sa.piddu ha scritto: ↑Qual'è l'effetto delle rocce calcaree come le Dragon Seiryu (ad esempio) sui fosfati in colonna?
Il calcio in colonna reagisce con il fosforo in colonna formando sali insolubili che si depositano sul fondo, ma secondo un grafico che ho trovato
qui, il fenomeno dovrebbe essere trascurabile, in particolar modo a pH neutro o sub-neutro:
Calcium+Phosphate+Solubility.jpg
Dividete per 2,5 la scala in ordinata per convertire quegli strani valori in
mg/l di calcio.
Seguendo il grafico, ipotizzando pH 8.2, con 60 mg/l di calcio disciolto (cioè GH 8 per il solo calcio) possono "convivere" fino a circa 5 mg/l di fosfati in soluzione senza che si formino sali insolubili.
Se il pH è 7, la stessa quantità di calcio può convivere con quasi 8 mg/l di fosfati.
Se le rocce sono calcaree, a pH acidi come ha detto Cicerchia80 tendono a sciogliere il carbonato di calcio aumentando la concentrazione di calcio in soluzione. Ma in ogni caso, sempre vedendo il grafico, se la concentrazione di fosfati è inferiore a 4 mg/l, non si creano mai sali insolubili, per cui resta tutto in soluzione.
sa.piddu ha scritto: ↑1. a che concentrazioni di Calcio dovrei pormi il problema?
Quoto Cicerchia, praticamente nessuna!
sa.piddu ha scritto: ↑2. come collegarlo al KH/GH della vasca (se si può...) ?
Se il GH aumenta grazie al calcio disciolto che arriva dalle rocce calcaree, si potrebbe iniziare ad avere precipitazione se arriviamo ad esempio a ben 120 mg/l di calcio (cioè GH 17 per il solo calcio) e abbiamo più di 5 mg/l di fosfati (con pH 7)...
Fino a 40 mg/l di calcio, praticamente il fosfato non è mai un problema.
sa.piddu ha scritto: ↑3. è più o meno quello che succede col Ferro o è più o meno veloce la reazione?
Il ferro libero precipita prima, e basta una sua concentrazione simile a quella dei fosfati (ad esempio 10 mg/l e 10 mg/l) per eliminare questi ultimi del 96%.
In pratica precipita il ferro e tutti i fosfati disciolti. Il ferro, oltre a legarsi ai fosfati formando il fosfato ferrico, precipita anche come idrossido ferrico, quindi magari un po' di fosfati restano comunque in soluzione. Ma il ferro sparisce in ogni caso, quindi è importante somministrarne poco alla volta (vedi S5 radicale ad arrossamento). Ovviamente se il ferro è chelato, il discorso cambia totalmente.
Fortunatamente comunque, le piante hanno sviluppato almeno un paio di meccanismi per acidificare e quindi disciogliere lentamente i sali depositati nel suolo che erano praticamente insolubili, per poi assorbirli (così come riducono il ferro ossidato Fe3+ a Fe2+).
sa.piddu ha scritto: ↑4. e il pH?! Che ruolo gioca?
In generale, più è alto il pH e minore è la solubilità. I silicati fanno eccezione alla regola.
Quindi, in generale, più è alto il pH e più possono formarsi dei sali insolubili.
La connessione con le rocce calcaree è particolare, perché più è alto il pH, più il calcio che le rocce avevano magari "sciolto" a pH acidi, esce nuovamente dalla soluzione precipitando di nuovo come CaCO3 solido. Ma se sparisce in questo modo, contribuisce di meno alla formazione di fosfato di calcio insolubile...