Domanda dispersione CO2

Senza essere scienziati: spiegazioni facili per tutti

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Rob75
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Re: Domanda dispersione CO2

Messaggio di Rob75 » 28/09/2014, 20:20

Che cosa usi per regolare l'erogazione? Forbox, spina elettrica, riduttore di pressione o cosa?!
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cuttlebone
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Re: Domanda dispersione CO2

Messaggio di cuttlebone » 28/09/2014, 20:22

Sembra di rileggere la mia Odissea...;)
"Fotti il sistema. Studia!"

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cristianoroma
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Re: Domanda dispersione CO2

Messaggio di cristianoroma » 28/09/2014, 21:23

Rob75 ha scritto:Che cosa usi per regolare l'erogazione? Forbox, spina elettrica, riduttore di pressione o cosa?!
deflussore per flebo e stop... quindi semplicemente giro più o meno la rotellina che preme sul tubetto di gomma..
comunque il mio problema credo stia nel fatto che erogo pochissime bombole al minuto visto che alla fine la mia vasca è su max 25 litri netti....credo che gestire l erogazione ad una pressione così bassa risulti un problema con impianto artigianale...
cuttlebone ha scritto:Sembra di rileggere la mia Odissea...;)
guarda te se non mi compro direttamente l erogatore al negozio =))

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Rob75
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Re: Domanda dispersione CO2

Messaggio di Rob75 » 28/09/2014, 21:48

Con i sistemi fai da te (con o senza gel) non ha senso erogare molta CO2 in quanto se ne ha poca disponibile. Ecco perché si tende ad ottimizzare la sua miscelazione con l'acqua, ad esempio con il collaudatissimo sistema venturi :-bd
In questo forum, tutti quelli che si producono la CO2 erogano al massimo una decona di bolle o poco più! Oltre questa soglia conviene passare alla bombola non tanto per regolarità di erogazione (a questo con un po di pazienza si arriva anche con i sistemi artigianali), quanto per CO2 disponibile per vasche di grande litraggio.

Il regolatore del deflussore è inadeguato per le nostre regolazioni: potresti applicare a valle (tra il regolatore a rotellina e il contabolle) il forbox, come descritto nell'articolo di Rox sulla damigiana. In questo modo potresti avere una prima regolazione grossolana, arrivando ad esempio a 5bpm per poi regolare il forbox fino a 3bpm ;)
Questi utenti hanno ringraziato Rob75 per il messaggio:
cristianoroma (28/09/2014, 21:57)
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Re: Domanda dispersione CO2

Messaggio di cristianoroma » 28/09/2014, 21:56

quindi da quello che ho capito... il forbox permette di regolare meglio la pressione rispetto alla semplice rotellina giusto?...serve a gestire e a mantenere la pressione?
perchè il punto non è che non riesco a regolare la rotellina a 3bpm (comincio ad imparare i termini tecnici :)) ) anzi, ci sono riuscito varie volte. Il punto è che non riesco a mantenere questo tipo di erogazione! la mattina è a 3 bolle, la sera ne esce una ogni 2 minuti o anche più! e ovviamente dalla porosa non esce nulla........

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Rob75
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Re: Domanda dispersione CO2

Messaggio di Rob75 » 28/09/2014, 23:25

Rob75 ha scritto: Ecco perché si tende ad ottimizzare la sua miscelazione con l'acqua, ad esempio con il collaudatissimo sistema venturi :-bd
La porosa non è proprio il massimo per erogare CO2, specie per erogazioni così basse [-x
Per quanto riguarda la regolarita di erogazione, vedo che ci sei arrivato da solo :-bd
Stimando e invidiando chi li usa con efficacia, tecnicamente parlando forbox, valvole a spillo e simili, artigianali o meno, sono regolatori di flusso, il che vuol dire che risentono dei cambi di pressione a monte. Può succedere quindi che, durante lo stabilizzarsi del processo che avviene all'interno della damigiana, ti ritrovi senza erogazione o col contabolle completamente impazzito! La vera differenza tra un impianto artigianale e uno commerciale sta nel regolatore di pressione che si applica sulle bombole. Lo puoi trovare in un qualsiasi negozio di ferramenta a poche decine di euro. Come puoi capire dal nome, questo non è un regolatore di flusso, ma di pressione, che indipendentemente dalle variaziomi di pressione a monte, ti permetterà di avere un'erogazione continua, molto più stabile degli altri metodi ;)
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Re: Domanda dispersione CO2

Messaggio di Rox » 29/09/2014, 0:31

Non è così importante che l'erogazione sia regolarissima.
Le piante accumulano i nutrienti quando ci sono, in modo da far fronte a periodi di carenza.
Lo si dice sempre per il ferro, il fosforo, il potassio e tutto il resto, ma vale anche per il carbonio.
"Essentia non sunt multiplicanda praeter necessitatem"
(Rasoio di Occam)

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