Eccomi qua, scusa @
Gioele, è un periodo difficile
Gioele ha scritto: ↑29/06/2020, 16:41
fish chips e un ancistrus a cui le echinodorus piacevano troppo, sono da diversi giorni in vasca.
Mi sono persa qualcosa, chi è Chips? :-\
Gioele ha scritto: ↑29/06/2020, 16:41
movimento sì, filtro, no
Non hai messo il filtro

Finché hai solo questi pesci, ok. Ma se vuoi provare ad aggiungere dei carassi, considerando che sarebbe meglio metterli già grandicelli, mmmh...
Gioele ha scritto: ↑29/06/2020, 16:41
Lei non credo che crescerà più di così, se non in altezza magari, avendo 14 anni
Difficile, ma non è escluso
Gioele ha scritto: ↑29/06/2020, 16:41
Sì tenta di presentarle uno/due/x compagni?
L'ideale sarebbe stato inserire nella nuova vasca il o i nuovi carassi, e dopo un po' metterci Fish. Così sarebbe arrivata in un territorio non suo.
I carassi non sono territoriali eh, ma da quello che hai raccontato di lei, sembra che il suo caso faccia eccezione
Se appuriamo che Fish è femmina, io avrei inserito un maschio almeno delle stesse dimensioni, e poi avrei tentato la convivenza.
Se metti un maschio nella stagione primaverile-estiva, secondo me gli ormoni che gli si scatenano in presenza di una femmina non possono certo farlo cadere vittima di possibili inseguimenti da parte di Fish

semmai potrebbe essere il contrario!
Ma ora passiamo ad un racconto di esperienza vissuta.
Ne ho un po', li scriverò in più puntate, abbi pazienza
Il primo pesce rosso (un carassio comune tutto bianco, di nome Bianchino) l'ho salvato da una vaschetta di 5 litri in cui ha vissuto per quasi due anni.
Al momento non avevo un altro acquario dove metterlo, mi sono detta: <<ehi, questa vasca da 30 litri (che volevo dedicare alle
Caridina) è meglio di niente finché non troverò una sistemazione migliore>>.
Messo in vasca (sul fondo avevo il manado) il pescetto non grufolava, e non riconosceva neanche cibi solidi diversi dai fiocchi.
Era sicuramente alienato dai due anni passati in una micro scatoletta.
Mi faceva pena poverino. Era come se dovesse ancora "imparare a fare il pesce rosso"

Gli mancavano tutti quei comportamenti tipici dei carassi.
Ho pensato che un po' di compagnia gli avrebbe giovato, almeno da quel che avevo letto in giro.
Così, nella mia totale ingenuità dell'epoca, sono andata a prendere un altro carassio comune nel primo negozio che mi è capitato, uno di quelli con le vascone piene zeppe di carassietti sui 4-6 mesi, venduti a 1-2 euro.
L'ho preso varietà canarino, e l'ho chiamato Giallino (che fantasia, eh?!

)
Appena l'ho inserito nel 30 litri, Bianchino è corso in un angolo letteralmente terrorizzato!!
Se non avessi coperto la vasca sarebbe persino saltato fuori!
Ma Giallino non demordeva. Per un pesce che arriva da un vascone sovrappopolato, dev'essere normalissimo socializzare con gli altri compagni
Guardarli è stato uno spettacolo!
Bianchino, dopo il primo momento di puro terrore, si era leggermente calmato ma restava comunque in un angolo, quasi immobile e molto spaventato.
Giallino gli si accostava e restava così, fermo fermo (sembravano due auto parcheggiate a pettine), aspettando che Bianchino si rilassasse un attimo.
Come faceva un movimento, Giallino si allontanava leggermente per poi riavvicinarsi strusciandosi contro il suo fianco. Sembrava che lo accarezzasse, che tenerezza! :x
Bianchino dopo qualche giorno si è finalmente abituato alla presenza di Giallino, quindi avevano iniziato a nuotare normalmente per la piccola vasca, cercandosi spesso e toccandosi come fanno normalmente tutti i carassi.
Negli anni ho potuto osservare come il contatto fisico, per questi pesci, sia fondamentale per loro.
Probabilmente è un modo che hanno per conoscersi e per comunicare
Dopo l'arrivo del compagno, Bianchino ha anche iniziato a grufolare sul fondo. Probabilmente ha imparato per imitazione, non so.
Anche con il cibo non ci sono stati più problemi

Insomma, da quando ha avuto compagnia, Bianchino è diventato completamente un altro pesce. Molto più... "normale", non so come altro dirlo
Poi un giorno si è ammalato.
Ora non sto qui a raccontare i dettagli, sarebbe troppo lunga.
La cosa importante che voglio sottolineare è che, quando l'avevo spostato in isolamento per curarlo, è come caduto in depressione.
Praticamente non si muoveva più. Avevo inserito un'anforetta nella quarantena per dargli un riparo, e lui si infilava dentro con il muso, lasciando fuori il resto del corpo, senza uscirne per tutto il giorno.
Ho dovuto rimetterlo nel 30 litri con Giallino. Lì se non altro ha ritrovato la voglia di muoversi e di lottare contro la sua malattia.
Purtroppo alla fine è morto.
Giallino, quando l'amico non riusciva quasi più a muoversi, cercava di sollevarlo col muso. Uno strazio...
Ora devo andare, il resto nei prossimi post.
