Ciao Lorenzo,
ciao a tutti.
Dopo un lungo periodo di assenza…. eccomi qua a raccontare l’evolversi dei miei piccoli balordi pinnuti.
Ho dovuto togliere i piccoli dalla vaschetta perché ormai non ci stavano più e, prevedibilmente, dopo 15 gg Loretta (Parrot), non vedendo più la sua prole, ha nuovamente deposto.
Questa volta però si sono schiuse pochissime uova, circa il 10% di quelle deposte e sto ancora cercando di capire il perché. Presumo che possa trattarsi di una parziale inseminazione, ma non ho alcuna certezza.
Intanto gli ultimi nati (attorno al 20 ottobre) sono ormai ben definiti e variano da 6 a 10 mm, anche se sono stati prelevati quando erano ancora delle larve.
Indubbiamente l’aggressività della coppia non è mai cambiata, soprattutto quella di Jhon (Citrinellum), che continua a vigilare il suo territorio e a difendere i piccoli, anche se fuori dalla sua portata.
Entrambi sembrerebbero accettare molto lentamente il fatto che continuo ad essere io a prendermi cura dei loro piccoli, visto che, quando questi ultimi vengono trasferiti, accettano il fatto con rassegnazione, come una sorta di prevedibile evento, osservando dettagliatamente la nuova dimora dei piccoli e la loro alimentazione.
Quindi ho capito che la loro riproduzione è vincolata a fattori visivi della loro prole.
Nel altra vasca (da 100 litri) ho già superato alla grande la somma di 4 metri di pesce: numericamente parlando, oltre 100 esemplari di varia pezzatura, da un minimo di 2 ad un massimo di oltre 6 cm.
Pur trattandosi di specie molto resistenti ho notato che alcuni di essi sono estremamente sensibili ai nitriti, che visto il sovrappopolamento, non è più facilissimo dominare.
Scusandomi per l’OT, è bastata una concentrazione di 0,5 (il massimo riscontrato fino ad oggi) a mettere in crisi alcuni di loro.
Visto che in questi casi considero l’intervento chimico un effetto tampone, me la sono cavata potenziando il mio filtro interno.
Dopo qualche giorno i NO
2- sono tornati a zero, nella consapevolezza che dovrò comunque tenerli sotto stretto controllo.
Quanto alle piccole tigri, osservo tutti i giorni i loro cambiamenti spesso repentini, alcuni sono già con la livrea ben definita che inequivocabilmente rappresenta la specie di appartenenza, anche se diversa da quella di entrambi genitori.
Ad alcuni di loro improvvisamente gli sono diventati gli occhi completamente neri, ossia non si riesce più a distinguere la pupilla dall’iride, e dopo qualche giorno sono diventati gialli con qualche macchia grigia sulla testa…. senza dubbio Red Devil, mentre altri tra i più grandi conservano le fasce verticali decisamente caratteristiche, ed altri con tendenze al giallo uniforme con fasce minimamente vistose.
Tra le varie possibilità genetiche degli Amphilophus, nessuno dei piccoli ha ancora preso le sembianze esatte del Citrinellus.
I Parrot invece (solo pochi esemplari) tendono ad evidenziarsi attorno al 5°/6° mese di vita, iniziando a schiarirsi dalla testa con una macchia bianca/gialla e contemporaneamente crescendo soprattutto in altezza. Durante questa fase perdono definitivamente le fasce, colorandosi di giallo o varie tonalità di grigio.
In effetti, solo un Parrot è di colore grigio sfumato ed è stato inserito da diversi giorni nella vasca da 300, assieme ad un fratellino Amphilophus, dove abita Nerone (Astronotus di circa 400 g), diviso con un vetro dalla coppia. Il Parrot si è subito scavato una tana sotto una roccia mentre l’altro frequenta diversi ripari disponibili qua e là, visto che Nerone, appena li ha visti si è subito lucidato gli occhi.
La cosa sorprendente è la capacità dei piccoli al mimetismo:
nelle loro tane, ossia in ambienti con poca luce, sono completamente scuri con tendenza al nero, mentre appena escono si schiariscono in meno di due secondi.
Anche tra i Parrot, nessuno di essi assume le sembianze esattamente uguali a quelle della madre.
Tra l’altro, il fattore comune a tutti è la bocca, indipendentemente dalla loro evoluzione, e poi l’aggressività, trattandosi di bestiole che se non mangiano almeno due volte al giorno, anche tra i più grandi, diventano delle belve.
Ho notato inoltre che gli esemplari che prima della trasformazione tendono a conservare la forma di un rombo diventeranno dei Parrot, mentre gli altri saranno Amphilophus, alcuni di varietà tuttora misteriosa.
lorenzo165 ha scritto:Ti sei già disfatto di qualche piccolo?
Ragazzi, per chi dovesse trovarsi nei paraggi, voglio
regalare un gran numero di pescetti, purchè consapevoli di ciò che prenderete, con chi li farete coabitare e non ultimo il volume delle vostre vasche.
Nella peggiore delle ipotesi potrete sempre riportarli da me.
Eventuali comunicazioni tramite MP.
