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Abbassare il pH

Inviato: 15/01/2019, 0:42
di nicolatc
Humboldt ha scritto: A pH 6 siamo ancora a circa il 36% fino ad annullarsi a pH 5
Sotto pH 6 (fino a pH 4) la nitrificazione continua principalmente grazie ai nitrosomonas oligotropha, che prendono il sopravvento sulla popolazione di nitrosomonas europaea.
Naturalmente l'efficienza è comunque inferiore.

Abbassare il pH

Inviato: 15/01/2019, 13:05
di cqrflf
Ottimi i dati che ci fornisci, grazie !
Nei miei esperimenti contro la Cladophora, le vasche sono andate per 6-9 ore a pH 3. E per 24 ore (e più) a pH 4. I batteri non si sono comunque estinti e si sono riformati nel giro di poche settimane. Di fatto subito dopo (ripristinato il pH) non si notava nessuna differenza ma qualche batterio doveva per forza essere ancora vivo per mangiare i resti delle alghe morte i un paio di giorni.

Abbassare il pH

Inviato: 16/01/2019, 20:08
di nicolatc
cqrflf ha scritto: ma qualche batterio doveva per forza essere ancora vivo per mangiare i resti delle alghe morte i un paio di giorni.
I batteri che decompongono materia organica sono gli eterotrofi, che a loro volta producono il cibo (inorganico) per i batteri nitrificanti.

Abbassare il pH

Inviato: 16/01/2019, 21:22
di cqrflf
Sto inventando....ma sarebbe possibile ipotizzare che durante i trattamenti con acido muriatico dove il pH può scendere fino a 3.0, i batteri smettono la loro attività ed entrino nello stato di "congelamento" o spora ?
Dopo il trattamento il pH sale nuovamente ed i batteri escono dal loro stato per riprendere la loro attività normale altrimenti l'acquario rimarrebbe sterile dopo un simile trattamento.

Abbassare il pH

Inviato: 17/01/2019, 0:00
di Humboldt
cqrflf ha scritto: Sto inventando....ma sarebbe possibile ipotizzare che durante i trattamenti con acido muriatico dove il pH può scendere fino a 3.0, i batteri smettono la loro attività ed entrino nello stato di "congelamento" o spora ?
Dopo il trattamento il pH sale nuovamente ed i batteri escono dal loro stato per riprendere la loro attività normale altrimenti l'acquario rimarrebbe sterile dopo un simile trattamento.
In condizioni difficili i batteri prima smettono di duplicarsi e poi se la situazione non migliora ricorrono a spore e ad altre forme di resistenza.

Tutto dipende comunque dal ceppo batterico preso in considerazione, ognuna con una propria capacità di resistere alle modificazioni ambientali.