


Wow!!!Ananas ha scritto:Sono curioso e il sogno nel cassetto è proprio una coppia di grandi ciclidi
Ragazzi, per chi dovesse trovarsi nei paraggi, voglio regalare un gran numero di pescetti, purchè consapevoli di ciò che prenderete, con chi li farete coabitare e non ultimo il volume delle vostre vasche.lorenzo165 ha scritto:Ti sei già disfatto di qualche piccolo?
Giovanni 61 ha scritto:Ho dovuto togliere i piccoli dalla vaschetta perché ormai non ci stavano più e, prevedibilmente, dopo 15 gg Loretta (Parrot), non vedendo più la sua prole, ha nuovamente deposto.
Questa volta però si sono schiuse pochissime uova, circa il 10% di quelle deposte e sto ancora cercando di capire il perché. Presumo che possa trattarsi di una parziale inseminazione, ma non ho alcuna certezza.
In Jhon ritroviamo praticamente tutte le caratteristiche comportamentali dei grossi ciclidi centramericani: spiccato territorialismo, tendenza a scavare buche sul fondo sradicando inevitalbilmente anche piante, formazione di coppie affiatate e fedeli fino alla morte, difesa, assistenza e cura della prole con affettuosità.Giovanni 61 ha scritto:Indubbiamente l’aggressività della coppia non è mai cambiata, soprattutto quella di Jhon (Citrinellum), che continua a vigilare il suo territorio e a difendere i piccoli, anche se fuori dalla sua portata.
Entrambi sembrerebbero accettare molto lentamente il fatto che continuo ad essere io a prendermi cura dei loro piccoli, visto che, quando questi ultimi vengono trasferiti, accettano il fatto con rassegnazione, come una sorta di prevedibile evento, osservando dettagliatamente la nuova dimora dei piccoli e la loro alimentazione.
Quindi ho capito che la loro riproduzione è vincolata a fattori visivi della loro prole.
Certo, essendo in tanti mangiando con una certa frequenda e di conseguenza sporcano tanto.Giovanni 61 ha scritto:Nel altra vasca (da 100 litri) ho già superato alla grande la somma di 4 metri di pesce: numericamente parlando, oltre 100 esemplari di varia pezzatura, da un minimo di 2 ad un massimo di oltre 6 cm.
Pur trattandosi di specie molto resistenti ho notato che alcuni di essi sono estremamente sensibili ai nitriti, che visto il sovrappopolamento, non è più facilissimo dominare.
Scusandomi per l’OT, è bastata una concentrazione di 0,5 (il massimo riscontrato fino ad oggi) a mettere in crisi alcuni di loro.
Visto che in questi casi considero l’intervento chimico un effetto tampone, me la sono cavata potenziando il mio filtro interno.
Dopo qualche giorno i NO2- sono tornati a zero, nella consapevolezza che dovrò comunque tenerli sotto stretto controllo.
Che belli!!! Quando i pesci si presteranno per qualche scatto, posta qualche foto.Giovanni 61 ha scritto:Quanto alle piccole tigri, osservo tutti i giorni i loro cambiamenti spesso repentini, alcuni sono già con la livrea ben definita che inequivocabilmente rappresenta la specie di appartenenza, anche se diversa da quella di entrambi genitori.
Ad alcuni di loro improvvisamente gli sono diventati gli occhi completamente neri, ossia non si riesce più a distinguere la pupilla dall’iride, e dopo qualche giorno sono diventati gialli con qualche macchia grigia sulla testa…. senza dubbio Red Devil, mentre altri tra i più grandi conservano le fasce verticali decisamente caratteristiche, ed altri con tendenze al giallo uniforme con fasce minimamente vistose.
Tra le varie possibilità genetiche degli Amphilophus, nessuno dei piccoli ha ancora preso le sembianze esatte del Citrinellus.
I Parrot invece (solo pochi esemplari) tendono ad evidenziarsi attorno al 5°/6° mese di vita, iniziando a schiarirsi dalla testa con una macchia bianca/gialla e contemporaneamente crescendo soprattutto in altezza. Durante questa fase perdono definitivamente le fasce, colorandosi di giallo o varie tonalità di grigio.
In effetti, solo un Parrot è di colore grigio sfumato ed è stato inserito da diversi giorni nella vasca da 300, assieme ad un fratellino Amphilophus, dove abita Nerone (Astronotus di circa 400 g), diviso con un vetro dalla coppia. Il Parrot si è subito scavato una tana sotto una roccia mentre l’altro frequenta diversi ripari disponibili qua e là, visto che Nerone, appena li ha visti si è subito lucidato gli occhi.
La cosa sorprendente è la capacità dei piccoli al mimetismo:nelle loro tane, ossia in ambienti con poca luce, sono completamente scuri con tendenza al nero, mentre appena escono si schiariscono in meno di due secondi.
Qui ci vorrebbe un'intera batteria per poter vedere in modo definitivo la loro livrea, perchè in vasche in cui la densità di popolazione risulta bassa le colorazioni dovrebbero ancora cambiare, evidenziando anche la presenza di qualche maschio nelle popolazioni che abbiano raggiunto già il 7°/8° mese di vita.Giovanni 61 ha scritto:Anche tra i Parrot, nessuno di essi assume le sembianze esattamente uguali a quelle della madre.
Tra l’altro, il fattore comune a tutti è la bocca, indipendentemente dalla loro evoluzione, e poi l’aggressività, trattandosi di bestiole che se non mangiano almeno due volte al giorno, anche tra i più grandi, diventano delle belve.
Ho notato inoltre che gli esemplari che prima della trasformazione tendono a conservare la forma di un rombo diventeranno dei Parrot, mentre gli altri saranno Amphilophus, alcuni di varietà tuttora misteriosa.
Contaci, lo farò a breve scadenza.lorenzo165 ha scritto:Che belli!!! Quando i pesci si presteranno per qualche scatto, posta qualche foto.
Cerco di osservare tutte le volte che posso, ma non riesco ancora a capire nulla.lorenzo165 ha scritto:evidenziando anche la presenza di qualche maschio nelle popolazioni che abbiano raggiunto già il 7°/8° mese di vita.
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