Pesce trovato fuori dall'acqua
Inviato: 21/01/2019, 14:25
Dunque... @malt126 vediamo di fare un ragionamento assieme, perchè anch'io sono molto dubbiosa 
Breve riassunto:
Pescetto in quarantena per strano rigonfiamento su un lato, con squame rialzate.
Nuoto, assetto e respirazione buoni.
10 giorni di bagno in antibiotico.
Risultato: rigonfiamento rientrato, scaglie a posto. Resta un alone scuro sul fianco.
Nuoto, assetto e respirazione ancora buoni.
Il pescetto salta fuori dalla quarantena, finendo sul pavimento.
Viene rimesso per breve tempo in acquario, e poi di nuovo in quarantena.
Permane l'alone scuro sul fianco.
Nuoto e assetto compromessi (il pesce va a fondo, muove male la coda) [forse stessi sintomi di un altro pesce in acquario?]
Respirazione accelerata.
In seguito la caudale si scurisce sui bordi.
Ragionando a voce alta:
- Il salto sul pavimento potrebbe avergli provocato delle lesioni interne, il bordo scuro intorno alla caudale mi fa pensare a un ridotto apporto di sangue alla coda, o comunque verso la parte terminale del corpo.
- L'alone scuro sul fianco era presente prima del salto, poteva essere o un organo gonfio che stava tornando a dimensioni normali oppure una sorta di ematoma che si stava riassorbendo. E' possibile che il salto abbia fermato questo processo di guarigione, ma non ha provocato ulteriore rigonfiamento.
- Sul pavimento potrebbe essere stato attaccato da agenti patogeni, ma la velocità dell'ipotetica conseguenza alla vescica natatoria non mi convince molto...
come neppure il contagio con l'altro maschio in acquario, mi sembra tutto troppo repentino. Istintivamente imputo una tale velocità ad un trauma fisico legato alla caduta, piuttosto che a virus o batteri, ma potrei certamente sbagliare 
Resta il fatto che, se avesse un problema alla vescica natatoria, non credo che sarebbe coinvolta anche la mobilità della coda, o almeno non così tanto come si vede nell'ultimo video.
- Altra ipotesi è relativa a problemi neurologici conseguenti alla mancanza di ossigeno, ma non so quanto tempo è rimasto sul pavimento né in quanto tempo questo potrebbe determinare lesioni neurologiche.
- Non stiamo infine tenendo in considerazione una possibile coincidenza di fatti, ossia che magari il salto non ha provocato nulla di particolare, ma il rigonfiamento di prima della terapia antibiotica si è ritirato esternamente per espandersi internamente, il che potrebbe provocare problemi a livello della lisca e quindi di motilità della coda, coinvolgendo eventualmente anche la circolazione sanguigna, che potrebbe essere compromessa verso la parte terminale del corpo
Anche nell'incertezza della diagnosi non saprei che cura tentare, perchè se ci fosse un problema alla vescica natatoria sarebbe di origine traumatica oppure legata a particolari agenti patogeni presenti sul pavimento. Questo però esclude la cura con Flagyl, che funziona solo contro protozoi flagellati.
L'antibiotico potrebbe essere utile solo in presenza di un attacco batterico, ma continuo a pensare che la veloce degenerazione del suo stato di salute sia più legato al trauma da caduta
Se avesse per ipotesi un'emorragia interna, l'antibiotico sarebbe forse anche peggiorativo delle sue condizioni...
Il disinfettante non mi sembra c'entri nulla.
Non restano molte opzioni...
Matilde, io proprio non so "che pesci pigliare"...
Spero che @fernando89 e @Marah-chan abbiano qualche idea più brillante delle mie...

Breve riassunto:
Pescetto in quarantena per strano rigonfiamento su un lato, con squame rialzate.
Nuoto, assetto e respirazione buoni.
10 giorni di bagno in antibiotico.
Risultato: rigonfiamento rientrato, scaglie a posto. Resta un alone scuro sul fianco.
Nuoto, assetto e respirazione ancora buoni.
Il pescetto salta fuori dalla quarantena, finendo sul pavimento.
Viene rimesso per breve tempo in acquario, e poi di nuovo in quarantena.
Permane l'alone scuro sul fianco.
Nuoto e assetto compromessi (il pesce va a fondo, muove male la coda) [forse stessi sintomi di un altro pesce in acquario?]
Respirazione accelerata.
In seguito la caudale si scurisce sui bordi.
Ragionando a voce alta:
- Il salto sul pavimento potrebbe avergli provocato delle lesioni interne, il bordo scuro intorno alla caudale mi fa pensare a un ridotto apporto di sangue alla coda, o comunque verso la parte terminale del corpo.
- L'alone scuro sul fianco era presente prima del salto, poteva essere o un organo gonfio che stava tornando a dimensioni normali oppure una sorta di ematoma che si stava riassorbendo. E' possibile che il salto abbia fermato questo processo di guarigione, ma non ha provocato ulteriore rigonfiamento.
- Sul pavimento potrebbe essere stato attaccato da agenti patogeni, ma la velocità dell'ipotetica conseguenza alla vescica natatoria non mi convince molto...


Resta il fatto che, se avesse un problema alla vescica natatoria, non credo che sarebbe coinvolta anche la mobilità della coda, o almeno non così tanto come si vede nell'ultimo video.
- Altra ipotesi è relativa a problemi neurologici conseguenti alla mancanza di ossigeno, ma non so quanto tempo è rimasto sul pavimento né in quanto tempo questo potrebbe determinare lesioni neurologiche.
- Non stiamo infine tenendo in considerazione una possibile coincidenza di fatti, ossia che magari il salto non ha provocato nulla di particolare, ma il rigonfiamento di prima della terapia antibiotica si è ritirato esternamente per espandersi internamente, il che potrebbe provocare problemi a livello della lisca e quindi di motilità della coda, coinvolgendo eventualmente anche la circolazione sanguigna, che potrebbe essere compromessa verso la parte terminale del corpo

Anche nell'incertezza della diagnosi non saprei che cura tentare, perchè se ci fosse un problema alla vescica natatoria sarebbe di origine traumatica oppure legata a particolari agenti patogeni presenti sul pavimento. Questo però esclude la cura con Flagyl, che funziona solo contro protozoi flagellati.
L'antibiotico potrebbe essere utile solo in presenza di un attacco batterico, ma continuo a pensare che la veloce degenerazione del suo stato di salute sia più legato al trauma da caduta

Se avesse per ipotesi un'emorragia interna, l'antibiotico sarebbe forse anche peggiorativo delle sue condizioni...
Il disinfettante non mi sembra c'entri nulla.
Non restano molte opzioni...
Matilde, io proprio non so "che pesci pigliare"...

Spero che @fernando89 e @Marah-chan abbiano qualche idea più brillante delle mie...
