Mediterraneo
Inviato: 10/06/2023, 20:15
Il nome indica chiaramente la natura della vasca, un marino nostrano, discendente da “Pozza di scogliera d’emergenza”, solo che in questo caso la vasca non è un 50 litri, bensì un 400 litri lordi (160 cm x 50 cm x 50 cm colonna d’acqua).
Da un punto di vista meramente tecnologico, trattasi di una realizzazione minimalistica:
Passiamo a descrivere il sistema di filtraggio adottato nella vasca, sicuramente uno degli argomenti più controversi e interessanti per noi acquariofili.
Il mio “Mediterraneo” usa un sistema di filtraggio biologico-misto; vediamo in cosa consiste.
Da quanto già esposto è chiaro che abbiamo un classico filtro interno, diviso in tre scomparti e riempito con cannolicchi, frammenti di gusci di bivalvi e sfere filtranti (balls). Questo filtro tiene sotto controllo i Nitriti e grazie alla presenza dei gusci di bivalvi, contribuisce alla stabilità del pH.
Poi, dopo essermi un po’ documentato sui due sistemi di filtraggio marino molto in voga, il Berlinese e il DSB, mi sento di poter dire che non ci sono sostanziali differenze fra i due metodi, in entrambi i casi riusciamo ad ottenere la denitrificazione, ovvero far fuori i nitrati.
Così nella mia vasca ci sono circa 45 kg di rocce, alcune vive, altre morte e altre ancora sintetiche.
Il fondo è invece composto da una quarantina di Kg di sabbia corallina, 2 di sabbia fine di quarzo, un mezzo chilo di gusci di bivalvi, cannolicchi e spugne (quelle per i filtri).
Vado ad illustrare il perché dei vari materiali utilizzati:
[font]A dopo la metodologia e tempi di popolamento della vasca ...[/font]
Da un punto di vista meramente tecnologico, trattasi di una realizzazione minimalistica:
- Lampada EASY-LED da 80 watt;
- 2 pompe di movimento HYDOR Koralia da 4.400 L/H l’una;
- 1 pompa da immersione (per filtro) con portata nominale 600 L/H, ma che in realtà si ferma sui 200 L/H.
Passiamo a descrivere il sistema di filtraggio adottato nella vasca, sicuramente uno degli argomenti più controversi e interessanti per noi acquariofili.
Il mio “Mediterraneo” usa un sistema di filtraggio biologico-misto; vediamo in cosa consiste.
Da quanto già esposto è chiaro che abbiamo un classico filtro interno, diviso in tre scomparti e riempito con cannolicchi, frammenti di gusci di bivalvi e sfere filtranti (balls). Questo filtro tiene sotto controllo i Nitriti e grazie alla presenza dei gusci di bivalvi, contribuisce alla stabilità del pH.
Poi, dopo essermi un po’ documentato sui due sistemi di filtraggio marino molto in voga, il Berlinese e il DSB, mi sento di poter dire che non ci sono sostanziali differenze fra i due metodi, in entrambi i casi riusciamo ad ottenere la denitrificazione, ovvero far fuori i nitrati.
Così nella mia vasca ci sono circa 45 kg di rocce, alcune vive, altre morte e altre ancora sintetiche.
Il fondo è invece composto da una quarantina di Kg di sabbia corallina, 2 di sabbia fine di quarzo, un mezzo chilo di gusci di bivalvi, cannolicchi e spugne (quelle per i filtri).
Vado ad illustrare il perché dei vari materiali utilizzati:
- Poiché le rocce hanno un peso piuttosto sostenuto, non gradisco poggiarle direttamente sul vetro, così le spugne, poste su circa un terzo della vasca, evitano il contatto;
- Alcune rocce sono molto grandi, quindi fra esse e le spugne ho interposto dei cannolicchi per facilitare la circolazione dell’acqua;
- La sabbia di quarzo perché ne avevo un pacchetto;
- I gusci di bivalvi li ho impiegati dove volevo evitare possibili smottamenti della sabbia;
- La sabbia corallina per un Mediterraneo non è certo una scelta naturale, ma non me la sentivo di utilizzare 40 kg di sabbia di fiume, troppo alto il rischio di immettere elementi potenzialmente dannosi per un marino, e cmq aiuta per la stabilità del pH.
- Filtro interno azionato da pompa per la nitrificazione, che trasforma i nitriti in nitrati ;
- Effetto berlinese dato dalle rocce, non in quantità sufficiente, ma neanche poche, le quali garantiscono lo sviluppo di una discreta quantità di batteri denitrificanti, cioè trasformanti i nitrati in azoto gassoso;
- Metodo DSB con la sabbia, la quale non ha in tutta la vasca uno spessore di 10-12 cm, ma solo in alcuni punti, e in questi non vedo perché non si dovrebbe attivare il processo denitrificante;
- La presenza di macro-alghe, mangiatrici di nitrati;
- Infine, un rapporto acqua organismi animali molto alto, cioè vasca scarsamente popolata.
[font]A dopo la metodologia e tempi di popolamento della vasca ...[/font]