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La "Deadliest Catch" scompare: i granchi delle nevi
dell'Alaska sono svaniti...

Per la prima volta nella storia, la stagione di pesca
del granchio delle nevi (Chionoecetes opilio) nel mare
di Bering dell'Alaska è stata annullata. Anche la pesca
del granchio reale rosso (Paralithodes camtschaticus)
di Bristol Bay sarà chiusa per il secondo anno consecutivo.
Entrambe le decisioni seguono le indagini su questi crostacei
che hanno rivelato sorprendenti crolli della popolazione.
"Tra il 2019 e il 2021, il numero di granchi delle nevi nel
Mare di Bering è diminuito di circa il 90%. I conteggi per
il 2022 indicano ulteriori diminuzioni", ha affermato Miranda
Westphal, biologa del Dipartimento Statale della Pesca e della
Selvaggina (ADF&G), ad Alaska Public Media. "Dal 2021, quando
sono iniziate le indagini, abbiamo assistito al più grande
calo che abbiamo mai visto nella popolazione di questi granchi,
il che è stato molto sorprendente, penso, per tutti", ha detto
la Westphal. (ma davvero? dico io!)
 

Si sono cotti i granchi. 

Erano già pronti.. solo da mangiare. 
 

Innalzamento della temperatura globale causato dall'aumento della concentrazione di CO₂ nell'atmosfera.

Sono circa 100 anni ormai che sta modificando il clima ad un livello di velocità mai registrato.

Sono circa 50 che gli eventi atmosferici estremi e la defaunazione hanno ritmi imparagonabili ai millenni precedenti.

La concentrazione CO₂ sale, è l'unico vero problema su cui il mondo dovrebbe concentrarsi, non c'è nulla di lontanamente paragonabile al momento, è la vera causa del pericolo di estinzione nel medio termine e di una vita di merda nel breve termine.

​​​​​​Ormai siamo oltre i campanelli di allarme, fa ridere anche solo l'espressione.

Si continua a propinare alla gente di "risparmiare acqua, mangiare meno carne e non comprare prodotti di plastica, tutti insieme ce la faremo!"

Diventare vegano sulle emissioni totali di CO₂ impatta più o meno come raccogliere le proprie scorregge per non disperdere. L'inquinamento da plastica non c'entra NULLA col cambiamento climatico, è un problema diverso, gestibile migliorando lo smaltimento, soprattutto nel sud est asiatico (l'intera Europa è responsabile del 3 per mille della plastica oceanica) e inoltre come materiale ha una impronta carbonica bassa. Il problema idrico non è un vero problema se non per certe realtà locali, ma nulla ha a che fare con problemi globali, semmai è una conseguenza non la causa.

Ma invece di attuare politiche globali di azzeramento dell'impronta carbonica della produzione di energia e del trasporto, abbiamo deciso di fare estinguere tutti, responsabilizzando i singoli, che moriranno da vegani, con lo spazzolino in bambù, senza lavarsi, raccontandoci che ha davvero un effetto rilevante e stiamo facendo "la nostra parte"

​

Gioele ha scritto: ↑

21/10/2022, 16:37

Diventare vegano sulle emissioni totali di CO₂ impatta più o meno come raccogliere le proprie scorregge per non disperdere

https://journals.plos.org/climate/artic ... d%20recent

​

Oltretutto, riprendo il discorso dell innalzamento della percentuale di CO₂ nell aria, continuiamo a sponsorizzare e incentivare lo svecchiamento delle nostre “vecchie” caldaie standard, con le “nuove ed ecologiche” caldaie a condensazione, le quali non tutti sanno che producono dalle 2 alle 3 volte in più CO₂ durante la combustione. Senza parlare delle acque di condensa prodotte ad un pH di 3/3,5. 

P.S. Occhio che fra poco sarà vietato l’uso di caminetti in diverse regioni, si parla sotto i 200 m s.l.m. 
In alcune zone i PM10 hanno sforato largamente i limiti. 
 

