Le striscette sono come per i bastoni per ciechi...danno informazioni approssimative sulla realtà dell'acquario.
Tra i due scelgo...indicatore liquido con centro di viraggio prossimo o coincidente col pH ottimale dell'acqua.
Per esempio ho i
M. ramirezi che vogliono l'acqua bella acida diciamo pH 6, userò il violetto di bromocresolo (giallo fino a pH 5,2 violetto a pH 6,8), ecco pH 6 sta proprio lì in mezzo.
Ma l'indicatore che preferisco è il famoso blu di bromotimolo (giallo fino a pH 6,0 e blu a partire da pH 7,8), proprio perchè diventa verde smeraldo a pH prossimo alla neutralità, il pH bersaglio degli acquari di comunità.
Il pHmetro è uno strumento molto preciso, ma quella precisione ha un prezzo che consiste nelle tarature frequenti, nelle batterie, nell'esaurimento della sonda, nel mantenimento dell'umidità di essa, nella sua eventuale pulizia...ed eventuali guasti del pHmetro (display, contatti, circuiti...).
Una soluzione indicatrice la distruggi solo se lo esponi alla luce o ad agenti ossidanti!
Inoltre se i test per acquari danno spesso uno scarto di 0,5 unità vuol dire che tutta questa precisione non è così fondamentale!
Parlando di cose elettroniche, ritengo più opportuno il conduttivimetro, anche se preferirei conoscere solamente la concentrazione del potassio con un test specifico e non l'effetto degli elettroliti totali sulla conducibilità...perchè anche gli acidi umici alzano la conducibilità.