Ah ok, la situazione era più facile del previsto, mi sono preso male
Meglio aspirare o immettere? La risposta è: dipende.
Dipende da ciò che si vuole fare e ciò che si vuole ottenere. Abbiamo pro e contro (come in ogni situazione)
- Se si vuol far raffreddare l'acquario, alla massima efficienza, a discapito dell'evaporazione
La risposta è
ASPIRAZIONE
Se si vuole far raffreddare l'acquario, un po' da cani, ma senza stare sempre a rabboccare
La risposta è
IMMISSIONE
Non ho il simulatore di flussi installato, nè ho voglia di farlo girare due ore per far visualizzare le linee di corrente del fluido, quindi vi accontenterete di un po' di paint e qualche spiegazione
Partiamo dal fatto che il pelo dell'acqua, per i Reynolds (diciamo la velocità di moto del flusso d'aria) che andiamo a considerare, è una parete solida
Avessimo delle turbine industriali della madonna, attaccate ad un coperchio a tenuta stagna, da millemila giri al minuto, andremmo in certe situazioni a creare possibilmente il vuoto, nello spazio tra coperchio e prese d'aria, facendo diventare il pelo d'acqua una parete permeabile, capace di rilasciare gas (O2,, CO
2 ecc) e l'acquario bollirebbe
Un po' come quando inseriamo una siringa in un liquido e tiriamo fortissimo: si crea il vuoto tra stantuffo e liquido che sta salendo (la cui velocità è limitata dall'attrito viscoso del fluido, attraverso l'ago) e questo inizia a bollire
Avete mai visto bollire l'acquario per un paio di ventole? no
Allora possiamo rimuovere tutte le elucubrazioni mentali sul fatto che immette o toglie gas dall'acquario, talmente è piccolo l'effetto
Detto questo, i due casi (non giudicate la mia arte):
Untitled.jpg
Una legenda:
Abbiamo i due casi con lo stesso acquario. Abbiamo 2 fori per le ventole, un coperchio (nero sopra, grigio di spessore) e 2 entrate bianche, che sono assimilabili in due punti, e sono tutte le "perdite" del nostro coperchio (spifferi, buchi, separazioni) attraverso cui l'aria può passare, dalla stanza, all'acquario.
Se nel caso "IN", in IMMISSIONE, forziamo dentro aria fresca (blu). qua, a pochi centimetri, incontra l'acqua, una parete solida, quindi "rimbalza" e diffonde nello strato d'aria tra coperchio e acqua.
Si mescola con l'aria calda (rossa), fa vortici, danze e balletti, ma appena la venola fa aumentare la pressione (poichè immette un flusso costante), da qualche parte vuole scappare.
L'aria è un fluido. Anche l'acqua è un fluido.
Il comportamento fluidodinamico è simile, quindi immaginate di immettere acqua. Spingi spingi spingi, questa vuole uscire, e scappa, praticamente istantaneamente, dai fori bianchi.
Il risultato è disordinato, ed esce aria calda e fredda praticamente in rateo 50-50% (in tempi istantanei, poichè l'aria non ha minimamente il tempo di mescolarsi con quella fredda, sopratutto quando la differenza di temperatura è pochi gradi, dati i 26°C d'acquario e i 24°C della stanza, ad esempio
Piuttosto inefficiente
Nel secondo caso, il caso "OUT", ossia ASPIRAZIONE, data anche la densità maggiore dell'aria calda, sappiamo che stiamo aspirando via aria calda e tirando dentro aria fredda, che andrà a "lambire"il pelo d'acqua (essendo più pesante).
Anche qui farà vortici e si mescolerà con quella calda, ma avremo percentuali molto più favorevoli (un 70-30%, ad esempio)
Più è lenta la ventola, migliore sarà la miscelazione (avrà più tempo di mescolarsi) e sapremo di stare aspirando veramente l'aria calda, oppure mettiamo una ventola parecchio veloce, che si tira via istantanemente tutta l'aria calda all'accensione e farà un unico flusso di aria fredda, sia in entrata che in uscita (ma farà casino)
Infine, l'opzione progettuale più furba, è fare 1 in entrata e 1 in uscita (come viene fatto ad esempio per i raffreddamenti dei pc, dove il flusso è forzato attraverso i componenti caldi)
Più si mantiene una linea retta tra entrata ed uscita, migliore sarà il flusso (poichè resterà laminare, quanto possibile) ed eviterà turbolenze che fanno rimbalzare l'aria dentro alla nostra "scatola" chiusa.
Facendo 1 IN e 1 OUT si forza un modimento del flusso ordinato dell'aria, con efficienze maggiori rispetto ai due casi di prima
Nota a margine: Efficienza di raffreddamento ed evaporazione sono legate fra di loro, per un motivo, ed è l'umidità e l'evaporazione.
Il pelo d'acqua è come una membrana permeabile, ed interviene una sorta di "pressione osmotica", legata all'evaporazione.
Se noi abbiamo un sistema molto efficiente nel raffreddare l'acquario, vuol dire che sta togliendo tanta aria calda (d'acquario, UMIDA) e mettendo tanta aria fredda (della stanza, SECCA)
Sostanzialmente stiamo "seccando" l'aria sopra l'acquario. Dato che la natura pretende equilibrio, nel momento in cui mettiamo dell'aria più secca di fianco a dell'acqua, le particelle d'acqua dicono "eh no, st'aria è vuota! Ci posso stare, quindi ci vado!"
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Ovviamente le particelle non pensano. L'umidità è un processo legato alla pressione ed alla temperatura dell'aria in esame
Però in sostanza si "spostano" dall'acqua all'aria, causando quella che è una maggiore evaporazione
In sostanza, per chiudere, più raffredda, più evapora l'acqua, e questo basta a determinare quale sia il metodo più efficiente
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GiovAcquaPazza @
blucenere