@Fiamma  
l'intero indotto della produzione di cibo, considerando ogni suo aspetto è responsabile dell'8 (nelle stime giudicate attendibili più basse) al 15 ( nelle stime considerate attendibili più alte) % dell'emissione del totale dei gas clima alteranti CO₂ equivalenti.
Cosa significa...significa che se produci metano in queste stime lo stesso peso viene moltiplicato per la CO₂ equivalente (il metano è molto più clima alteranti a parità di peso)

Di questo diciamo 8+15=23/2=11.5 facciamo 12 proprio a stra rialzo, 12% del gas climaalteranti CO₂ equivalenti.

Un terzo è composto da CIBO SPRECATO. Chiaramente non si può azzerare, ma le stime dicono che può essere ridotto a circa ad un terzo, quindi allo 0.4% del totale, portando 8.4 la percentuale totale...diciamo un più realistico 9... Quindi tre quarti di prima.

Anche fingendo che metà della produzione derivi dalla produzione animale, si parla di percentuali ridicole. E quasi tutta la CO₂ dell'allevamento animale deriva dal bovino e gli altri tuminanti, in particolare bovino e piccoli ruminanti allevati in ESTENSIVO. Eliminando i ruminanti da estensivo dalla dieta si produce circa il 25% di CO₂ in più di un vegano...non è per dire, se proprio bisogna iniziare una battaglia tiro fuori i grafici, ma ci metto un po'...
Se quel vegano consuma tanto caffè e tanto cioccolato, se io mangio quasi solo bivalvi, latte da intensivo, e volatili, rischio di emettere meno CO₂ di quel vegano.

L'utilizzo di suolo è un problema più reale, ma anche lì, l'estensivo è il problema, usa una quantità di suolo insensatamente sproporzionata.

Se poi mi si parla di etica, alzo le mani.

Ma dirmi che la CO₂ è causa dell'allevamento non è vero, se il mondo azzerasse la CO₂ derivante dalla produzione di cibo, cosa che non si può fare manco da vegani, saremmo egualmente nella merda, e da vegani manco si azzera! Arriva ad essere tra il 5 e l'8% rispetto all'8/15 di ora

Aggiunto dopo 6 minuti 3 secondi:
​
Quando parla di intensità di CO₂ non ha il coraggio di scrivere quello che ho scritto io sull'estensivo, ma il sottinteso è quello.
un kg di bovino brado argentino impatta decine di volte di più di un bel kg di piemontese o Blue belga allevati in intensivo

​Gioele,a me sembra che lo studio dica un'altra cosa...poi la ragione principale è quella etica, ma se in più contribuisco a limitare le emissioni ben venga. 

​

Fiamma ha scritto: ↑

22/10/2022, 0:26

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Gioele ha scritto: ↑

21/10/2022, 16:37

Diventare vegano sulle emissioni totali di CO₂ impatta più o meno come raccogliere le proprie scorregge per non disperdere

https://journals.plos.org/climate/artic ... d%20recent

​

. .. L'articolo è citato come fonde inattendibile per dati di parte

Aggiunto dopo 2 minuti 46 secondi:
Interessi in competizione: abbiamo letto la politica della rivista e gli autori di questo manoscritto hanno i seguenti interessi in competizione: Patrick Brown è il fondatore e CEO di Impossible Foods, un'azienda che sviluppa alternative agli animali nella produzione alimentare. Michael Eisen è un consulente di Impossible Foods. Entrambi sono azionisti della società e quindi trarranno vantaggio finanziario dalla riduzione dell'agricoltura animale. Michael Eisen e Patrick Brown sono co-fondatori ed ex membri del Consiglio di amministrazione della Public Library of Science.

Aggiunto dopo 1 minuto 55 secondi:
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Vissalino ha scritto: ↑

22/10/2022, 9:17

. Occhio che fra poco sarà vietato l’uso di caminetti in diverse regioni, si parla sotto i 200 m s.l.m. 
In alcune zone i PM10 hanno sforato largamente i limiti.

se vengono a casa li butto interi nella caldaia

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cicerchia80 ha scritto: ↑

22/10/2022, 11:00

fonde inattendibile

il solito guastafeste ​
Inattendibili anche loro?
https://www.fao.org/news/story/it/item/197623/icode/

​

cicerchia80 ha scritto: ↑

22/10/2022, 11:00

se vengono a casa li butto interi nella caldaia

non sei l’unico ad averlo dichiarato