Re: Birra!
Inviato: 18/12/2016, 22:54
Dinant è una splendida cittadina sul fiume Mosa, sovrastata da una pittoresca cittadella. Non è nei soliti itinerari turistici, ma vale la pensa di passarci. È uno dei ricordi più belli che ho del Belgio.
È famosa per due cose.
La prima: ha dato i natali a «Adolf» Sax (1814-1894), inventore del saxofono (ovviamente chiamato così dal suo nome). Sul ponte che attraversa la Mosa, infatti, ci sono sempre dei finti saxofoni colorati a ricordare il loro creatore.
La seconda: l'abbazia Notre-Dame di Leffe, dal nome (Leffe) del torrente che si getta nella Mosa poco più a nord di Dinant. Fu costruita nel 1152 dai canonici premonstratensi; dal 1240 produce birra. Seguirono una serie di vicissitudini drammatiche: nel 1400 la peste ne decimò gli abitanti; nel 1460 una esondazione della Mosa distrusse gran parte delle costruzioni; tra il 1577 e il 1636 peste e carestia; con la Rivoluzione Francese, infine, l'abbazia venne distrutta e i religiosi dispersi. Nel 1800 venne adibita a opificio, e infine fu riacquistata dai premonstratensi nel 1902. Nel 1952 venne riavviata la produzione di birra utilizzando le ricette tradizionali. Nel 1977 l'abbazia cedette la produzione della birra alla Brasserie Artois, a patto che rispettassero i metodi produttivi; infine, nel 2004, la produzione è passata al gruppo internazionale InBev (Stella Artois, Beck's e Budweiser i principali marchi), leader mondiale della produzione di birra.
Un recente fatto di cronaca che riguarda le birre Leffe mi da l'occasione di un piccolo approfondimento. Un optometrista statunitense ha citato in giudizio InBev perché è stato indotto a credere (dall'etichetta e dalla nomea di «birra d'abbazia») che la Leffe sia prodotta in una abbazia (mentre è prodotta negli stabilimenti Stella Artois con ricette monastiche).
Chiariamo una cosa: con la locuzione «birra belga» non si intende uno stile birrario, ma solo che la birra è prodotta in Belgio; con «birra d'abbazia» non si intende che la birra è prodotta in abbazia, ma che la birra ha un'origine abbaziale; con «birra trappista» non si intende uno stile di birra, ma che la birra è prodotta in un monastero trappista sotto (almeno) la diretta supervisione di un monaco.
E ora passiamo alle birre...
Leffe Royale Withbread Golding
La bottiglia si presenta con una decorazione molto elegante (aggettivo che si adatta anche al contenuto) che evidenzia dei coni di luppolo.
Costruita con luppoli belgi della varietà Withbread Golding, a quanto pare molto pregiati.
7,5% vol, non li percepisco nemmeno.
Colore ambrato/arancione con riflessi dorati.
Schiuma compatta, ocra, molto molto persistente.
All'olfatto fruttato, una punta d'affumicato, forse resinoso.
Al gusto caramello, scorze d'arancia candite, forse banana... Chiude, ovviamente, il luppolo.
Molto equilibrata, di una beva facilissima.
Ideale con formaggi saporiti.
Leffe Radieuse
8,2% vol
Colore ambrato intenso, con dei bellissimi riflessi dorati; schiuma compatta, persistente, color ocra.
Olfatto: malto e caramello (forse mou?); note fruttate, forse... arancia candita? Anche un po' di erbaceo... fresco.
Palato: maltato, di nuovo erbaceo, persistente. Sarebbe una bugie dire che l'alcool non si sente, ma è armonizzato dagli aromi.
Discreto corpo, è una birra complessa ma molto equilibrata.
Di primo acchito direi che sta bene coi formaggi, ma l'erbaceo persistente merita forse altri accompagnamenti più freschi.
Leffe Tripel
8,5% vol.
Colore biondo con riflessi arancioni; la schiuma è bianca e compatta, non persistente.
All'olfatto malto (miele?) e arancia, forse candita.
Al gusto nuovamente il malto e l'arancia, una chiusura speziata.
