Paky ha scritto: ↑
no, siamo in una situazione diversa. La teoria dei gas, legge di Debye-Huckel, etc, sono tutte leggi che descrivono un sistema complesso, con un gran numero di oggetti (atomi, molecole, etc), con delle relazioni statistiche. Non contraddicono la quantistica e l'elettromagnetismo, che sono le leggi che regolano il comportamento del singolo elettrone e protone di quel sistema complesso.
Ora, se devi descrivere un gas usi le leggi dei gas e la termodinamica; invece quando descrivi il moto di un singolo elettrone in un campo elettrico usi l'elettrodinamica, o al massimo la quantistica. E li' non c'e' alcun "fudge factor" da inserire.
Nel caso della teoria MOND parliamo della singola stella che gira attorno alla galassia. Ed e' come dire che il campo elettrico subito da un elettrone non e' quello dato dalle equazioni di Maxwell, ma da una legge modificata; il che equivale a dire che le equazioni di Maxwell non sono corrette.
Hai ragione Paky.
Gli esempi che ti ho citato sono particolari in quanto si tratta di sistemi complessi formati da un gran numero di oggetti, e predire il loro comportamento non è facile, anzi direi che è impossibile. E' lì che entra in gioco la termodinamica statistica.
Però, relativamente all'elettrone e ai campi elettrici da esso subito, c'è da fare una distinzione netta che porta a due strade altrettanto nette: una cosa è sistema monoelettronico, una cosa è un sistema multielettronico.
L'eq. di Schroedinger si può risolvere in maniera dettagliata solo per atomi o ioni monoelettronici (atomo di idrogeno, ad esempio), ottenendo in maniera esatta la funzione orbitale atomico.
Per sistemi multielettronici non si può più procedere alla separazione delle variabili, e quindi l'equazione si può risolvere solo in forma approssimata.
E lì che entra in gioco la carica nucleare efficace (Zeff) e il coefficiente di schermatura (s), in quanto gli elettroni più esterni risentono di una carica nucleare minore di quella reale, in quanto schermati da quelli più interni.
Insomma, l'energia dell'elettrone viene ricavata a partire da valori empirici per i coefficienti di schermatura (s), che ti portano così ad ottenere degli orbitali atomici approssimati (orbitali di Slater), non degli orbitali atomici esatti!
Domanda: così come per un atomo multielettronico l'equazione di Schroedinger diventa irrisolvibile e bisogna affidarsi a soluzioni approssimate (orbitali di Slater), non è possibile che in una galassia formata da tante stelle e tanti pianeti, le equazioni di Keplero, di Newton, di Einstein non siano risolvibili in maniera analitica e quindi e bisogna quindi ricorrere ad equazioni approssimate?
Voglio dire, la fisica dà risposte certe e chiare a problemi elementari di questo tipo: 1 oggetto che si muove, 1 sistema di riferimento fisso nello spazio
3 coordinate ρ, φ, θ, separi le variabili, risolvi qualche integrale e hai finito.
Ma quando non c'è più 1 oggetto, ma un certo numero N oggetti che si muovono, e di ognuno di questi devi considerare le coordinate ρ, φ, θ, le variabili diventano 3*N e le cose si complicano terribilmente.
Figuriamoci un oggetto complesso come una galassia dove trovi migliaia di stelle, ognuna delle quali ha i suoi pianeti che gli orbitano intorno.