Giueli ha scritto: ↑29/12/2021, 12:24
E per questo siamo qua... ... per spiegare e far imparare.
Certo. Ma sarebbe meglio capire prima di attuare una azione.
Giueli ha scritto: ↑29/12/2021, 12:24
Facile non vuol dire seguire le istruzioni, questo forum nasce per creare consapevolezza e conoscenza dei processi che avvengono in vasca,in maniera tale che chi ha la vasca davanti sia in grado di saperla gestire al meglio
Facile per me vuol dire capire concetti cardine e agire senza complicarsi la vita. Il fatto che si usino prodotti commerciali non significa ignorare come funzionino alcuni processi che si sviluppano in vasca. Il PMDD non è facile da attuare, soprattutto per chi è agli inizi. Può creare grossi problemi difficili da sistemare, specie se mancano conoscenze di base, come in questo caso.
Giueli ha scritto: ↑29/12/2021, 12:24
Ah ... no sarò vecchio ma preferisco l'esperienza diretta di persone che hanno ottenuto risultati e conoscenze accumulate negli anni ,con fallimenti e successi
Per conoscere il ciclo dell'azoto, Google va benissimo.
In merito alla Walstad, per quanto mi riguarda, gli elementi che ritengo superati riguardano diversi aspetti. Primo fra tutti, il filtro. La pubblicazione nasce in un periodo e in un contesto di filtri a percolazione. Oggigiorno, la presenza di un filtro è basilare nella maggior parte dei casi. So come la si pensa a riguardo sul forum, ma non è per tutti gestire una vasca così.
Poi ci sono concetti, sempre dal mio punto di vista, abusati, come l'allellopatia. Esiste? Sì. È determinante in acquario? Per me, no. Ci sono fattori maggiormente limitanti e a volte si abusa di questo pretesto per trovare un problema che sta altrove, come nella gestione. Per ultimo, sempre per me, l'utilizzo di terriccio nell'allestimento. Troppo problematico in avvio.
Per il resto, dice concetti verissimi che, però, per stessa ammissione dell'autrice, vengono fraintesi. Soprattutto la decalcificazione biogena e gli altri metodi di estrazione del CO
2 dall'acqua sono presi per risolutivi, ma non per demeriti dell'autrice, quanto per fraintendimento del lettore.