Sono solo delle indicazioni generiche un pochino per tutte le piante senza complicarsi le cose. Caso per caso si possono fare piccole correzioni.
Se chiedi nei forum avrai tante ricette e sono per tutti valide.
Per bonsai maturi si può preferire alzare la percentuale di Akadama. Ma considera che entrano in gioco altri fattori più importanti del terriccio.
Vedi le concimazioni, la specie di pianta, il clima. Un vero bonsai maturo ha una coltivazione particolare. Consideriamo anche le esigenze e disponibilità di chi le coltiva.
Spesso si legge di persone che applicano le "tecniche/bonsai" su i loro bonsai ... ma in realtà sono piante in formazione molto lontane dal bonsai, spesso si fa un grosso errore di base. Ci sono in rete e non solo le varie "schede bonsai", ma in linea di massima si devono prendere con le dovute attenzioni in base a cosa si ha per le mani. Come spesso accade, vengono indicati dei mesi dell'anno specifici per fare dei lavori, ma si deve vedere tante altre cose come il clima dove si vive, la salute della pianta ecc.. Non si fanno i lavori come da calendario, ma da come risponde la pianta.
Con certe lavorazioni non si fanno danni importanti alla pianta, questo potrebbe essere anche il motivo che siamo tutti contenti dei nostri risultati, ma si perde solo tempo e si rischiano insuccessi. Capita anche che alcune tecniche vengono interpretate male e alla lunga si rilevano dannose.
Poi se parliamo di piante difficili o non indicate al clima le delusioni sono sempre dietro l'angolo.
(Poi ci sono quelli che azzardano e trovano normale comprare piante su piante e giocare al bravo bonsaista). ^:)^
Nel bonsai Italiano si tende a far sparire l'Akadama, la torba ed il T.U.... ormai sono anni che ha preso piede sempre di più la pomice (ci sono appassionati che la usano pura).
Ma ci sono anche altri terricci volendo da abbinare:
Per le conifere e volendo anche altre essenze il Kiryu;
Per le acidofile la Kanuma;
Per boschetti su lastra ed altro il Ketotsuchi;
Zeolite, Agriperlite, Leonardite, ghiaia, sfagno …..
Per un periodo si trovava la Bardula (dalla Sardegna).
I prodotti Giapponesi costano, ma è la norma consideriamo con i loro tenore di vita. Per non parlare dei concimi Giappo.
Se vuoi approfondire meglio ti indico un forum.
bonsai-italia.forumattivo.it
Mi era sfuggita la domanda di Giordano.
Il terriccio che hai dovrebbe essere il famoso T.U. (terriccio universale), non sono tutti uguali, ma in linea di massima ci siamo, molta torba ed altro.
La risposta potrebbe essere (si e no), come spesso accade ci sono persone che sono contente di usarlo ed altre no. Ma non è tanto il terriccio, siamo più noi cosa e come facciamo il tutto, prima, durante e dopo la nascita delle piantine.
Si trovano tante info sulla semina, i terricci, tempi, periodi e altro, ogni persona fa a modo suo, come capita di criticare i metodi degli altri senza capire ed approfondire il tutto.
Il seme ha bisogno di certe condizioni climatiche per attivarsi, come la piantina di altre per crescere e via dicendo, fino ad arrivare al bonsai che va contenuto. (Ricordiamo sempre che ci sono essenze con le loro esigenze, anche differenti da altre).
Uno degli errori che spesso fa chi semina è quello che si dimentica che il seme vuole umidità costante, in seguito l’umidità costante diventa però un pericolo di marciume.
Il seme si attiva con l’umidità, abbinato al clima “particolare” (primaverile o anche autunnale). Se l’umidità viene a mancare il seme una volta che si è attivato muore. Per questo motivo il tuo T.U. potrebbe andar bene. Ti mantiene l’umidità a lungo e non serve bagnare con una certa frequenza. Occhio, che se si esagera non è un bene, facciamo uno stagno. Solo umidità costante e leggera in superfice. Senza diventare paranoici, se si bagna con una frequenza di uno o due giorno ci siamo, poi dipende se arriva del sole dal vento che fanno asciugare prima il T.U.. Volendo si può fare una “micro serra” usando un sacco trasparente, ma non ci deve arrivare il sole forte, altrimenti si rischia che diventi un forno. (In questo caso la piantina va abituata per gradi al clima normale).
Spuntate le prime foglie un eccesso di umidità potrebbero essere pericoloso e questo è uno dei motivi perchè alcuni spostano le piantine in altri vasi con terricci anche più drenanti. (Comunque la pianta messa in un suo vaso starà meglio e volendo si potranno già applicare coltivazioni mirate, sarà anche lavorata con più comodità da subito).
Ma se la sai coltivare anche in un vaso con solo T.U. le piante crescono bene, anche perché è solo per un anno. (Nel bonsai le piantine giovani si rinvasano spesso ogni anno per lavorare le radici).
Ci sono piantine come alcuni pini che nel T.U. marciscono con estrema facilità. Per questi ci sono attenzioni o terricci particolari che si preparano all’occorrenza.
In natura le piante crescono e si riproducono da sole, il tutto avviene se il clima è favorevole alle loro esigenze. C’è anche il fatto che sono molti semi e poche nascite…. Ma forse noi ci complichiamo un pochino le cose dando più importanza ad aspetti secondari.
Una persona che ha provato e riprovato alla fine si sa regolare ad occhio. Le semine vanno avanti in un qualsiasi terriccio che sia. Certo non nel cemento, ovvio.
Esempio: [Un mesetto fa, un mio amico mi ha dato dei semi di basilico e di vari tipi di peperoncini. Premetto che non li volevo e soprattutto non avevo voglia di seminarli e di stargli dietro, un altro impiccio e poi non mi servono proprio. Ha insistito molto soprattutto per capire i suoi errori, sono anni che gli spiego ma è totalmente incapace. Io al momento ho tantissime piantine alte 30 cm., lui ha i soliti vasi senza una foglia con dentro solo del T.U. secco.
Come detto sono anni che gli dico come deve fare, ma continua a fare sempre gli stessi errori. Per un certo periodo i suoi vasi sono troppo zuppi e per altri sono completamente secchi. Spero che il prossimo anno si decida a comprare le piante al vivaio

].