Validità del prodotto come fertilizzante per piante
Sini ha scritto: ↑
Per un suo utilizzo quale apporto di carbonio abbiamo qualche riserva:
Partiamo dal fatto che una aldeide come la glutaraldeide non può ossidare totalmente e decomporsi fino alla formazione di singole molecole di CO2 gassosa nelle condizioni in cui si trova in acquario.
Queste riserve, unite al fatto che si tratta di un antibatterico di dimostrata efficacia, ci porta alla conclusione che,
per introdurre CO2 in acquario, preferiamo consigliare altri metodi.
Beh, il fatto che anche decomponendosi non produce CO
2 (e anche su questo Federico sta portando tesi diverse) non significa che fallisca l'obiettivo dichiarato: l'obiettivo è nutrire le piante di carbonio, non di CO
2.
Secondo quanto scritto anche sul sito Seachem, la CO
2 eventualmente disciolta in acqua
viene comunque trasformata sempre dalle piante attraverso la fotosintesi in altre forme (lunghe catene complesse di carbonio), per poi assimilare infine il carbonio.
Excel fornisce il carbonio in una forma molto simile a queste lunghe catene complesse, quindi
l'introduzione di CO2 viene semplicemente bypassata dal prodotto. Almeno secondo quanto scrive Seachem!
Il problema, come specificato anche da Seachem, è che questo apporto di carbonio non può arrivare (con le dosi suggerite) ad eguagliare ad esempio l'equivalente di 30 mg/l di CO
2, per cui suggeriscono l'utilizzo del prodotto anche
in combinazione con l'erogazione artificiale.
Dosi del prodotto equiparabili a 30 mg/l di CO
2 sarebbero quasi certamente letali per l'intera flora batterica, alghe, piante a partire dalle più sensibili (penso ad esempio alla Cladophora, le vallisneria, rotala, muschi...), e pesci.
Quindi, l'apporto di carbonio è modesto alle dosi consigliate. Sappiamo che in certe vasche l'introduzione di carbonio attraverso erogazione di CO
2 può anche essere non necessaria, così come sappiamo che per certe piante non è certo necessario arrivare a 30 mg/l per vedere i maggiori benefici.
Ciononostante, non è molto difficile farsi un buon impianto di CO
2 e i costi (soprattutto quello artigianale) sono inferiori al costo del prodotto a parità di carbonio apportato alle piante. Seachem punta commercialmente ai clienti che magari non vogliono affrontare le "difficoltà" di un impianto CO
2, e in questo caso un po' di carbonio (per quanto poco) è meglio di nulla.
@
Sini, dovresti probabilmente correggere la tua frase sopra riportata in questo modo:
per apportare carbonio in acquario, preferiamo consigliare altri metodi (cioè erogazione CO2).
Validità del prodotto come alghicida
Seachem non nega che l'effetto si può avere in certi casi (ma non in tutti i casi), nega di vendere il prodotto per questo scopo.
Aggiungo un'altra frase dal loro sito (oltre a quanto già riportato da Federico):
This is a known side effect of Flourish Excel that may sometimes occur. It has been reported to µS/cm by other consumers, however it does not occur under all conditions therefore we do not promote it or sell it for that purpose.
Lo definiscono un possibile conosciuto effetto "collaterale". Il motivo di Seachem secondo me è precauzionale, perché qualcuno lo inizia ad usare a dosi doppie o triple di quella giornaliera consigliata (e magari dichiarare un prodotto come "disinfettante" rispetto a fertilizzante generico ha delle implicazioni legali, di costi ecc.).
Diego ha scritto: ↑Probabilmente bisogna differenziare anche il fatto che la glutaraldeide è usata in soluzione al 2% come disinfettante, ma in acquario qualche ml di tale soluzione viene diluita in centinaia di litri.
Infatti.
La concentrazione di glutaraldeide giornaliera suggerita da Seachem è 0.62 mg/l (spero di aver fatto bene i conti)
Il primo giorno (e dopo ogni corposo cambio d'acqua) suggerisce una concentrazione di
ben 3.1 mg/l.
Una botta a batteri ed alghe in questo caso ci sarebbero.

E gli effetti sulle dafnie ci sono già a 4 mg/l (con 12 ore di esposizione, mortalità rilevata dopo 8 giorni).
dafnie.png
FedericoF ha scritto: ↑Ai 0.7 finisce il NOEC (effetti non visibili) sull'alga Raphidocelis subcapitata usata nell'esperimento dove inizia a crescere con un rate del 50% del normale.
Giusto, e probabilmente non è un caso che la dose giornaliera suggerita porti ad una concentrazione inferiore perfino al NOEC di un'alga (e teniamo conto che dopo 24 ore quella dose si è degradata, non c'è più, quindi non c'è accumulo).
Che il prodotto porti in certe dosi alla proliferazione algale, perché danneggia la flora batterica, concorrente delle alghe, avrei diverse perplessità.
Questo sito più di altri caldeggia l'acquario senza filtro, dove la riduzione dei batteri nitrificanti è considerata salutare per le piante perché non ostacola l'assimilazione diretta di ammoniaca, forma preferita dalle piante (e dalle alghe aggiungo io!).
Alle dosi giornaliere suggerite da Seachem,
secondo me il danno alla flora batterica è minimo e non comporta alcuna pericolosa oscillazione della flora (con conseguente ripartenza del filtro, alghe filamentose ecc).
A dosi da "siringa", alla stregua dell'acqua ossigenata, è probabilmente formidabile a debellare le alghe ma è certamente pericoloso e si dovrebbe agire con estrema cautela (e senza appellarsi al prodotto in caso di guai). Immagino che ci siano piante più sensibili di altre, mi viene subito da pensare a Cladophora (che è un alga!)...