nicolatc ha scritto: ↑Se nelle vostre vasche senza filtro invece a regime diminuite solo la somministrazione dell'azoto, lasciando totalmente invariati gli altri nutrienti, allora sarebbe ipotizzabile come dice Giueli che un nutriente in forma più facile da assimilare (ammonio) sia effettivamente sufficiente in quantità minori a parità di crescita.
Per me la materia non si crea dal nulla Nicola... L'azoto è lo stesso, punto e basta. Se il peso secco di una pianta contiene mediamente tra l'1,4% e l'1,7% di azoto, quello è e quello rimane.
Non voglio essere polemico eh
Gery ha scritto: ↑A rafforzare quello che stai dicendo, voglio fare un'ulteriore precisazione.
Nella mia vasca di 80 litri netti inizialmente avevo messo un filtro esterno prime 30 + il filtro a letto fluido.
Il prime 30 visto che nasce per vasche di 200-450 litri lo avevo regolato al minimo.
Per i primi 3 mesi ho dosato il Cifo azoto a tappini come se fosse un fertilizzante commerciale, e nel giro di una settimana ero sempre con i nitrati a zero.
Tolto il filtro a letto fluido e lasciando il prime 30 al minimo, nel giro di una settimana sono comparse le filamentose, che mi sono trascinato per 3-4 mesi anche se ho smesso di usare il Cifo Azoto ed ho usato solo il nitrato di potassio.
Probabilmente, nel prime 30 non si era insediata nessuna colonia fin tanto che avevo il filtro a letto fluido, malgrado tutto il Cifo Azoto che mettevo.
Secondo me lui ha spiegato la cosa nel migliore dei modi... solo che non è stata capita.
I batteri non campano di acqua. Loro per crescere e produrre proteine e DNA (e anche altro) qualcosa devono pur prendere dall'acqua, tra cui anche l'azoto se ci pensate
Il filtro a letto fluido ha una massa batterica non indifferente e che viene costantemente rigenerata con lo sfregamento della sabbia all'interno del "boccione".
Ecco perché secondo me il filtro a letto fluido "mangiava azoto" anche senza avere una parte che funzionava da denitratore
Comunque, tornando IT... Per me già la modifica di Nicolatc a pagina 3 è corretta e quasi ineccepibile...
Si dice in modo sintetico che l'azoto sotto forma di nitrati è difficile averlo e qualora si misurassero nitrati anche a 5 mg/l senza una fertilizzazione allora c'è davvero qualche cosa che non va
L'unica cosa da aggiungere (che secondo me non è di poco conto) è che se metti il nitrato di potassio sarà normale vedere nitrati per un po' di tempo
Tuttavia, per me l'azoto si può mettere anche alla grande in un senza filtro.

La parola chiave è "
dipende"
Se fertilizzi con la pala e hai qualche micro caracide in giro per l'acquario, probabilmente l'azoto diventerà davvero un limitante per la crescita delle piante.
Liebig funziona sempre. Secondo me questa immagine rappresenta la quintessenza di questa legge:
1200px-Minimum-Tonne.svg.png
Questo è
Il barile di Liebig.
(Fonte: wikipedia)
Le doghe del barile sono i diversi fertilizzanti e la crescita delle piante è rappresentata dall'altezza massima che l'acqua può prendere. Più il livello dell'acqua sale e più le piante crescono velocemente
Se tu vai ad alzare tutte le doghe tranne quella dell'azoto fertilizzando moltissimo, l'acqua uscirà proprio dalla "doga dell'azoto"
Allo stesso tempo, ma è una mia semplice
ipotesi perché non ho mai avuto un plantacquario spinto senza filtro, si tende a immaginare che ci sia più azoto in giro rispetto a prima perché sappiamo di essere in un equilibrio più delicato.. di conseguenza se fertilizziamo si cerca di fare attenzione a non sbagliare troppo, proprio perché gli errori in un senza filtro penso proprio che siano comunque più difficili da contenere.
Le piante, inoltre hanno molto meno dispendio di energia per assorbire l'ammonio e per questo riescono pure a crescere molto più vigorose e belle. L'energia che risparmiano per convertire il nitrato in ammonio infatti la possono ben spendere per assorbire gli altri nutrienti come fosfati, potassio, microelementi etc...
Almeno, questa è la mia ipotesi sul perché in un senza filtro le piante hanno "bisogno" di meno azoto... ovvero che perché consumano meno ATP (l'energia di cui parlavo poco sopra), rimanendo più in abbondanza per permettere alle piante di rompere i chelanti di altri fertilizzanti come i micro.