Brrrrr.Non ci vengo manco in estate a trovarti

ChiaraSantambrogio ha scritto: ↑20/07/2023, 14:28Qua da stanotte dovrebbe piovere e rinfrescare!
A proposito del mare invece...
Provo un amore viscerale per il mare, sin da piccolissima. Credo di aver imparato a nuotare a 2 anni,quasi nemmeno sapevo camminare.
I miei,soprattutto papá,mi ha trasmesso questo amore, anche le miei sorelle,sia in misura minore,sono così.
Avendo la fortuna di avere genitori indipendenti lavorativamente parlando,x noi l'estate era solo mare. A giugno tra nonni e mamma in giro di qua e di là ,da metá luglio a inizio scuola in Jugoslavia e poi Croazia, in un paesino di 200 anime,senza negozi,senza turisti,con due mari e noi in mezzo,isolette,grotte,scogli e scogli.a pescare con Tonko,il pescatore amico di papá che ci offriva casa sua,la sua esperienza,le sue storie perse tra mare e macchia mediterranea.
La sera a buttare reti a bordo della sua barchetta, o a metter giú nasse e palamiti, o a pescare grancipori sugli scogli o con la lampara. A bordo Tonko,papà,io e il pastore belga,l'ombra di Tonko.
All'alba a recuperare nasse e palamiti, oppure uscivamo sulle secche con la barca di papá che ancora era buio per pescare a bollentino , e quanti dentici,pagri,pagelli,scorfani e rientrando ancora con la traina x ricciole e lampughe. E ricordo il vento addosso seduta sulla prua con le gambette penzole,l'odore di benzina quando stavo a poppa e cercavo di infolarmi tra papá ed i quadranti per allungare le due barre dei motori.
poi mentre i grandi pulivano il pescato al moletto io in acqua a cercar polpi e stelle marine.
Nemmeno risalivo in casa x colazione,aspettavo che tutta la famiglia scendesse e mi portasse una fetta di pane con la pasteta. Che a volte mangiavo in acqua.
Le ore trascorrevano pigre e poi sempre in acqua,con le mie sorelle o con qualche figlia e figlio dei pescatori.loro che parlavano in serbo/croato,io in italiano ma ci si capiva.
In acqua fino a dopo il calare del sole perché aspettavo di veder le seppie ed i calamari entrare al moletto per cacciare le alici o le sarde o le boghe.
Ho trascorso gli anni sul cemento impastato a ghiaino e fratturato dei moletti,sugli spuntoni acuminati degli scogli, sul legno e sulla vetroresina delle barche e odio la sabbia,odio la spiaggia e odio prendere il sole.
per me il mare é tale se ho la pietra sotto al sedere,se ho praterie di posidonie frammiste a rocciate in cui posso cercare polpi,e cozze,e cerniette. Allora il caldo non mi tocca minimamente.
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