A presto, ciao

[Certcertsin]

Intanto però mi tengo stretto il mio part-time e mi godo le mie giornate di libertà.

Sacrosanto!

[Kj186]

diario di bordo: in navigazione

Ho percorso questi giorni cercando di non lasciarmi travolgere dalle emozioni. Credo che ogni nuovo viaggio parta dalla consapevolezza di impegnarsi nel lasciare qualcosa dietro, in molti casi un porto sicuro e nulla più. La decisione di lasciare il lavoro mi ha ridato più libertà emotiva, più spazio per raccogliere nuovi elementi del viaggio che è stato e sopratutto di puntare (almeno) una rotta senza nessuna velleità di rientrare.
A 30 anni suonati, non posso certo andare via senza soluzioni alternative e mi sto impegnando affinché le ultime manovre e gli ultimi "giorni" in porto siano trascorsi bene, facendo le mie cose, risultando uomo.
Sto facendo le mie cose a lavoro, voglio terminare bene ma non farò più di quel che professionalmente devo garantire.

Il mio collega (pari livello) non è ben formato? Non è un mio problema dover essere il suo insegnante.
Una telefonata ricevuta a giornata finita o un impegno oltre le ore da contratto? Non è un mio problema se sono stato produttivo lungo tutta la giornata.
Atteggiamenti poco collaborativi di alcuni colleghi che possono ostacolare il mio lavoro? Si fa il possibile, per il resto non è un mio problema prendere decisioni sull'organizzazione e valutare la condotta dei dipendenti.

Bisogna iniziare a delineare in modo chiaro i propri valori, nel 99% dei casi di mero buon senso, e cercare di renderli lineari nel proprio percorso (anche) professionale.
Ho avuto già esperienze di lavoro con aziende note ma certe cose che sto vedendo mi stanno sorprendendo troppo.
Non posso accettare di barattare il mio tempo a 0 euro quando l'azienda ha abbastanza soldi per compensarmi più che degnamente o attribuirmi più responsabilità e più delicate di quello che è il contratto negoziato.

Cose già dette ma forse lo spirito sta cambiando e chissà che inizi a ricevere nuove proposte per un nuovo lavoro.

[Jack Sparrow]

Fai uscire la pazzia che è in te.... E vedrai che starai meglio...
La normalità uccide!!!

[Fiamma]

I famosi paletti...

[Jack Sparrow]

Gia'...

[Kj186]

ancora lontano

Ciao,

Non pensavo fossero passati già 2 mesi e oltre dal mio ultimo aggiornamento. Mi sarebbe piaciuto raccontarvi il lieto fine ma non è così, non ancora.
Le mortificazioni del lavoro si sono duplicate, triplicate, professionalmente non avrei mai pensato che da ingegnere gestionale potessi cadere così in basso fino a provare una sorta di commiserazione silente verso me stesso. No, non sono un classista, parlo semplicemente di competenze e di quello che uno può e sa dare.

Abbiamo di recente avuto due sventurati colleghi nel mio dipartimento, in entrambi i casi avessi un qualche modo curato la loro assunzione, avrei cercato almeno di salvarli.
Uno stagista, tra l'altro un tipo sveglio, si è dimesso dopo 10 giorni tra l'altro intervallati da un lungo weekend. L'altro, non uno stagista, mi ha candidamente ringraziato del costante aiuto ma si mostra piuttosto rammaricato di aver firmato per una tipologia di lavoro per poi trovarsi a rivedere errori di battitura sui documenti, mandare documenti in firma o generosamente compilare dei fogli Excel nel più interessante dei casi.
Proprio ieri, in Dipartimento mi è stato chiesto se avessimo bisogno di uno stagista nuovo (sai muore un pesce.. Ne si compra uno nuovo, vuoi mai comprenderne le cause?).

Ho detto di no, che stiamo bene così. Non mi sento di trascinare nemmeno per un giorno nessuno in questa situazione, figuriamoci un neo laureato che non necessariamente ha sempre la tempra e la personalità di andare via. Si, di andare via perché nessuno sano di mente (e chi lo scrive non lo è, nei fatti) accetterebbe una situazione del genere.

Chissà magari il karma restituirà qualcosa.

Come sto?
Male.
Male come uno che ha avuto le sue esperienze di vita ma che risulta piuttosto sorpreso di come il lavoro posso avvillire che umiliare in questo modo. Però a pensarci è comprensibile che respirare tossico per una quarantina di ore settimanali, certo non può lasciarti indifferente.
È come l'acqua sporca per i nostri pesci, non puoi certo prendertela con loro se poi non li vedi più attivi o vivaci come un tempo.

Sto provando in tutti i modi a scappare da questo decadente ambiente ma come spesso accade cambiare non è facile.

[malu]

Sai com'è.... Uno studia, si impegna e poi si scontra con la dura realtà della vita.... Lasciatelo dire da chi agogna la pensione

[Kj186]

Sai com'è.... Uno studia, si impegna e poi si scontra con la dura realtà della vita.... Lasciatelo dire da chi agogna la pensione

Ho diversi anni di esperienza, non tanto ma l'università l'ho lasciata da diversi anni.
Si è chiaro il meccanismo delle aspettative tende a creare delusioni ma credimi, non mi sarei mai aspettato di dover fare un lavoro così nettamente dequalificante rispetto al ruolo per il quale sono stato assunto sia chiaro.

Il rischio purtroppo è quello di uscire dal mercato se non si sviluppano competenze.

[Jack Sparrow]

@Kj186 mi dispiace tanto... Ma veramente....
Sai quale è il problema?.... É che sei una brava persona.... Gentile, educata e civile....
In questi casi servirebbe uno come me.... Un Animale!!! E fiero di esserlo.
Non ne esci fuori licenziati.... Altrimenti la tua salute ne risentirà....

[Kj186]

@Kj186 mi dispiace tanto... Ma veramente....
Sai quale è il problema?.... É che sei una brava persona.... Gentile, educata e civile....
In questi casi servirebbe uno come me.... Un Animale!!! E fiero di esserlo.
Non ne esci fuori licenziati.... Altrimenti la tua salute ne risentirà....

Grazie @Jack Sparrow.

Sono fiero di ciò che sono.
Sono gentile, educato, civile? Si, direi di sì ma non credo di essere stupido.

La possibilità delle dimissioni è sicuramente qualcosa che si sveglia con me la mattina e dorme con me la notte, ci penso ma ho le mie spese da pagare e sono decisioni che purtroppo non si fanno così facilmente. Diciamo che il "me stesso" di anni e anni fa, la lettera di dimissioni gliela avrebbe tirata in faccia.

La salute si, ne risente, mentalmente sono in difficoltà e le persone a me più care lo notano.