Re: Takashi Amano è morto.
Inviato: 09/08/2015, 13:03
praticità ed estetica non si escludono a vicenda, lo dimostrano le vasche di alcuni utenti del forum. Certo sono necessari compromessi.
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Rox, il fatto è che un pollo disposto a spendere 1000 euro per un filtro esterno ADA è un pollo molto ricco che anche per una cintura spenderebbe 300 euro, non penso che qualcuno "normale" come molti tra noi, ingenuo quanto vogliamo, sia tanto fesso da accendere un mutuo per un acquario ... ragionando in questi termini però, allora bisogna andare a sindacare anche chi compra una ferrari e non una punto, perchè sempre a 130 si può andare in autostrada e sostanzialmente tutte e due sono auto-mobili con quattro ruote gommate ...Rox ha scritto: E' come se David Gilmour fondasse una fabbrica che produce chitarre, facendo passare il messaggio che devi comprare quelle per suonare come lui.
Idea geniale, i miei complimenti... Ma funziona in questo nostro hobby, perché pieno di polli da spennare. Tra i chitarristi, non credo che qualcuno ci cascherebbe.
In tutta franchezza, secondo il tuo parere, in questo allestimento cosa c'è di complicato e per cosa sarebbe necessario acquistare o utilizzare un prodotto che sia per forza di cose marchiato ada?ocram ha scritto:Chi non bada a spese cerca solo l'abilità, senza l'abilità tutte le spese sono inutili.
Si senza di lui non ci sarebbe stata una forte spinta nell acquariologia! Quindi grazie AmanoNijk ha scritto:Quoto in pieno questa considerazione, a mio avviso ha dato una grandissima spinta a tutto il movimento acquariofilo "dolce", provando che, tralasciando per un attimo costi e metodi, in termini di spettacolarità è possibile eguagliare e forse a volte anche superare alcuni acquari di barriera, credo che, da ex fotografo naturalista, lo scopo dei suoi allestimenti fosse quello di lasciare a bocca aperta l'osservatore, e questo gli è di certo riuscito tante e tante volteUthopya ha scritto: sono dispiaciuto, rimane comunque un personaggio che ha fatto parlare di acquariologia e di acquari in tutto il mondo.
Anzi, è grazie alla dialettica che si cresce.
Di abilità nel mettere dei prodotti per gestire un acquario ne vedo poca ne vedo di più a mantenerlo in modo più naturale possobile,in questo caso vedo abilità nel vendere un prodotto e questo non riguarda più il.nostro hobby ma tutt'altro come dicevoocram ha scritto:Chi non bada a spese cerca solo l'abilità, senza l'abilità tutte le spese sono inutili.
Su questo la penso come te e condivido anche il discorso fatto da cuttlebone.pantera ha scritto:Di abilità nel mettere dei prodotti per gestire un acquario ne vedo poca ne vedo di più a mantenerlo in modo più naturale possobile,in questo caso vedo abilità nel vendere un prodotto e questo non riguarda più il.nostro hobby ma tutt'altro come dicevoocram ha scritto:Chi non bada a spese cerca solo l'abilità, senza l'abilità tutte le spese sono inutili.
Nijk ha scritto:Il punto è mettersi d'accordo cosa voglia dire acquario naturale per noi e cosa ha voluto dire acquario naturale per Tagashi Amano.
Benissimo!...Nijk ha scritto:in questo allestimento cosa c'è di complicato e per cosa sarebbe necessario acquistare o utilizzare un prodotto che sia per forza di cose marchiato ada?
Così però non vale Cuttlecuttlebone ha scritto:
Scusa Nijk, ma le creazioni di Amano, di "naturale" non hanno proprio nulla...c'è poco da mettersi d'accordo sul significato del termine [emoji6]
Ed è stato proprio questo invece il suo scopo tramite ADA, a mio avviso, altrimenti perché fare ad esempio il diffusore e i tubi del filtro trasparenti?cuttlebone ha scritto: Se poi si vuole discutere su quanto possano essere giudicate belle, le Sue creature, beh, quello è un altro discorso.
Opinione condivisibile e fatta certamente con cognizione di causa, ma non riesco proprio a capire cosa ci sia di così tanto estremamente difficile nel tirare su un bosco di Microsorum, a parte una gestione diversa dell'acquario, perchè su questo poi non posso che darti ragionecuttlebone ha scritto: Io le ho trovate belle solo fino a quando mi sono reso conto di quanto fossero impossibili. Ma è solo la mia, personalissima, opinione [emoji6]
Per pubblicità penso, ma lo avrebbe fatto chiunque al suo posto, perdonami ...Rox ha scritto:Benissimo!...Nijk ha scritto:in questo allestimento cosa c'è di complicato e per cosa sarebbe necessario acquistare o utilizzare un prodotto che sia per forza di cose marchiato ada?
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Allora perché l'hanno messo nel loro sito web?
Capisco il tuo ragionamento e condivido in pieno questo tuo intervento, hai espresso in modo perfetto quello che è accaduto negli anni, non è il caso di santificarlo, gli acquari si facevano prima e si faranno anche dopo di lui, ha fatto di certo i suoi interessi, l'ho sempre detto, mi pare, ma è stato pur sempre uno di quelli che ha inciso in modo determinate all'interno di questo mondo, (tu addirittura mi dici finanche dei cardinaliRox ha scritto:Anche quell'opera contribuisce allo sviluppo della sua leggenda, da sfruttare commercialmente per il successo dell'azienda.
Non importa se le Anubias sono epifite, non importa se gli scalare sono tra i pesci più facili...
Non importa se l'acquario non richiede lampade ADA, fondo ADA e filtro ADA; quello che conta è che la gente dica: "Oooohhh...!!!"![]()
In sostanza, abbiamo un personaggio di grande talento estetico, il primo creatore di una corrente di pensiero che oggi affolla l'AGA Contest e lo IAPLC, con centinaia di appassionati da tutto il Mondo.
Alcuni di loro hanno realizzato veri capolavori di impatto visivo, talvolta addirittura superiori a quelli di Amano...
...Ma sono tutti "figli suoi", perché lui è stato il primo.
La differenza è che loro sono nati così, con l'idea dell'acquario-soprammobile fin dal primo giorno.
I "Figli di Amano" hanno sempre cercato il paesaggio fiabesco, da cartolina, fatto di pura estetica e totalmente innaturale, mentre il loro "padre" aveva iniziato in modo opposto.
Magari mi sbaglio... ma la mia sensazione è che abbia rinnegato le sue origini, quando ha capito che con gli acquari poteva far soldi. (Ecco!... L'ho detto!!!)
L'Akadama, la Caridina, la Riccia fluitans... tutto quello che ha introdotto lui in questo hobby, risale a più di 20 anni fa, quando nuotava nei laghetti come Lorenz, per andarsi a prendere il materiale per i suoi acquari.
In quei laghetti, sono certo che non prelevava le piante con forbici da 90 euro, quelle che la sua azienda propone adesso.