cuttlebone ha scritto:Ho inteso correttamente?
Intanto, grazie per essere tornato in topic.
Ci eravamo messi a parlare di CO
2...
Se parliamo di fertilizzanti
liquidi, o comunque di solubilità altissima e quasi immediata, la conducibilità dovrebbe variare secondo un grafico a "dente di sega":
Dente_di_sega.JPG
Il valore sale immediatamente quando fertilizzi, poi scende con gradualità per l'assorbimento da parte delle piante.
Ovviamente, si tratta di una rappresentazione
ideale.
Nella realtà non è mai così.
Innanzitutto, il fronte di salita non è mai così verticale.
Dopo ogni dosaggio, ci vuole un po' prima che i fertilizzanti si miscelino con tutta l'acqua della vasca.
Inoltre, una parte di quei sali va a permeare il fondo.
Il conduttivimetro non li rileva, ma per le piante sono ugualmente importanti.
Alcune specie, addirittura, si alimentano
solo dalle radici.
Infine, la cosa più importante: ogni ciclo, quando si conclude, non torna mai al livello esatto di partenza.
Per quanto possiamo essere bravi, un minimo di residuo resta lì, creando un accumulo progressivo.
In sostanza, parlando del grafico, il "dente" successivo parte sempre un po' più in alto, rispetto al precedente.
L'abilità dell'acquariofilo, o meglio... la sua sensibilità verso l'acquario, consiste proprio nel ridurre al minimo quegli eccessi, magari compensandoli con i cicli successivi.
E' normale che quel grafico tenda a salire, il nostro scopo è quello di ridurne la pendenza, anche se probabilmente non riusciremo mai ad averlo orizzontale.
Per questo motivo, ho sempre pensato che il cambio d'acqua sia un criterio per valutarci.
Nessuno riesce a farne a meno, ma alcuni riescono ad aspettare mesi, altri devono farlo ogni settimana.
Nella mia personalissima opinione, l'esperienza si misura così, non da quanti anni allestisci acquari.