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Stick NPK: cosa interrare e cosa no

Inviato: 03/02/2018, 9:31
di cicerchia80
lucazio00 ha scritto: Ho tolto entrambi bonificando tutto il fondo!
Motivo?

@sa.piddu se io sono Ungaretti Luca è quello che scrive i messaggi dei baci Perugina

Stick NPK: cosa interrare e cosa no

Inviato: 03/02/2018, 9:55
di Pizza
cicerchia80 ha scritto: se io sono Ungaretti Luca è quello che scrive i messaggi dei baci Perugina
=))

Stick NPK: cosa interrare e cosa no

Inviato: 03/02/2018, 10:02
di sa.piddu
@cicerchia80 ecco chi mi ricordava @lucazio00...
Il nipote povero di Goethe! 😂😂😂😂

Aggiunto dopo 45 secondi:
Il motivo erano i fosfati...mi pare...

Stick NPK: cosa interrare e cosa no

Inviato: 03/02/2018, 11:02
di Rox
Gery mi ha finalmente spiegato, dopo tutti questi anni, un dubbio che mi assilla da quando ho scoperto gli stick.
Cerco di ricambiargli il favore, dando una spiegazione sull'apparente contraddizione, tra la sua teoria e gli ottimi risultati di centinaia di utenti (tra cui Cicerchia).

Tutto parte da questo passaggio, nella prima pagina:
Gery ha scritto: A livello delle cellule radicali ci sono delle cellule deputate a regolare l'assorbimento, se percepiscono un eccesso appunto bloccano il passaggio dell'acqua.

Il problema è appunto che la soglia per lo zinco, manganese, rame, boro è molto bassa, per cui il rischio di arrivare alla soglia e bloccare l'assorbimento è molto facile.
Gery non si è accorto di un dettagliuccio, su cui rifletto da anni: le concentrazioni di oligoelementi, in qualsiasi stick che li contiene, sono molto, mooolto inferiori al fabbisogno delle piante.
Chiunque usi quei bastoncini, è costretto ad aggiungere oligoelementi anche in colonna, con altri prodotti. Chi adotta il PMDD, ad esempio, non ha mai smesso di aggiungere il Rinverdente.
Anzi, tale somministrazione rimane praticamente invariata, proprio perché gli stick ne contengono quantità ridicole.

Il mio dubbio era proprio questo.
Le aziende che li producono... cos'è?... Mettono nutrienti a casaccio???
Cioè... Se conosco io i fabbisogni di ferro, o di zinco, o di manganese, ecc., possibile che loro non lo sappiano?
Certo che lo sanno!... Ma allora... come mai ce ne mettono così pochi?
Ora Gery ci ha finalmente svelato il perché: se le concentrazioni fossero più alte (come da fabbisogno) la pianta si bloccherebbe per i motivi che ha spiegato lui. Le aziende lo sanno e si tengono molto al di sotto.

Tuttavia, quei livelli bassissimi spiegano perché Cicerchia li ha sempre usati con successo (come me e tanti altri).
Con quelle concentrazioni insignificanti, il blocco descritto da Gery non può capitare.
Come disse Paracelso, "E' la dose che fa il veleno."

Stick NPK: cosa interrare e cosa no

Inviato: 03/02/2018, 13:13
di Gery
Rox ha scritto: Il mio dubbio era proprio questo.
Le aziende che li producono... cos'è?... Mettono nutrienti a casaccio???
Cioè... Se conosco io i fabbisogni di ferro, o di zinco, o di manganese, ecc., possibile che loro non lo sappiano?
Certo che lo sanno!... Ma allora... come mai ce ne mettono così pochi?
Ora Gery ci ha finalmente svelato il perché: se le concentrazioni fossero più alte (come da fabbisogno) la pianta si bloccherebbe per i motivi che ha spiegato lui. Le aziende lo sanno e si tengono molto al di sotto.
gem1978 ha scritto: Che l'idea di Gery sia corretta ma solo per alcune piante?
Purtroppo il fabbisogno di micro (zinco, rame, manganese, boro in particolare) non è identico per tutte le piante e la sensibilità a quest'ultimi varia molto dal tipo di assorbimento .

