gibogi ha scritto: ↑ed effettivamente quello che ho scritto è chimicamente uno strafalcione
Addirittura! No, sono ben altri gli strafalcioni, questo era più che altro solo un dettaglio.

Quoto tutto quello che hai scritto!

L'aumento di conducibilità infatti non è lineare con l'aumento degli ioni in soluzione, è una campana che oltre un certo limite inizia addirittura a decrescere perché ci sono talmente tanti ioni in soluzione che il movimento degli stessi viene ostacolato dagli altri ioni! Però parliamo di concentrazioni elevatissime, mentre nei nostri acquari possiamo considerare l'aumento lineare con errore trascurabile.
Probabilmente se l'addolcitore funzionasse scambiando un solo atomo di sodio per uno di calcio o magnesio, la conducibilità in uscita risulterebbe sempre inferiore (con una certa variabilità in base all'acqua di partenza come hai ben precisato, ad esempio a parità di durezza iniziale al variare del bilanciamento tra calcio e magnesio che hanno conducibilità diverse).
Il fatto che esce invece superiore (con una certa variabilità) secondo me dipende soprattutto dal fatto che gli atomi di sodio scambiati sono il doppio di quelli che erano presenti come calcio e magnesio.
gibogi ha scritto: ↑Ma stiamo parlando di acqua demineralizzata, e non possono esserci al suo interno sostanze venefiche anche se vi fosse una gestione anomala dell'impianto.
Potremmo avere un'acqua demineralizzata scarsa con 50-70 μS/cm, e ci saranno al suo interno silice, sodio, potassio e qualcos'altro, ma sicuramente non sostanze tossiche per le nostre vasche.
Concordo sul discorso generale, ma farei qualche precisazione.
Il processo di demineralizzazione con osmosi può essere eseguito più o meno correttamente dal produttore (ad esempio, con membrana a fine vita da sostituire che magari non viene sostituita subito); ma sempre di membrane si parla, non credo ci sia un grande problema se la membrana è a fin di vita e la conducibilità in uscita non è lo zero assoluto.
Il possibile problema (attenzione, ho scritto possibile, non probabile) deriva da due fattori diversi da quanto discusso sopra:
1) Dove viene stoccata l'acqua demineralizzata appena prodotta prima di essere imbottigliata? Potrebbe essere in vecchi silos o comunque recipienti in cui una piccola parte di metalli pesanti viene ceduta all'acqua: se fosse ad esempio rame (per dire), i 50 µS di cui parli sarebbero molto gravi per la fauna (magari non per l'uomo): 2 o 3 µS dovuti al solo rame implicherebbero una concentrazione di circa 1 mg/l, che è il limite di potabilità per l'uomo e decisamente letale per i pesci. Ciononostante, sarebbe ancora un'acqua idonea per il ferro da stiro e le batterie dell'auto.
Perché del resto diciamo che l'acqua di condensa dei condizionatori non è adatta?
2) Sempre in questi contenitori da stoccaggio, è possibile che ci siano (anche qui ho scritto possibile, non probabile) agenti patogeni, magari peggiori dei batteri che si formano nella nostra tanichetta.
3) Sempre in merito ai possibili patogeni, quale acqua viene utilizzata per essere sottoposta al processo di osmosi? Noi utilizziamo quella di rubinetto (così come il negoziante), ma loro potrebbero in teoria usare acqua di fogna!
Sono tutte possibilità, altamente improbabili, nel senso che quasi certamente questa acqua non procurerà alcun danno al nostro acquario. E le tante esperienze in questo forum lo confermano
Ma non ci metterei le mani sul fuoco dicendo che tanto è solo H2O e al massimo avrà una conducibilità di 50 µS invece di 0 µS, non è esattamente questo il punto.
Quando i produttori scrivono che l'acqua non è adatta all'uso alimentare
non intendono dire che essendo totalmente priva di sali, alla lunga fa male alla salute! (questo è anche vero, ma se per questo la Sant'Anna ha una conducibilità di circa 25 µS, superiore ai 50 di cui hai scritto sopra, eppure è adatta all'uso alimentare!). Per legge, non ci sono limiti inferiori di durezza (sebbene i legislatori abbiano indicato un range
consigliato).
E ancora, i produttori non intendono dire che l'acqua non è adatta perché forse la membrana ogni tanto è un po' al limite e quindi esce una conducibilità non perfettamente nulla.
Intendono dire che non garantiscono sia
batteriologicamente adatta al consumo umano, e che potrebbe anche non avere i requisiti
chimici di potabilità.
Riguardo all'uso in acquario, con il warning in etichetta i produttori
non intendono dire che essendo acqua priva di sali, non è adatta a molly e platy!

Tra l'altro un frequentatore di questo forum ha avuto perfino i guppy in sola acqua d'osmosi per diversi anni (anche nei cambi e rabbocchi), eppure dopo qualche iniziale perdita i guppy hanno iniziato a riprodursi senza sosta!
Il warning in etichetta sull'acquario cautela i produttori per la presenza di
eventuali patogeni presenti nell'acqua utilizzata nel processo, o magari nei contenitori dove viene conservata, potenzialmente pericolosi per la fauna. E li cautela anche da un po' di rame o altri metalli pesanti eventualmente presenti che sebbene in concentrazioni minuscole potrebbero essere tossici per la fauna (magari non tossiche per l'uomo, o forse al limite di potabilità o anche oltre), metalli che potrebbero essere ceduti
a valle del processo di demineralizzazione, nei silos di stoccaggio.
Questa almeno è la mia opinione, naturalmente le tante esperienze in questo forum ci permettono di affermare che comunque il rischio è bassissimo!
Aggiunto dopo 3 minuti 29 secondi:
Ultimo piccolo appunto: nell'articolo, se non sbaglio, sul perché si usa l'acqua demineralizzata viene citata solo l'opportuna diluizione dei sali per specifica fauna/flora.
Io citerei esplicitamente anche l'utilità per il semplice rabbocco (che naturalmente è sempre collegato alla diluizione dei sali).
Complimenti ancora per l'articolo, e scusatemi per lo sproloquio!

Perle di saggezza dei negozianti: "i juwel sono pronti in 10 giorni, se aspetti troppo l'acquario si siede e devi ricominciare buttando via le piante e l'acqua"