Un passo indietro rispetto alle altre due.
Adesso riderete con l'abbinamento che mi è venuto in mente... Anatra all'arancia!
È famosa per due cose.
La prima: ha dato i natali a «Adolf» Sax (1814-1894), inventore del saxofono (ovviamente chiamato così dal suo nome). Sul ponte che attraversa la Mosa, infatti, ci sono sempre dei finti saxofoni colorati a ricordare il loro creatore.
La seconda: l'abbazia Notre-Dame di Leffe, dal nome (Leffe) del torrente che si getta nella Mosa poco più a nord di Dinant. Fu costruita nel 1152 dai canonici premonstratensi; dal 1240 produce birra. Seguirono una serie di vicissitudini drammatiche: nel 1400 la peste ne decimò gli abitanti; nel 1460 una esondazione della Mosa distrusse gran parte delle costruzioni; tra il 1577 e il 1636 peste e carestia; con la Rivoluzione Francese, infine, l'abbazia venne distrutta e i religiosi dispersi. Nel 1800 venne adibita a opificio, e infine fu riacquistata dai premonstratensi nel 1902. Nel 1952 venne riavviata la produzione di birra utilizzando le ricette tradizionali. Nel 1977 l'abbazia cedette la produzione della birra alla Brasserie Artois, a patto che rispettassero i metodi produttivi; infine, nel 2004, la produzione è passata al gruppo internazionale InBev (Stella Artois, Beck's e Budweiser i principali marchi), leader mondiale della produzione di birra.
Un recente fatto di cronaca che riguarda le birre Leffe mi da l'occasione di un piccolo approfondimento. Un optometrista statunitense ha citato in giudizio InBev perché è stato indotto a credere (dall'etichetta e dalla nomea di «birra d'abbazia») che la Leffe sia prodotta in una abbazia (mentre è prodotta negli stabilimenti Stella Artois con ricette monastiche).
Chiariamo una cosa: con la locuzione «birra belga» non si intende uno stile birrario, ma solo che la birra è prodotta in Belgio; con «birra d'abbazia» non si intende che la birra è prodotta in abbazia, ma che la birra ha un'origine abbaziale; con «birra trappista» non si intende uno stile di birra, ma che la birra è prodotta in un monastero trappista sotto (almeno) la diretta supervisione di un monaco.
E ora passiamo alle birre...
Leffe Royale Withbread Golding
La bottiglia si presenta con una decorazione molto elegante (aggettivo che si adatta anche al contenuto) che evidenzia dei coni di luppolo.
Costruita con luppoli belgi della varietà Withbread Golding, a quanto pare molto pregiati.
7,5% vol, non li percepisco nemmeno.
Colore ambrato/arancione con riflessi dorati.
Schiuma compatta, ocra, molto molto persistente.
All'olfatto fruttato, una punta d'affumicato, forse resinoso.
Al gusto caramello, scorze d'arancia candite, forse banana... Chiude, ovviamente, il luppolo.
Molto equilibrata, di una beva facilissima.
Ideale con formaggi saporiti.
Leffe Radieuse
8,2% vol
Colore ambrato intenso, con dei bellissimi riflessi dorati; schiuma compatta, persistente, color ocra.
Olfatto: malto e caramello (forse mou?); note fruttate, forse... arancia candita? Anche un po' di erbaceo... fresco.
Palato: maltato, di nuovo erbaceo, persistente. Sarebbe una bugie dire che l'alcool non si sente, ma è armonizzato dagli aromi.
Discreto corpo, è una birra complessa ma molto equilibrata.
Di primo acchito direi che sta bene coi formaggi, ma l'erbaceo persistente merita forse altri accompagnamenti più freschi.
Leffe Tripel
8,5% vol.
Colore biondo con riflessi arancioni; la schiuma è bianca e compatta, non persistente.
All'olfatto malto (miele?) e arancia, forse candita.
Al gusto nuovamente il malto e l'arancia, una chiusura speziata.
Un passo indietro rispetto alle altre due.
Adesso riderete con l'abbinamento che mi è venuto in mente... Anatra all'arancia!