Vi faccio due esempi figli dello stesso ragionamento:
1. Una pianta che preferisce i nitrati, ha un consumo molto elevato (5-10 volte maggiore) di Molibdeno, perché quest'ultimo è necessario per l'attivazione dell'enzima nitratoriduttasi. (senza molibdeno l'enzima non si attiva e la pianta blocca l'assorbimento dei nitrati) per cui il molibdeno malgrado sia un oligoelemento per piante come l'echinodorus diventa importante come il ferro.
2. Una pianta che preferisce l'ammonio, per attivare l'enzima nitritoriduttasi ha bisogno dello zolfo e del ferro che vanno a legarsi al siroeme (una parte dell'enzima stesso) e in questo caso zinco e manganese sono antagonisti al ferro e allo zolfo stesso.

Potrei continuare con molti altri esempi, ma concettualmente il discorso non cambia, non tutte le piante rispondono alla stessa maniera e non tutte le piante hanno lo stesso gradiente biochimico, ma il succo del discorso non cambia, se fin'ora avete usato gli stick con una determinata pianta senza problemi continuate tranquillamente a fare, se invece è una pianta che non conoscete, magari evitate.

Io invece ho sempre ragionato che è meglio evitare, visto che non conoscendo la biochimica di ogni singola pianta, e non posso prevedere le risposte di quest'ultima.
Stick.jpg
Va inoltre precisato che dipende molto dalla distribuzione degli stick e dallo sviluppo delle radici.
Nello schema che ho fatto ad esempio ipotizzando che quella pianta è sensibile a un determinato micro, nel caso che io abbia messo un pezzettino in una determinata zona, l'azione inibente sarà limitata alla zona limitrofa, e le radici distanti non avranno nessun problema, mentre quelle intermedie ne risentiranno in parte.

Stick NPK: cosa interrare e cosa no

Inviato: 03/02/2018, 13:35
di gem1978
Da umido lettore mi limito a suggerire una appendice all'uso degli stick. L'argomento è troppo ghiotto perché vada perso...

Per quanto le variabili siano tante gli esempi fatti danno una buona percezione del nocciolo della questione.

Stick NPK: cosa interrare e cosa no

Inviato: 03/02/2018, 14:02
di sa.piddu
gem1978 ha scritto: Da umido lettore mi limito a suggerire una appendice all'uso degli stick. L'argomento è troppo ghiotto perché vada perso...

Per quanto le variabili siano tante gli esempi fatti
Hai i piedi ammollo o sei sotto la pioggia umido lettore... :)) :))

Stick NPK: cosa interrare e cosa no

Inviato: 03/02/2018, 14:36
di Artic1
gem1978 ha scritto:
Artic1 ha scritto: gli stick sotto li hanno
Con oligoelementi?
Si, anche io ho i compo. Una volta ho usato anche i sassolini ma ai sciolgono troppo!
Ritengo che il ragionamento di Gery possa essere corretto solo in casi di somministrazione elevate o solo inncasi di specie particolarmente sensibili.

@Rox inoltre aggiungo al tuo ragionamenti una cosa. La sostanza organica è in grado di chelare naturalmente molti elementi nutritivi. In un fondo come il nostro bisogna tenere anche contro, pur ipotizzando che non si disperda nulla in colonna, che comunque una parte dell'apporto dello stick venga adsorbito o chelato da componenti organiche che scambiano altri sali al loro posto. Quindi somministrazioni saltuarie come le nostre possono andare incontro ad un notevole scambio con la sostanza organica che ne diluisce l'effetto nel tempo.

@Gery dove trovi tutte queste informazioni sulla funzione biologica dei nutrienti nelle piante. Se è un libro sarei estremamente interessato all'acquisto.

Stick NPK: cosa interrare e cosa no

Inviato: 03/02/2018, 14:43
di gem1978
sa.piddu ha scritto:
gem1978 ha scritto: Da umido lettore mi limito a suggerire una appendice all'uso degli stick. L'argomento è troppo ghiotto perché vada perso...

Per quanto le variabili siano tante gli esempi fatti
Hai i piedi ammollo o sei sotto la pioggia umido lettore... :)) :))
Umido in quanto sempre vicino all'acquario :D
Si lo so, è una battutaccia e non darò la colpa al correttore automatico ; è tutta farina del mio sacco... :-

Stick NPK: cosa interrare e cosa no

Inviato: 03/02/2018, 14:44
di Gery
Artic1 ha scritto: Gery dove trovi tutte queste informazioni sulla funzione biologica dei nutrienti nelle piante.
Ricordi legati agli studi che cerco di riesumare quando mi si accende una lampadina. :-??