malu ha scritto: ↑14/12/2022, 15:52
Chiedo scusa ma non afferro....
nemmeno io
Artic1 ha scritto: ↑14/12/2022, 15:56
E se l'N è troppo poco serve a riparare me stesso (proteine denaturate, perdite di biomassa..) non è abbastanza da permettermi di moltiplicarmi
Ma quindi tu e Cicerchia state ipotizzando due conseguenze opposte all'eccesso di C su N?? Nel senso: se in acqua abbiamo molto C e poco N (acqua "vecchia"), tu dici che si riduce complessivamente l'attività batterica per colpa del rapporto sbilanciato che non li fa moltiplicare, invece Cicerchia se ho capito bene diceva che si accelera la "lavorazione" dell'N proprio per "bilanciare" (e ha fatto l'esempio del senza filtro dove l'azoto sparisce in quantità quasi inspiegabili).
Non capisco

Artic1 ha scritto: ↑14/12/2022, 15:45
Lignina e cellulosa la degradano i funghi di solito. Non i batteri.
Almeno per l'acqua di sicuro contribuiscono anche i batteri. E la degradazione diventa veloce. Ho cercato in rete e ho trovato al volo due studi:
https://www.tandfonline.com/doi/full/10 ... 18.1459324
The decomposition pattern in wetland ecosystems is remarkably different from that observed in terrestrial ecosystems. Our results showed that 30%–50% of cellulose and 20%–50% of lignin degraded in the first 60 d of the leaf litter decomposition duration (
Figure 2), indicating that the degradation of lignin and cellulose occurs faster, and to a greater extent, in this wetland ecosystem than in terrestrial ecosystems (Dignac et al.
2010; Berg and Mc Claugherty
2014).
Se ho capito bene, nelle paludi/torbiere
entro i primi due mesi si decompone intorno al 50% della cellulosa nei suoli a pH più alto (e parliamo per questi suoli di pH 5 come più elevato; gli altri suoli, più lenti a degradare, se ho letto bene erano intorno a pH 4!!).
Quindi perfino in queste condizioni non parliamo di millenni o milioni di anni, e stiamo ancora nelle torbiere. Il nostro acquario è molto meglio (a pH più elevato e più ossigenato) e quindi il processo sarà molto più rapido.
E comunque dovremmo anche considerare che la cellulosa nelle piante acquatiche è mediamente solo il 10-20% del loro peso a secco, il restante 80-90% della loro massa quindi si decompone ancora più velocemente!
fibre nelle piante acquatiche.png
Questo è un altro studio, su suoli diversi:
https://link.springer.com/article/10.10 ... 536-9#Fig1
degradazione cellulosa nei terreni.png
Se ho capito bene, entro 70 giorni si degrada nei suoli dal 50 al 100% della cellulosa (nello studio credo abbiano usato 35 grammi).
Artic1 ha scritto: ↑14/12/2022, 15:45
Se vuoi ti metto la foto del mio fondo di una vasca a pH8,senza pesci e senza anossie...
La sostanza organica si accumula comunque sott'acqua. Non a caso esiste il petrolio.
Ti credo eh, credo sia quello che capita a tutti noi in tutti gli acquari. Sto solo provando a dire che non è il tempo di degradazione ad essere così lungo, quanto il fatto che semplicemente fertilizzando la velocità di degradazione è leggermente inferiore a quello di produzione. Cioè secondo me quello strato che vedi non è la stessa materia che c'era l'anno scorso: dopo un mese lo strato inferiore di 1 cm magari se ne è andato completamente, ma è stato soppiantato da 2 cm di strato nuovo e così via nel tempo: lo strato quindi cresce progressivamente, ma non è mai lo stesso... Sono riuscito a chiarire? Lo so, mi esprimo da schifo
Quindi: per un esperimento in cui in un acquario sano si mettono una tantum 100 grammi di potature, secondo me la decomposizione totale è rapida, ma ovviamente se nel frattempo le tante altre piante che hai in vasca continuano a perdere foglie dal basso, qualcosa di nuovo va ad aggiungersi nel processo; ma non diventa più "lento", a meno che le condizioni di pH ossigeno ecc non peggiorino...