in acque con una certa corrente e un peggioramento fino alla morte per sfinimento in acque troppo veloci.
I guppy in commercio possiedono forme variabili per cui non è corretto applicare regole generali. Ancor più sbagliato paragonarli con altri poecilidi. Se sono specie diverse è perchè si sono evolute per rispondere a sfide ambientali diverse, che poi nell'acquariofilia sia tutto sovrapponibile non è che un caso dato dalla ristrettezza dei casi realizzabili e studiabili tra 5 vetri.
Se a qualcuno interessasse come vivono i guppy in natura, posso documentare personalmente popolazioni in acque stagnanti e in canali di pianura con flusso più intenso delle comuni pompe per acquario. Ciò non ha alcun valore per quello che sarebbe l'allevamento in cattività. Il tipo di pesce, gli obiettivi e le altre condizioni sono profondamente diverse.
Osservare in vasca i pesci nuotare vicino al getto del filtro non è che un comportamento banale di un animale alla ricerca di cibo e/o ossigeno. Sono, infatti, le corretti a portare nutrienti spesse volte.